Scena Extra 1. - Hot stuff

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Avviso: Questa scena contiene contenuti per adulti!


James mi sollevò la gonna e mi sfilò le mutandine in meno di un secondo. Le sue mani avevano già raggiunto le mie cosce e spingevano per farmi divaricare le gambe, ancora di più.

«Cosa vuoi che ti faccia?», domandò James, accarezzando lievemente la pelle della coscia.

«Tutto», ansimai.

Lo vidi sorridere e provai una scarica di piacere lungo tutto il corpo. Ero così eccitata da essere quasi imbarazzante.

La mano di James si spostò più in alto, là dove volevo disperatamente che fosse, e lui cominciò a muovere un dito, per accarezzarmi con movimenti leggeri e rapidi.

«Oddio...», gemetti. Stavo già per esplodere e lui aveva appena cominciato.

«Non così velocemente, tesoro», sussurrò, rallentando il movimento, senza però smettere di sfregare. «Come ti piace?»

«Come lo fai tu...»

Lo vidi sorridere. «Bene.»

Continuando a toccarmi, James mi sollevò la maglietta, scoprendo il seno e cominciò a baciare e a succhiare i capezzoli, a mordicchiare la pelle, a leccare, semplicemente a farmi impazzire. C'era però un'altra cosa che volevo che facesse, una cosa che mi piaceva da morire.

«James...»

Lui sollevò il viso dal mio seno e mi guardò, incuriosito.

«C'è una cosa che... ecco...» Oddio e come glielo dicevo?

«Chiedi e ti sarà dato, mia bella.»

Deglutii. «Quel tuo particolare talento con la lingua», dissi infine.

James ridacchiò, passandosi la lingua sulle labbra. «Vorresti che mettessi in pratica quel mio talento ora?»

«Cavolo, sì!»

Ammiccò e, senza nemmeno darmi il tempo di rendermene conto, mi tirò per le gambe e ci infilò la testa in mezzo, cominciando a leccare, dal basso verso l'alto, lentamente, percorrendo con la punta della lingua l'intera apertura.

«Oh... Dio...»

Appoggiò le mani sui miei fianchi e mi tirò ancora più vicino a sé, affondando dentro di me con la lingua, baciando e succhiando in un modo che mi faceva vedere le stelle. Cominciò a muovere la lingua velocemente sul punto più sensibile, ansimando e gemendo, come se la cosa gli provocasse lo stesso piacere che provocava a me. Non resistetti a lungo, James sapeva esattamente cosa fare e come farlo per mandarmi a fuoco e, dopo qualche minuto, il mio corpo fu colto da spasmi violenti e mi fu impossibile trattenere un gridolino di piacere, mentre James raccoglieva con le labbra l'orgasmo che mi consumava.

Avevo ancora gli occhi chiusi quando lo trovai sopra di me, a un centimetro dal mio viso, gli occhi che mandavano scintille.

«Tesoro, ho bisogno di entrare dentro di te. Se non lo faccio subito penso che diventerò pazzo.»

Gli presi il viso tra le mani e gli leccai le labbra umide, facendolo gemere. «Non voglio che diventi pazzo», sussurrai.

Gli sfuggì un lamento e, in men che non si dica, si liberò dei jeans e dei boxer e tornò su di me per baciarmi con passione.

Aspettavo impaziente di sentirlo entrare, ma James mi colse di sorpresa, sollevandomi dal letto e prendendomi in braccio. Gli circondai i fianchi con le gambe. Sentivo la sua erezione pulsare contro il mio ventre e vampate di calore si riversavano sulla mia pelle accaldata ed eccitata.

James mi appoggiò contro il muro e poi, tenendomi con una mano sola, si sistemò e mi penetrò con un unico movimento deciso, che mi fece sobbalzare.

«Tutto bene?», domandò, ansimante.

Infilai le dita tra i suoi capelli e li tirai leggermente, facendogli inclinare la testa verso l'alto. «Solo se mi fai tua completamente.»

James grugnì e affondò di nuovo dentro di me, ancora e ancora, sempre più velocemente e sempre più profondamente.

«Sei così bagnata...», bisbigliò al mio orecchio, dandomi un nuovo colpo con le anche che mi mozzò il respiro.

«Sei tu che mi fai questo effetto», dissi mordicchiandogli l'orecchio.

James gemette e mi strinse il sedere, attirandomi verso di sé mentre mi prendeva con affanno, fino a quando entrambi non gridammo di piacere, aggrappandoci l'uno all'altra, persi nell'estasi del momento.

Era stato così selvaggio e passionale, così disperato e affamato. Non avevo mai provato nulla di simile prima di allora.

Dillo alla luna - Scene extraWhere stories live. Discover now