Ti va di ballare?

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Mentre Clementine era impegnata a tener testa agli strali avvelenati di Edvige Browne, John era rimasto in disparte, ancora appoggiato al bancone del chiosco delle bibite, con in mano un bicchiere nel quale ormai non restava che un appiccicoso fondo di un cocktail che nemmeno si era del tutto reso conto di aver bevuto. Guardava da lontano Claire, che assieme a Mairead e Mary aveva preso posto quasi sotto il palco, scambiandosi commenti salaci sui musicisti con le due amiche. John non si capacitava di essere stato mollato in quel modo indecoroso da Claire non appena la sua vista s'era posata sulle altre ragazze. E, a dire il vero, adesso perfino Roger l'aveva lasciato lì coi suoi nebulosi pensieri, andando a raggiungere Freddie e Brian. L'aveva invitato ad unirsi a lui, tuttavia John non era sicuro nemmeno di aver risposto. Non c'era da stupirsi dunque se adesso se ne stava lì con aria vacua, a contemplare il resto del pubblico come se stesse osservando la scena di un film di cui non faceva parte: lui non aveva mai fatto parte. Era sempre stato lo spettatore, e aveva pagato biglietti piuttosto salati, a pensarci bene. Dopotutto, cosa pensava di poter ottenere? Cosa avrebbe visto Claire, così spigliata, vivace, impetuosa come un ruscello in piena, da uno come lui? In sé John non vedeva altro che grigiore e timidezza, troppa timidezza, che avrebbe rischiato col costruirgli un guscio attorno, ogni giorno sempre più spesso e impenetrabile. Si domandava perché Brian gli avesse dato quelle false speranze. Ah, era facile per lui, ora che era felicemente fidanzato: di sicuro aveva dimenticato tutte le tribolazioni e le incertezze, le paure, le angosce che avevano preceduto il momento della dichiarazione. O forse era solo un egoista a pensare così del suo amico, e non si rendeva conto dell'aiuto prezioso che egli aveva saputo offrirgli? Ora che Claire aveva di che divertirsi, e aveva smesso di degnarlo del minimo sguardo, John vedeva tutto così nero che avrebbe finito coll'incolpare altri della propria sfortuna. Ah, fantastico: invitando Claire a quel concerto non aveva fatto altro che facilitarle l'incontro con qualche altro avvenente, prestante e spavaldo ragazzo che sicuramente avrebbe ottenuto in meno di un minuto ciò che egli sperava ormai da settimane. Ma era possibile che quella ragazza si fosse dimenticata all'istante di lui? Non gli aveva detto che... che era stato così caro, e gentile, e premuroso, non lo aveva ringraziato, abbracciato perfino, quando aveva ricevuto il suo regalo? E adesso? Tutto finito? Forse non era nemmeno iniziato, e le speranze infrante erano da imputare solo alle sue illusioni. In tutto ciò, gli pareva che la sua fortuna maggiore fosse stata che Roger non si fosse accorto dell'interesse che egli provava per sua sorella. O forse, proprio per non dargli un ulteriore motivo di angoscia e colpevolezza, il batterista aveva solo finto di non essersene reso conto, per lasciare a John quel residuo di sogno illusorio.

John si rimise a guardare il prato, e notò i suoi amici e compagni di musica che parlavano fitto tra di loro, per poi raggiungere ciascuno la propria ragazza: Freddie si avvicinò a Mary, Roger cercò a Mairead e in quel momento egli ebbe l'impulso istintivo di scollarsi dal bancone, mettersi alla ricerca di Claire e invitarla a ballare: ma sì, perché avrebbe dovuto trattenersi? Dopotutto, anche se glielo avessero chiesto altre sei persone prima di lui, cinque minuti glieli avrebbe concessi. Il tempo di una canzone, il tempo in cui John avrebbe deciso se valeva la pena di credere ancora in qualcosa che coinvolgesse lui e Claire o no. Risoluto, posò il bicchiere vuoto sul bancone, intercettò un barman a cui lasciò il conto e stava per dirigersi con passo baldanzoso verso il gruppo dei suoi amici quando incredibilmente si rese conto che nessuno di loro si era messo a ballare. Pareva che la discussione tra tutti procedesse assai animatamente, e ad essa si erano aggiunte anche le ragazze: il brillio del fermaglio di Claire lo fece accorgere della sua presenza nel gruppo. Ma di che parlavano così concitatamente? E perché Brian pareva avere quell'aria così preoccupata? Non fece in tempo ad avvicinarsi ulteriormente che vide Freddie partire di gran carriera in una direzione che l'avrebbe portato dritto verso di lui: camminava così svelto e deciso che nemmeno si accorse della presenza di John che lo aveva appena chiamato debolmente per chiedere spiegazioni. Tornò a guardare davanti a sé e notò che il gruppo s'era disperso: aveva perso di vista Mary e Brian, mentre Roger e Mairead erano sempre insieme, e Claire con loro, sebbene nessuno paresse aver la minima voglia di seguire le altre coppie danzanti, sembravano piuttosto occupati a cercare qualcosa... o qualcuno?

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