Credo che sia uno dei giorni più belli della mia vita. Sto uscendo da questo inferno. Mio padre ha ceduto per paura che io dica qualcosa a mia madre quindi ha firmato tutti i documenti. Caroline e Dylan si sono conosciuti in atrio dopo essersi scontrati e aver litigato sulla precedenza che hanno le donne ad entrare in un posto e sul fatto che le donne dovrebbero smetterla con le stronzate femministe. Quando si sono trovati nella stessa stanza si sono guardati malissimo. Infatti stanno litigando. La porta di camera si spalanca ed entra Kayla. Che cazzo ci fa lei qui?
"So che tu sai chi sono, l'hai sempre saputo che abbiamo un legame. Spero tu abbia capito perché ti sono stata attaccata e perché ho cambiato la tinta ai capelli e il perché mi metto chili di trucco. La verità che se fossi rimasta bionda sarei stata praticamente identica ad Abigail e non lo riuscivo a sopportare. Non capisco perché tu non mi abbia parlato chiaramente di lei ma io mi ricordavo di te"
"Ma che cavolo? lei è un capitolo chiuso, non voglio avere a che fare con lei e tanto meno con te quindi smettila, potevi parlare fin da subito"
"Io invece voglio avere a che fare. Lei era mia cugina, devi smetterla di credere che ci sei stata male solo tu Okay? La sottoscritta ha pianto almeno quanto hai pianto tu e ci è stata male almeno quanto te."
"Non so chi sia ma ha ragione Megan fai troppo spesso la vittima"
"Caroline non puoi farmi questo. Sai che non avevate lo stesso rapporto che avevamo io e lei cazzo. Io ci sono cresciuta e tu la conoscevi da meno tempo. Perché cazzo nessuno capisce cosa provo io?"
"E io sono sua cugina, pensi di saperne più di me? Sarò cresciuta anche io con lei, non credi? Sai quante lacrime ho versato nel cuscino? Devi smetterla di essere egoista e vedere anche le persone che hai intorno, ti devi accorgere che soffrono"
"Basta fare i moralisti. Non potete venire a dirmi che non penso agli altri quando sono la prima che pensa più agli altri che a me. Ogni volta che parlo cerco di andarci piano con le parole per non far soffrire una persona, a meno che sta persona mi faccia schifo, metto gli altri prima di me e penso poco a me stessa e lei.."
"Forse è questo il tuo problema"
"Dylan tu non c'entri nulla stai zitto"
"No ora parlo. Okay ci conosciamo da davvero poco, una settimana e mezzo direi ma a me è bastata per capire almeno un po' chi sei. Metti gli altri prima di te, come quando non conoscendomi quasi per niente mi hai preparato la colazione probabilmente perché hai visto che ero da solo. O quando a casa di Walker hai pensato alla madre e al fratello piuttosto che a te. È questo ciò che ti rovina ma che allo stesso tempo ti rende speciale: pensi troppo agli altri. Smettila di pensare agli altri e lasciati andare. Detto ciò, siccome è una conversazione che non mi riguarda minimamente perché non so nemmeno di cosa parlate, ti aspetto in corridoio così ti aiuto con le valige "
Sono rimasta a bocca aperta. Sembrava un ragazzo molto superficiale, che non prestava attenzione ai dettagli e invece ha capito tutto in una settimana. Non so cosa stia succedendo a Caroline che ultimamente mi viene quasi sempre contro, so solo che Kayla ora come ora mi sta davvero antipatica. Non mi conosce, non sa nulla di me e pretende di venire in quella che sta per diventare la mia ex camera per farmi una predica.
"Bene, Kayla vattene. Caroline vai anche tu fuori che finisco di aggiustare. "
Le sento sbuffare e Kayla blatera qualcosa che non mi interessa sentire.
Scoppio a piangere ma dal nervosismo. Sistemo le ultime cose nella valigia e prendo gli ultimi trucchi dal bagno. Solo con i regali che mi aveva lasciato Brian ho riempito un borsone e pesano tantissimo. Chissà quanti profumi ci stanno lì dentro.
