XXII

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< È l'ora, Louis. > fu l'unica cosa che disse la bionda, facendogli un piccolo sorriso, prima di indicargli la porta con un cenno della testa. < I Supremi hanno scelto il tuo Alpha. >

Quelle cinque parole rigirarono completamente il mondo del piccolo Omega che, ancora confuso e in preda alle lacrime, si voltò in tempo verso la porta per vedere la maniglia abbassarsi..

Louis credette davvero di sentire il cuore esplodergli nel petto dalla felicità quando vide il suo Alpha davanti alla porta, che lo fissava con un sorriso dolce stampato sul volto. L'Omega sentì le gambe tirarlo in piedi e muoversi velocemente verso di lui ma non fu realmente presente e cosciente finché non sentì il cuore pulsante dell'Alpha contro l'orecchio e le sue braccia grandi stringerlo a sé dolcemente.

< Sei... Sei qui. > mormorò Louis, sorpreso e in preda alla completa emozione. < Sei davvero qui con me. > Era l'unica cosa che Louis riusciva a dire, incapace di pensare ad altro. Sentiva il sangue pulsargli nelle orecchie ed era sicuro che sarebbe caduto a terra se il suo Alpha non lo stesse tenendo stresso a sé. "Perché mi sento così... Strano?" si chiese, spostando il suo sguardo blu verso quello della sua anima gemella. "Io.. Sapevo che sarebbe finita così ma... N- non posso crederci..!" < Sei..- >

L'Alpha sorrise dolcemente davanti alla difficoltà di Louis di esprimere la sua felicità e prese l'Omega in braccio, per poterlo baciare senza abbassarsi. Tuttavia, al momento che le sue labbra incontrarono quelle di Louis, l'Alpha sentì il piccolo tremare e subito dopo sentì un debole singhiozzo. < Louis..? > chiese confuso, spostandosi per ritrovarsi davanti il suo piccolo Omega con gli occhi pieni di lacrime. < Piccolo, che ti prende? Non sei felice di vedermi? >

Fu proprio a quella domanda che Louis scoppiò a piangere, affondando il volto nel collo dell'uomo per respirare il suo odore. < H-Ho avuto così tanta paura! > pianse, stringendosi dolcemente al corpo dell'Alpha. < N-non so perché ma h-ho avuto p-paura di non poterti vedere mai più! >

< Louis! > rise invece l'Alpha prendendo il volto del minore con una mano per far incontrare i loro occhi. E quella, pensò l'uomo, fu come se i suoi occhi verdi incontrassero per la prima volta quelli azzurri di Louis. < Pensavo che fossi abbastanza sicuro su questo. >

< N-Non prendermi in giro, Harry! > borbottò l'Omega con fare adorabile, facendo sorridere dolcemente tutti i presenti nella stanza di Styles. Persone che Louis non notò nemmeno: era così concentrato nel pensare solo alla fortuna che aveva avuto a meritarsi l'Alpha dai capelli ricci come custode che il suo cervello ignorò completamente gli altri presenti. < H-Ho solo a-avuto paura per te.. Per noi. >

< Ti avevo detto di non preoccuparti o mi sbaglio? > Harry annuì lentamente e lasciò un piccolo bacio sul nasino dell'Omega, facendo comparire del rossore sulle sue guance bagnate dalle lacrime. < Non piangere, piccolo. Adesso sono qui, al tuo fianco, e niente o nessuno mi separerà mai più da te. >

< È una promessa? > chiese il liscio, tra le lacrime.

< È la verità. >

Louis sorrise leggermente e si asciugò le lacrime con le maniche della maglia, prima di lasciare un dolce ma veloce bacio sulle labbra di Styles. I due avrebbero voluto passare nuovamente tutto il giorno in quel modo, dandosi baci e facendosi le coccole l'un l'altro, ma una voce bassa e sciupata di una guardia attirò la loro attenzione, comunicandogli che il loro aereo li stava aspettando alla pista numero 28. Non avendo nessun bagaglio da trasportare - tranne la coperta arancione di pile di Louis - i due si avviarono subito verso l'aereoporto del Conclave, guidati da una guardia dall'aspetto massiccio. Per tutto il tragitto verso il veivolo, Louis non si staccò nemmeno per un secondo dalle braccia forti di Harry e non lo fece nemmeno quando salirono sull'aereo privato di Styles, rimanendogli attaccato come un piccolo koala.

Sweet Omega - Larry, ZouisWhere stories live. Discover now