5. Una festa

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Due giorni dopo Harry arrivò a scuola presto, perché voleva dedicare ancora un po' di tempo al ripasso di letteratura inglese, visto che sarebbe stato interrogato alla prima ora.

Si sedette per terra in corridoio, sotto il proprio armadietto e aprì il libro sulle sue gambe.

" Ehi Harry! Già qui a studiare?"

Il riccio sollevò gli occhi e si trovò di fronte Jules Smith, un ragazzo ripetente del penultimo anno, con cui aveva avuto una storia di una notte.

" Ciao Jules!" salutò Harry, dimostrandosi cordiale e gentile come al solito.

" Senti, stasera faccio una festa a casa mia, vengono un po' di persone, non tantissime, ma ci sarà musica, da bere e da divertirsi. Ti va di venire?"

Harry spalancò gli occhi incredulo...era la prima volta che qualcuno lo invitava ad una festa e non pensava solo a potarselo a letto.

Fu naturale quindi per lui accettare l'invito e farsi dare il suo indirizzo di casa.

Rallegrato anche da questo fatto, Harry affrontò bene la scuola e prese il massimo dei voti in letteratura inglese.

Tornò a casa subito dopo la fine delle lezioni e trascorse tutto il pomeriggio a decidere che cosa indossare e a fantasticare sulla festa della sera.

Arrivò a casa di Jules in perfetto orario e il ragazzo gli aprì cordialmente la porta non appena lo vide dalla finestra.

Guidò Harry nel salone principale della casa e lo fece accomodare sul divano, offrendogli una birra.

Nel giro di mezz'ora arrivarono gli altri ospiti e Harry si stupì non poco nel constatare che si trattava solo di cinque ragazzi, che frequentavano la sua scuola, ma che lui non conosceva molto bene.

Si girò per chiedere spiegazioni a Jules, ma non fece in tempo a farlo, perché se lo trovò addosso.

Sentì le sue mani sotto la maglietta e capì che la situazione per lui non si metteva affatto bene.

" Non hai mai partecipato ad un'orgia, bellezza?" chiese Jules, leccandogli il collo.

Harry avrebbe voluto scrollarsi di dosso il ragazzo, ma ce n'erano altri cinque e aveva paura che una sua reazione avventata avrebbe provocato la loro rabbia.

Quindi fece finta di starci e si lasciò toccare da Jules.

L'alcool cominciò a scorrere a fiumi e così anche le pasticche di droga.

Harry fece finta di bere e di accettare gli stupefacenti, ma, in realtà, versò gli alcolici nei vasi delle piante e mise le pasticche in tasca.

Fortunatamente i sei ragazzi divennero incapaci di intendere e di volere in fretta e si misero a fare sesso fra loro, dimenticandosi subito di lui.

Harry, quindi, uscì dalla casa, gettò le pasticche in un cestino, salì in macchina e cominciò a singhiozzare.

Si strinse nel suo giubbino di jeans, infilò le mani in tasca e trovò un foglietto.

Lo aprì...era l'indirizzo del professor Tomlinson.

Avviò la macchina e partì, aveva bisogno di parlare con qualcuno...

Non sei solo...Where stories live. Discover now