Spalanco la porta e Caroline sta abbracciando Kayla mentre Dylan le guarda malissimo, proprio come sto facendo io. Chiudo la porta a chiave e lui mi prende le valige lasciandomi solo il borsone, lo ringrazio con un filo di voce e mi dirigo verso l'atrio. Consegno le chiavi e finalmente posso tirare un sospiro di sollievo. Caroline, che era rimasta indietro, ci ha rincorsi e mi è saltata addosso
"Scusami tesoro mio ma avevo bisogno di un appiglio per parlare di quella che era una delle mie più care amiche e Kayla mi ha raccontato delle cose su di lei per le quali credo che sorrideresti"
"Non voglio più sapere niente di lei smettila"
"Quando sarai pronta dimmelo. Ti voglio bene scimmia"
Sono leggermente più felice di prima e sorrido guardando Dylan davanti a me. Devo dire che è molto carino oggi. Cappello al contrario, occhiali da sole, camicia blu che fa vedere i suoi muscoli e un paio di jeans chiari. Sta facendo sbavare tutte le ragazze che passano dal tragitto fino alla sua macchina e lo sa benissimo, per quello lancia sguardi ammiccanti a qualsiasi ragazza. Montato.
In macchina siamo tutti in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri. appena si ferma un edificio enorme si piazza davanti ai suoi occhi e sono abbastanza confusa. Ho deciso di stare qualche giorno da lui prima di trovare una vera e propria sistemazione, abbiamo fatto amicizia in questi giorni anche se rimane un paraculo. Lui sorride vedendo la mia espressione e chiama l'ascensore. Caroline è stupita almeno quanto me, insomma, chi lo sapeva che sto stronzetto quì ha un appartamento in uno degli edifici più costosi di tutta NY? Non mi meraviglio, con tutti i soldi che prende per le gare.
Schiaccia il tasto dell'ultimo piano, a quanto pare ha un attico. Si accede mettendo la chiave direttamente nell'ascensore che fa da porta. Evviva il lusso insomma, non che mi sia mancato, ma a me non piace vantarmene È un posto davvero stupendo. C'è un divano enorme al centro della stanza, la cucina ha un muretto che ha addirittura delle lucine intorno, ha una terrazza con degli sdrai e altre tre stanze, probabilmente due camere e un bagno.
Caroline, stupita come me, ci saluta promettendo di tornare domani a trovarci e se ne va facendomi l'occhiolino. Stupida.
Mi avvicino alla finestra e guardo tutta la città che è davvero stupenda vista dall'alto. Sento due mai intorno ai miei fianchi e Dylan mi sorride
"Senti, so che ci conosciamo da poco ma hai un qualcosa che mi attira davvero molto. Non c'entra con la bellezza ma con il tuo carattere e con il tuo passato. Ti piace sto posto?"
"È davvero un posto stupendo, ti pagherò l'affitto al più presto. Non fissarti troppo con me Dylan non otterrai nulla"
"Non ce n'è bisogno, mia madre me lo ha regalato. Vengo quì quando ho bisogno di concentrarmi e stare solo. Per quanto riguarda il non ottenere nulla vedremo"
Sento il suo respiro a due centimetri dalle mie labbra
"Temo di aver invaso il tuo spazio allora"
"Non potresti mai invadere il mio spazio se ne fai parte"
"Ti piacerebbe"****
Spazio autrice
Volevo condividere questa cosa con voi. Scrivo parlando di questa persona morta perchè davvero capisco le emozioni negative che si provano in momenti del genere quindi metà dei dialoghi e delle riflessioni le ho scritte io in un quaderno che uso quando devo sfogarmi. Spero che nessuno di voi abbia mai perso una persona importante soprratutto se aveva la vostra età perchè è davvero una cosa orribile fidatevi.
Detto ciò, se avete bisogno di sfogarvi o semplicemente parlare un po' scrivetemi, vi risponderò sicuramente.
Lasciate qualche commento, mi fate ridere tantissimo.
siamo a 1.2 k e ho visto di avere lettori anche da svizzera e Stati Uniti, non credevo a questo traguardo.
Cosa pensate ora di Dylan? Meglio Dylan o Brian?
Al prossimo capitolo, baci <3
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Portami all'inferno
Teen FictionA tavola li vedo quei due. Li vedo gli sguardi che si lanciano a vicenda. Uno sguardo è pieno di amore, l'altro di delusione. Non li ho mai capiti loro. Il loro continuo rincorrersi senza ottenere nulla. La loro voglia di amarsi e scoprirsi senza a...