una giornata speciale

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capitoli numero 1

Era una splendida giornata di sole e quel giorno non ero affatto attento alla lezione di geometria che si stava svolgendo. Avevo di meglio a cui pensare: quello era un giorno speciale e io non vedevo l'ora che arrivasse pomeriggio. Ero agitatissimo, il mio sguardo si spostò verso la finestra ad osservare i ciliegi della mia scuola.
...DIIN DON DAN DOON...
...DOON DIIN DAN DON...
Finalmente era finita la scuola. Mi alzai, presi la mia cartella e corsi facendo una sorta di slalon fra i banchi fino a raggiungere la porta dall'aula, ma quando arrivai alla mia meta una marea di studenti mi bloccò la strada. "Maledizione " pensai.
Ma non mi arresi! Dopo un paio di tentativi strisciando sotto gli studenti, riuscì ad uscire da quella scuola che mi stava tenendo prigioniero dalle 8:10 di mattina. Erano le 13:10. "Va bene..." pensai "ho ancora 20 minuti per arrivare nel luogo previsto...con il mio passo non arriverò mai in tempo, neanche se corro e gli autobus delle 13:00 ormai sono finiti". Mi guardai in giro per trovare qualche soluzione finchè non mi tornò in mente che ero venuto a scuola in moto.
"Stupido!" Esclamai a me stesso. Tutti gli studenti che mi si trovavano vicino si girarono verso di me e io per giustificarmi feci un segno con le mani per far capire che andava tutto bene. Non persi tempo. Salì in moto e con determinazione mi dirisi verso il luogo dell'appuntamento.
Dopo qualche minuto arrivai nel luogo stabilito e anche in orario.
"Perfetto, sono le 13:26" dissi tra me e me "sono anche in anticipo di 4 minuti!" Mi guardai in giro: mi trovavo in uno dei quartieri più famosi di Tokyo. "Mmm... sono le 13:40, è passato un po' di tempo e non si è ancora fatta vedere. Spero che non le sia successo qualcosa..." pensai preuccupato. "Kirito!" Mi chiamò una voce femminile "Ki...cioè Kazuto, scusa se ci ho messo tanto per arrivare, ma le strade erano piene!" Mi disse la ragazza inchinandosi in simbolo di scuse. In quel momento mi battee forte il cuore e credo di essere arrosito un pochino, come ogni volta che la vedo. Era davvero carina con la divisa scolastica e quella sua espressione di scuse mi faceva impazzire. "Tranquilla..." le sussurai ad un orecchio. In quel momenti potei annusare il suo odore, sorrisi: sapeva di fragola. Lei mi guardò con il suo sguardo dolce. Poi le diedi un bacio a stampo sulla bocca. "Buon anniversario" le dissi dolcemente. "Buon anniversario anche a te, Kazuto" mi rispose Asuna dandomi un altro bacio sulla guancia.


Eccomi qui😊bene, così ho concluso il mio primo capitolo di "una giornata speciale". Lo so lo so, è un po' corto, ma spero che vi sia piaciuta comenque. Grazie per aver letto la mia storia.
Pubblicherò presto il seconda capitolo. Se vi è piaciuto commentate e grazie ancora😉

una giornata specialeWhere stories live. Discover now