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Jay aprì gli occhi al leggero tocco della luce del sole sulle palpebre. Sollevò leggermente la testa guardandosi intorno. Stavano ancora tutti dormendo. Mar'i con la testa appoggiata sul suo addome. Le accarezzò i lunghi capelli neri che le scendevano quasi fino in terra.
Lei sbadigliò distrattamente prima di alzare il viso impiastrato dal sonno.
<<Jay?>> chiese guardandosi intorno spaesata.
<<Mar'i...scusa non volevo svegliarti>> disse a bassa voce il ragazzo.
<<No figurati, come stai?>>
La porta si spalancò prima che potesse risponderle e Rose entrò con un vassoio in mano.
<<Ti sei svegliato finalmente bell'addormentato, ti ho portato la colazione>> disse con un lieve sorriso sedendosi affianco a Mar'i sul bordo del letto.
Si svegliarono Hex e Marco andando anche loro vicino all'amico ferito e cospargendolo con una pioggia di domande che il ragazzo semplicemente ignorò.
<<Hey lasciatelo respirare!>> disse la sorella porgendogli una tisana fumante.
<<Grazie ragazzi, non è necessario...davvero>>
<<Certo che lo è>> rispose secco Marco mettendo in bocca uno dei biscotti al cioccolato sul vassoio, poco prima di essere colpito da uno schiaffetto sulla mano da Rose.
<<Fermo lì! Se vuoi la colazione vattela a prendere>> disse indicando la porta che si apriva sul lungo corridoio grigio.
<<Ok, ok>> rispose ridendo il ragazzo.
<<questa è per Jay>> continuò lei depositando un bacetto sulla fronte del fratello.
<<Avrei anche io le stesse attenzioni se mi ferissi?>> chiese Hex con un sorrisetto <<perché potrei farci un pensierino->> emise una risata sommessa alla  fine della frase, quando Marco gli copri la bocca con la mano lanciandogli uno sguardo accusatorio.

Pov Rose
Dopo colazione Jay ha provato con successo a mettersi in piedi. Ora riesce di nuovo a camminare, il suo corpo come il mio, si cura molto velocemente. Comunque abbiamo concordato che dovrà rimanere a riposo fino a domani.
Mar'i continua a coccolarlo e viziarlo da questa mattina. So che a lui fa piacere quindi l'ho lasciata fare anche se secondo me è un po' troppo appiccicosa. Mio fratello è così timido che si imbarazza già semplicemente a parlare con le ragazze. Mar'i invece con i ragazzi è così tranquilla e naturale, come fosse sicura che nessuno potrà mai respingerla. E probabilmente ha anche ragione, è quel genere di ragazza che che i maschi trovano perfetta, quel genere di ragazza che io non sarò mai, ma forse è perché non mi è mai importato più di tanto esserlo.
Approfittando della calma infilo le mie cuffie rosa e faccio partire la mia canzone preferita...è incredibile come riesca a farmi sentire la musica. Come se potessi fare tutto ciò che voglio,come se fossi indistruttibile.
Senza accorgermene inizio a canticchiarla e fluttuare in giro per la casa, quando vado a sbattere contro qualcosa alle mie spalle cadendo a terra.

Marco stava camminando per il grigio corridoio della torre che conduceva alla sua stanza quando notò Rose stesa con le braccia a cuscinetto dietro la testa fluttuare verso di lui. Non riuscì a spostarsi in tempo e la giovane mutaforma gli andò contro cadendo a terra, dove rimase seduta massaggiandosi la testa che aveva sbattuto nel pavimento.
<<Hey Rose! stai bene?>>
<<Io, ehm, si grazie>> rispose velocemente lei con un sorriso imbarazzato.
Il ragazzo le porse la mano aiutandola ad alzarsi.
La strinse e si alzò in piedi. Fu in quel momento che per un unico ed interminabile attimo riuscirono a sentire azzerarsi la distanza tra i loro corpi. Probabilmente se al loro posto ci fossero stati altri ragazzi sarebbe stato imbarazzante, ma loro non erano come gli altri. La loro amicizia rendeva impossibile sentirsi in imbarazzo l'uno con l'altra.
All'improvviso un fulmine viola divise i loro corpi facendo sbattere i due contro il muro.
<<Scusate!>> urlò Hex continuando a correre.
<<Sta attento!>> gridò in risposta Marco. "scusate" pensò come se non ci avesse fatto a posta.
Il ragazzo vide aprirsi la porta grigia accanto a se e ,nemmeno il tempo di spostarsi, se la ritrovò dritta il faccia.
<<Marco!>> si avvicinò Rose portandosi una mano alla bocca. Più per nascondere un risolino che per lo stupore.
Mar'i spuntò da dietro la porta in un espressione stupita e pentita allo stesso tempo.
<<Scusa!>> disse sorridendo forzatamente.
<<Niente...dimenticavo che alla super velocità di Hex corrisponde stessa quantità di sfortuna>> rispose lui massaggiandosi la fronte.
<<HEX! QUANTE VOLTE DEVO DIRTI DI NON CORRERE NEL CORRIDOIO!>> urlò Mar'i verso la camera del velocista.
<<SE NON SI POTESSE CORRERE NON SI CHIAMEREBBE CORRIDOIO!>> rispose distrattamente da dentro la stanza.
Marco e le ragazze si guardarono per un istante per poi scoppiare a ridere.

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