Addicted To You - La Mia Dipendenza Sei Tu [Ereri]

Capitolo 2: "Ricominciare"

Sono su una spiaggia deserta.

La brezza marina mi accarezza dolcemente i capelli.

Inspiro la dolce aria estiva a pieni polmoni, facendomi cullare dal suono delle foglie che si intrecciano tra loro, mosse dal vento.

Alzo leggermente la testa per godermi il paesaggio che si presenta davanti ai miei occhi.

Il sole è basso all'orizzonte, e si specchia nella massa d'acqua sottostante, macchiandola timidamente con i suoi ultimi raggi.

Il blu e l'arancione danzano armoniosamente e si mischiano, scivolando sull'oceano che si muove seguendo le note del vento.

Wow... non posso credere di essere in un posto cosí bello.

È per caso il paradiso questo?

In sottofondo il leggero infrangersi delle onde contro la sabbia del bagnasciuga accompagna il canto degli uccelli che si ritirano per la notte.

È tutto cosí calmo.

Silenzio e pace sono il re e la regina di questo meraviglioso regno.

Mi distendo a pancia in su, con le mani dietro la testa e chiudo gli occhi, beandomi di questa stupenda sensazione di tranquillità, con la sabbia che solletica calda la mia pelle.

È tutto perfetto. Non potrei chiedere di meglio.

Improvvisamente il silenzio viene spezzato da qualcuno che chiama il mio nome in lontananza.

-Eren! Eren!-

La voce si fa sempre più intensa man mano che la persona si avvicina, spuntando dall'orizzonte.

Una bellissima ragazza bionda dagli occhi verdi mi viene incontro sorridendo.

-Eren, vieni con me... devo dirti una cosa importante...-

Un leggero rossore si fa spazio sulle sue guance, e io, come attirato da una forza sconosciuta, non posso far altro che seguirla.

I passi si susseguono uno dietro l'altro e poco dopo ci ritroviamo in riva al mare.

Siamo uno accanto all'altra, le nostre spalle si sfiorano mentre guardiamo il sole annegare nell'oceano.

Mi prende per mano, intrecciando le sue dita con le mie e si gira verso di me.

Ci guardiamo intensamente negli occhi per attimi che sembrano infiniti.

-Eren...- sussurra con un filo di voce. 

-Io... io ti bip bip-

Eh?

-Scusami, non ho capito... potresti ripetere?-

-Ho detto che io... ti bip bip-

Bip bip?

Oh cazzo!

Sgrano gli occhi alzandomi di scatto dal letto e mi ritrovo nella mia stanza.

Niente mare.

Niente sole.

Niente ragazza bellissima.

Solo le solite quattro mura che vedo ogni mattina appena sveglio.

-Era solo un sogno...- le mie parole sono velate da una punta di delusione, forse perchè non volevo lasciare quel mondo perfetto così bruscamente.

Una volta ripresi i contatti con il pianeta Terra guardo alla mia sinistra, e sul comodino di fianco al letto vedo la sveglia che ancora squilla incessantemente fracassandomi i timpani.