The Queen in the North- Cap. 4

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Quella sera Jocy non volle presentarsi nella grande sala per la cena. Odiava tutti: Peter, suo padre e soprattutto Jon, che le aveva mentito. Forse evitare di vederli poteva sembrare infantile ma sinceramente non le importava, voleva semplicemente stare da sola. Si sdraiò sul suo grande e morbido letto con lenzuola scure e si lasciò sprofondare. Fece scivolare ogni pensiero dalla sua mente rilassandosi a poco a poco sempre di più. Sul punto di addormentarsi, stanca dalla notte precedente passata praticamente in bianco, fu sviata da dei battiti alla sua porta. Non le importava chi fosse, l'unica cosa che desiderava in quel momento era farsi una bella e profonda dormita rigeneratrice. Ma dopo qualche istante ribussarono alla porta, non in modo insistente, ma delicato come la prima volta. Jocy aprì gli occhi, sospirò e seccata si diresse a passi grandi e pesanti verso la porta. Afferrò la fredda maniglia che la fece trasalire e spalancò la porta. Quando vide che a bussare era quel bellissimo bastardo il cuore le sussultò e non riuscì a respirare.
"Jon" cercò di dire Jocy con tono arrabbiato fallendo nel suo intento, cosa che fece accennare un sorriso a Jon, che non era solito sorridere spesso.
"Ti ho disturbata? Stavi riposando?" chiese lui con tutta la gentilezza possibile.
"Si."
Questa volta Jocy era riuscita a controllare il suo tono di voce e Jon ne sembrò quasi intimorito. Alzò i suoi profondi occhi scuri che incontrarono quelli di Jocy. Jon la guardò per qualche istante, fino a che lei non abbassò lo sguardo arrossendo leggermente. Non le capitava spesso, ma Jon riusciva a farle provare sempre nuove sensazioni.
"O-ora se non ti dispiace vorrei riposar-" balbettò lei mentre chiudeva la porta, interrotta però dalla forte mano di Jon che le impedì di farlo. Non riuscì neanche a realizzare ciò che era appena accaduto che Jon era già entrato nella sua stanza, chiudendosi la porta alle sue spalle. Avanzò verso di lei, che indietreggiò fino a percepire la fredda parete dalla parte opposta della stanza. Se avesse potuto indietreggiare ancora di sicuro lo avrebbe fatto. Jon si trovava a qualche centimetro da lei, potendo percepire il suo respiro. Lei non alzò lo sguardo neanche un istante, nonostante non fosse la tipica ragazza da farsi intimorire da uno come Jon. Il bastardo cercò di osservare Jocy, notando il suo viso rosso e accaldato.
"Chiedo scusa se vi ho mentito" disse quasi sussurando quelle parole all'orecchio di Jocy, come se fosse un loro segreto.
"Ma in fondo anche voi lo avete fatto" Udendo quel affermazione Jocy non resistette e alzò il volto, guardandolo decisamente arrabbiata.
"Io vi avrei mentito?"
"Mi diceste che non riuscivate a dormire non per un motivo particolare...mi avete mentito"
Jocy sbuffò.
"Non siete nessuno per meritare di sapere la verità Jon Snow"
Jon non si sarebbe mai aspettato che un'affermazione del genere potesse uscire dalle dolci e rosee labbra di Jocy. Si allontanò da lei, abbassò le spalle deluso, rilassò lo sguardo e restò un istante a fissarla. Quello sguardo addosso pesava più di un masso enorme. Jocy non si era mai sentita così in colpa in vita sua. Questa volta non le interessava se sarebbe apparsa debole o vulnerabile agli occhi di Jon, lo aveva ferito e questa cosa la faceva stare davvero male.
"Jon" cercò di dire lei mortificata. Jon abbassò lo sguardo, si morse il labbro e si diresse verso la porta. Jocy non esitò e corse verso di lui per fermarlo, afferrandolo per un braccio.
"Lasciatemi andare"
"No, non lo farò"
"Io non sono nessuno per meritami la vostra compagnia" disse con voce poco ferma liberandosi dalla sua presa. Ma non appena si girò si ritrovò Jocy davanti a sè, a separarlo dalla porta. Ora i due erano ancora più vicini.
"Perdonatemi" Jocy non riuscì a formulare un discorso sensato; gli occhi di Jon le svuotavano la mente.
"Perchè dovrei?"
Jocy fece per rispondere ma realizzò che nemmeno lei conosceva la risposta a quella domanda. I loro visi erano a qualche millimetro dal toccarsi, potevano percepire l'uno il calore dell'altro. Jocy si concentrò sulle labbra di Jon mordendosi leggermente il labbro, cosa che fece impazzire Jon. Le loro labbra erano sul punto di toccarsi, quando Jon sussurrò un impercettibile "non posso". Jocy lo guardò confusa.
"Siete una Lady" Jocy rimase zitta aspettando che Jon continuasse.
"Io sono un bastardo. Avete ragione in fondo. Io non sono assolutamente nessuno. Non posso avvicinarmi tanto a voi dal momento che voi siete destinata a sposare un qualche Lord di una qualche importante famiglia o addirittura mio fratello Robb" Jocy si staccò leggermente da lui, senza mai distogliere lo sguardo. Il pensiero di dover sposare Robb o un qualsiasi altro Lord le dava la nausea.
"Ricordate la prima volta che mi rivolgeste la parola?" Jocy annuì. "Reagii così perchè non sono abituato ad attenzioni da parte di una Lady bella come voi e fidatevi, è giusto così." concluse guardando triste Jocy, come un bambino guarda un giocattolo che non può avere.
"E chi dice che sia giusto così? Jon vi prego" disse avvicinandosi nuovamente al giovane "Chi dice che non dobbiate essere felice anche voi?"
"E chi vi dice che con voi sarei felice?"
"Beh, io lo sarei" Jon guardò Jocy sbalordito. Conosceva quella ragazza da soli due giorni e l'unica cosa che desiderava fare era eliminare la distanza che in quel momento separava i loro corpi. Riuscì a trattenersi allontanandosi da lei, sedendosi sul bordo del letto. Lei lo seguì e si sedette accanto a lui, mettendo delicatamente la mano sulla sua spalla.
"Per una volta nella vostra vita pensate ad essere felice Jon Snow, senza dover rendere conto a nessuno." Jon alzò lo sguardo e sorrise a Jocy "La mia felicità non potrà mai dipendere da voi".
"Jon" In quel momento Jon prese la mano di Jocy e le diede un delicato bacio sulla fronte.
"Buonanotte Lady Beirmonth" e detto questo uscì dalla stanza, lasciando Jocy circondata dal silenzio più totale e dal suo profumo.

The Queen in the NorthWhere stories live. Discover now