~Capitolo 32~

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Capitolo 32 - Illusa

Alice's POV

Fine gennaio era arrivato velocemente. Forse troppo. Tra qualche settimana sarebbero iniziate le selezioni per il serale e la formazione delle squadre. Non mi sembrava vero che fossero già passati quattro mesi.

Oggi era giorno di audizioni. I capitani di ogni squadra, avrebbe scelto i titolari. Purtroppo il capitano della mia squadra era ancora Riccardo.

I pezzi che avevo preparato dal rientro erano forti, e avevo un estremo bisogno di ballare. Io e la squadra eravamo in sala danza uno.

Riccardo fece ballare Seba, Giulia e Cosimo. Poi finalmente fece il mio nome.

«Ali. Tu che pezzi hai?» mi chiese.

«Ehm un assolo del maestro Kledi e No witness con i professionisti.»

«Ok. Scegli tu con quale iniziare.» sorrise e io mi preparai ad eseguire la coreografia di Veronica con Stefano, Marcello, Simone e Gianmaria.

Era abbastanza sexy e potente, mi veniva abbastanza bene, ma soprattutto mi permetteva di metterci molta energia, al contrario dell'altro pezzo.

«Questo ti viene molto bene. Vuoi fare anche l'altro?»

Feci spallucce. «Come vuoi. Se vuoi vederlo, non c'è problema.» dissi tranquillamente.

«Ce la fai?» mi chiese preoccupato vedendomi a corto di fiato.

«Si.»

«Allora va bene.»

Feci anche il secondo pezzo, e ballai davvero con tutta me stessa. Avevo il cuore in gola, ma l'emozione che misi in ogni passo era tangibile.

Una volta finito tutti si avviarono verso la sala relax. Finii di sistemare le scarpette nel borsone e mi alzai passando di fronte a Riccardo, ancora seduto che fissava il vuoto.

Mi afferrò un braccio e si alzò parandomisi proprio davanti.

«Sei stata davvero brava. La seconda coreografia che hai fatto era... wow. Non so neanche come descrivere ciò che ho visto. Ma sembrava molto triste e malinconico.» mi guardò negli occhi.

«Be si quella era l'intenzione. Dobbiamo andare.» dissi guardando la porta.

Lui annuì ma non si mosse. «Tra qualche giorno è il mio compleanno. Mi piacerebbe fare qualcosa insieme. Ti va?»

Mi sembrò incredibile che fosse lui a proporre una cosa simile, visto che nelle ultime settimane esisteva solo Shady, ogniqualvolta gli chiedessi di uscire.

Ero tentata di rispondere di no, ma mi mancavano davvero tanto le nostre uscite. Soprattutto mi mancava passare del tempo sola con lui, anche come semplici amici.

«Certo. Dimmi che vuoi fare e ci sarò.» gli sorrisi. «Ma ora andiamo! Il resto del gruppo aspetta solo te, Capitano!» lui rise e mi trascinò con sé fuori dalla sala danza.

***

Domani sarebbe stato il compleanno di Riccardo. Le cose tra noi sembravano andare meglio, anche se i miei sentimenti per lui non erano affatto cambiati. In ogni caso mi sembrava di essere tornata a qualche mese prima, quando scherzavamo e parlavamo senza alcun problema, anche se ora arrossivo più spesso di quanto avessi mai fatto.

A lui però questa cosa sembrava piacere, ci aveva preso gusto. Sfruttava qualsiasi momento per dire qualcosa di dolce, o farmi un complimento e guardarmi diventare rossa quanto un pomodoro maturo

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