Capitolo venti

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Layla POV

La mattina seguente mi svegliai più tardi di quanto avrei voluto e dovetti fare i salti mortali per riuscirmi a preparare in tempo. Avevo un sacco di cose da fare e non potevo arrivare tardi in ufficio. Mi infilai la gonna ed una camicetta nera. Mi pettinai i capelli e li lasciai cosi com'erano. Mi truccai un po', il necessario per coprire le occhiaie  e dare un po' di vita alle mie guance pallide. Mi misi i tacchi, presi le mie cose ed uscii dal mio appartamento. Non vedevo l'ora che finisse quel giorno, volevo solo potermi rilassare quel weekend.

Appena arrivai in ufficio ero felice, finalmente avrei avuto il mio stipendio. Ero stata stupida a non aver chiesto ad Ashton quanto e quando mi avrebbe pagato, ma era normale che dovessi scoprire tutto per mio conto personale. Siccome avevo perso la scadenza del pagamento precedente, avevo dovuto aspettare 2 settimane per essere pagata. Fortunatamente avevo risparmiato alcuni soldi dal lavoro che facevo prima. Dopotutto quello che avevo fatto nelle settimane precedenti, sarebbe stato bello vedere i miei sforzi ripagati.

Il venerdì le persone si vestivano casual e si sentiva nell'aria la spensieratezza del weekend. Entrai nell'atrio dell'edificio alle 6 e parlai un po' con Neena prima di prendere l'ascensore e mettermi al lavoro. La lista delle cose che dovevo completare quel giorno era lunga un chilometro e sapevo che, se non le avrei finite, avrei dovuto occuparmene durante il fine settimana e non ne avevo alcuna intenzione. Ero dovuta venire in ufficio domenica scorsa per ultimare alcuni lavori e non avevo voglia di farlo di nuovo. Avevo bisogno di un weekend di completo relax dopo queste due settimane, a dir poco piene.

Nel momento in cui avrei messo piede nell'ufficio avrei dovuto iniziare a lavorare. Se qualcuno mi avesse visto, avrebbe potuto affermare che lavorassi lì da qualche anno, invece che da solo qualche settimana. Attraversai il corridoio più veloce  di quanto avrebbe potuto fare una qualsiasi altra persona con 11 cm di tacco. Sembrava che un demone si fosse impossessato di me. Non mi ero mai sentita così sfinita, sopraffatta o precipitosa, nemmeno al college.

Dopo aver riorganizzato tutti gli appuntamenti di Ashton, avevo redatto alcuni fascicoli e li avevo inviati ai supervisori del quindicesimo piano. Presi le mie cose ed andai a ritirare il completo che Ashton avrebbe dovuto indossare quella sera. Era quasi mezzogiorno ed io dovevo sbrigarmi, non sapevo se il negozio chiudeva per ora di pranzo. Sorpassai la scrivania di Judy quando la sentii urlare il mio nome.

"Layla!" Mi chiamò da dietro. Mi voltai e la raggiunsi.

"Sì?" Le chiesi.

"Il tuo assegno è qui dentro." Mi porse una busta con il mio nome. "Siccome non hai compilato il modello W-2 della dichiarazione dei redditi per dirci se preferivi che fossero depositati direttamente o se preferivi un assegno, gli ho detto di inserirli sul tuo conto. Se vuoi cambiare, basta che me lo fai sapere." Mi disse sorridendomi.

"Grazie!" Le dissi ricambiando il sorriso. "Scusa, ma devo scappare. Verrai al gala stasera vero?" Le chiesi, mentre facevo un passo indietro. Non mi ricordavo a chi fossero stati mandati gli inviti. Ashton mi aveva semplicemente inviato una lunga lista con sopra dei nomi, dovrebbero essere state 200 persone o più. Li avevo stampati e li avevo inoltrati all'agenzia che si occupava degli inviti, senza leggerli. Fortunatamente gli impiegati potevano partecipare, quindi avrei potuto parlare con Neena e Liam mentre lavoravo.

"Certamente. Devo assicurarmi che Ashton non ne combini una delle sue." Mi disse con un sorriso. Ridacchiai e la salutai.

"Ci vediamo stasera, nel caso non riuscissi a ritornare in ufficio." Corsi verso l'ascensore.

Appena uscii dall'edifico vidi Clark parcheggiato sul marciapiede. Sollevai un sopracciglio e mi avvicinai a lui.

"Clark, pensavo fossi con Ashton oggi." Gli dissi.

Something Inside -Traduzione-Où les histoires vivent. Découvrez maintenant