Imbarazzo

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16 novembre 2016

Artemisia

Mi sveglio con il fastidioso bisogno di dover fare pipì, apro gli occhi e scopro di avere la testa poggiata sul petto di Paulo che dorme respirando profondamente.
Gli sfioro la guancia lentamente, quanto russa, mi metto a ridacchiare come una scema e decido di alzarmi il più lentamente possibile correndo in bagno.
Forse è l'ultima volta che ho dormito con lui e ovviamente a me deve scappare la pipì, ritorno nella camera e lui si trova nella stessa posizione in cui l'ho lasciato:nudo con le gambe divaricate e una mano sotto la testa. Credo di non aver mai visto cosa più bella: il colore caldo della sua pelle, i muscoli, l'inchiostro nero dei tatuaggi.
Mi sento felice come non mai, non è successo nient'altro aldilà di quello, abbiamo semplicemente passato tutta la notte a farci le coccole e a raccontarci un sacco di cose: film preferito, pizza preferita, colore preferito. Adesso sento di conoscerlo molto, ma molto di più.
Mentre lo fisso si sveglia stiracchiandosi come un bambino e mi si stringe il cuore quando lo vedo cercare a tastoni me

-Sia?- si mette seduto e poi mi vede

-buongiorno- sorrido salendo sul letto e accocolandomi tra le sue braccia, lui mi stringe cingendomi la vita e poggiando il mento nell'incavo della mia spalla -a cosa devo tutta questa dolcezza, piccolo suricato?-

-io sono dolce- dice mordicchiandomi e io rido seguita da lui, le nostre risate vengono però interrotte da qualcuno che bussa alla porta

-Paulo- cazzo, sobbalzo al suono della voce di sua madre e lui fa lo stesso

-vai in bagno- mi dice raccogliendo velocemente i boxer e infilandoli, io corro a recuperare i vestiti e mi fiondo dove mi ha detto chiudendo la porta.
Mannaggia. Mannaggia. Che guaio.
Dopo poco sento la porta aprirsi

-mami- la chiama Paulo, la sento dire che devono sbrigarsi per ritornare a Torino, lui risponde chiedendole di aspettarlo giù. Silenzio. Poi improvvisamente chiede cosa sia successo nella stanza, Paulo tossisce e io smetto di respirare. Le risponde nulla e lei gli dice che si vedranno giù e poi aggiunge "Fai rivestire Sia, per l'amore del cielo, dovresti provare un po' di vergogna" la porte sbatte e io sono paralizzata.

Apre la porta del bagno e mi guarda mortificato

-mi dispiace - sussurra

-ha ragione lei, dovremmo vergognarci- sento una lacrima scendere lungo il mio viso

-non piangere, sono io la testa di cazzo-

-ma non lo capisci?- gli dico rimettendomi i vestiti ancora umidi -io non sono una troia!in tutta la mia vita non mi sono mai permessa di fare una cosa del genere con qualche sconosciuto e tantomeno con un ragazzo fidanzato- altre lacrime rigano il mio viso -e guardami adesso-

-smettila- urla e io mi asciugo il viso con della carta igienica -questa situazione..-

-sei tu quello che fa confusione- gli punto il dito contro -ma tu la ami Camilla?-

-certo che la amo, lei è la mia fidanzata- il dolore è più forte delle altre volte

-e che cazzo ci facevi a letto con me?-

-non riesco a starti lontano!- urla

-tu sei pazzo, Paulo!- mi metto il cappotto -questa è l'ultima volta che ci siamo visti-

-aspetta- mi tira dal braccio -io..- mi libero dalla presa

-sai che ti dico? anche se io ti piaccio- sorrido amaramente -perchè credimi ti ho sentito ripetere il mio nome mentre dormivi, non me ne importa niente! non lo voglio un ragazzo con il cuore a metà, non posso combattere per qualcuno che non mi amerà mai come desidero- lui si mette le mani tra i capelli

-quindi ti va bene se non ci vediamo più, se non ci parliamo più?- mi chiede scioccato

-sono ancora in tempo- sussurro -posso ancora salvarmi-

-da chi?-

-da te.-

Spazio autrice

Ahia. Le cose si mettono male, Paulo non riesce ad ammettere neanche a se stesso che forse qualcosa nel suo cuore sta cambiando. Nel prossimo capitolo ci sarà un salto temporale di un po' di giorni... secondo voi le cose cambieranno?
State tranquille perché Sia e Paulo si rivedranno e succederà un po' di tutto 😂 ❤

Un campionato per due Where stories live. Discover now