Capitolo 35 - Una verità difficile
Riccardo's POV
Al mio risveglio, trovai la stanza vuota. Ero rientrato tardissimo la sera prima. Dopo che Shady se ne era andata lasciandomi solo sul tetto, ero rimasto li, a pensare, a scrivere. Alice aveva ragione, quel posto era tranquillo e rilassante. Anche se ora non sarebbe più stato solo nostro, perché Shady ne conosceva l'esistenza, restava comunque un bel posto in cui andare, per ritrovare un po' di pace.
Qualcuno entrò proprio in quel momento.
«Buongiorno Riki!» mi salutò Ale entrando. «C'è qualcuno per te.»
«Riki, ciao!» Shady fece qualche passo entrando e chiudendo la porta. «Ti sei appena svegliato come vedo.» si sedette al mio fianco e mi accarezzo i capelli.
«Già.» sorrisi, ma mi sentii a disagio. Tra noi non c'era mai stato quel tipo di confidenza. Sembrava che fossimo passati da amici a fidanzati nel giro di una sera. Le avevo detto che ci avremmo provato, era vero, ma così sembrava tutto troppo frettoloso.
Dalla sua borsa, posata a terra accanto al letto, sbucava una busta bianca.
«E quella? Chi ti scrive?» le chiesi curioso.
«Oh, questa è per te. L'ha lasciata Alice alla reception. Diego me l'ha data, chiedendomi di consegnartela perché non andasse persa.» rispose con troppa enfasi.
«Alice? Perché avrebbe dovuto lasciare una lettera?» domandai stranito e sorpreso.
«Non lo sai? Pensavo te ne avesse parlato. Insomma, dicevi che eravate tanto amici, queste cose agli amici si dicono...» disse con un sorrisetto beffardo.
«Dio Shady! Cosa non so? Di cosa avrebbe dovuto parlarmi?» dissi cominciando ad irritarmi per il suo tono. Per di più non doveva permettersi di parlare di lei.
«Se n'è andata. Ha lasciato il programma ed è tornata a casa.» rimasi esterrefatto dalle sue parole. Come se n'era andata? Perché?
Scossi la testa. «No! Non è vero! Stai mentendo.»
«Perché dovrei mentirti? Cosa pensi che ci guadagnerei?» disse alzando la voce.
«Oh lo sai benissimo! Come sai perfettamente che io sono innamorato di lei, e questo ti da incredibilmente fastidio! Che cosa le hai detto?» le gridai contro con gli occhi lucidi. Stavo facendo davvero uno sforzo enorme per non scappare da quella stanza, nascondermi e piangere. Non poteva essersene andata davvero. Non volevo crederci. Lei era tutto per me.
«Niente! Perché pensi che sia stata io? La mia unica colpa è quella di essermi innamorata di te!» scoppiò a piangere, mettendosi in ginocchio sul letto e cercando di afferrarmi per stringermi a sé. Se cercava conforto, di certo non l'avrebbe ricevuto da me.
«Stiamo insieme, Riccardo e tu comunque non la smetti di pensare a lei! Come pensi che mi senta?» mi urlò tra le lacrime. La scostai bruscamente da me, e andai verso la porta, portando con me la lettera. Andai verso la camera delle ragazze. Avevo bisogno di conoscere la verità da qualcuno di cui mi fidassi.
Bussai e Fede venne ad aprire.
«Ciao Riki. Che succ...?» non le diedi il tempo di finire la domanda che la scostai ed entrai in stanza. Il letto di Ali era intatto, nessuno ci aveva dormito. Anche le sue cose erano sparite.
«Dov'è? Fede dov'è Ali?» chiesi ancora alterato.
«Riki...» cominciò titubante.
«Fede cazzo! Dimmi dov'è!» le si spaventò e indietreggiò verso la parete.

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Replay. |Riccardo Marcuzzo|
Fanfic#Amici16 Una ballerina. Un obbiettivo da raggiungere. Un ragazzo dal cuore d'oro. La scuola più famosa d'Italia. Dal capitolo 20: Riccardo allungò un braccio sulla mia spalla e mi tirò verso di sé. Finii con il viso schiacciato contro il...