Capitolo 24.

180 23 10
                                    

Stavo scendendo le scale del secondo blocco quando sentii il mio telefono vibrare.Oggi Clarissa era assente quindi non ero andata con lei in bagno perdendo tempo.Stavo iniziando ad odiare quel repellente freddo la mattina, attendere minuti interminabili gelando.Un giorno di questi mi avrebbero trovata sotto forma di ghiacciolo vivente.Presi il mio telefono dalla tasca dei jeans e curiosai.Era Blake.

DA BLAKE:
*Ho bisogno di te, ci vediamo sotto nel cortile.*

Decisi allora di affrettare il passo per vedere che cosa stesse succedendo al moro e scesi in fretta le rampe di scale.Sorpassai dei primini e mi imbattei in una scena alquanto strana, però avevo capito subito.Marie e Blake erano fermi in mezzo al cortile.Le voleva dire tutto.In lontananza notai anche Eileen.Che cosa voleva fare?Era una pazza.Con lei la situazione stava degenerando perché ormai non si vedeva più con noi del gruppo molto spesso.Era sempre con altri vippini.

«Blake, Marie...»sospirai avvicinandomi con cautela.

«Dobbiamo parlare di una cosa seria Marie.Non sai quanto sia complicato per me dire tutto ciò.»si sfregò un occhio.

«Tu...tu non mi ami più?»balbettò la ragazza dai capelli azzurri guardandoci spaesata.

«No, ma è che...in questo periodo sono successe troppe cose.Sono andato ad una festa e...mentre cercavo Erb mi sono imbattuto in questa ragazza strana che mi si è fiondata addosso.Una pazza psicopatica che mi ha baciato contro la mia volontà.Non volevo che accadesse, non sapevo nemmeno chi fosse.Il secondo problema è che...penso...mi interessi un'altra.Non quella ragazza del bacio, ma...una che ho conosciuto da poco.»sentivo che ci stava male nel dire queste cose.

E ci credo, stava con Marie da almeno due anni e ora si era trovato in questa situazione dolorosa e strana.Eileen quando aveva sentito una sottospecie di rifiuto da parte sua sbatté il piede furiosa e scappò con le lacrime agli occhi.Se l'era cercata.

«Quindi...-la ragazza deglutì- è finita tra di noi?»

«Sì, Marie.Non sai quanto mi dispiace.»il ragazzo si scusò ancora una volta prima di andare via.

Mi salutò con un piccolo cenno, segnandomi anche che dopo mi avrebbe chiamata per parlare, ma io mi concentrai sul puffo.Si sedette sconvolta sulla panchina con gli occhi colmi di lacrime finché non scoppiò a piangere.Mi faceva sentire male vederla in quelle condizioni, se non fosse stato per la pazzia di Eileen adesso non starebbe così.

«Miranda...»mi chiamò con labbro tremolante.

Posai lo zaino per terra e corsi per sedermi vicino a lei.Poggiò la testa sulla mia spalla e io la cinsi con un braccio stringendola a me.Continuava a singhiozzare e piangere finché non le sfuggì un «Brutto figlio di una sveltina.» che fece scoppiare dal ridere entrambe.

«Cos'ho che non va?»continuò dopo.

«Guardami, Marie.Tu non hai nulla che non va.Sei una bellissima ragazza, scommetto anche intelligente e poi solo a te possono donare così bene questi capelli tinti di azzurro.Lo so che adesso può far male, ma sono sicura che tu possa superare anche questa sconfitta.Le persone purtroppo vanno e vengono, e sono sicura anche del fatto che tu trovai qualcuno di meglio.Credi a me.»

«Grazie, Miranda.Davvero.»sorrise, poi continuò «Tu-tu sai chi è stata la ragazza a baciare Blake?»

«Purtroppo sì...è una mia amica, forse tra poco ex amica, che si chiama Eileen.Forse l'hai già vista in giro, prende il tuo stesso bus.È bionda con i capelli corti.» presi un respiro profondo e per un momento pensai di raccontarle quella cosa «Ti posso raccontare una cosa senza tu cambi idea su di me o ti arrabbi?»

Shed a Light Where stories live. Discover now