Capitolo 37

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Al termine della riunione Mr.Hayden mi accompagnò al suo ristorante preferito, come aveva promesso quella mattina.
Se non fosse stato per il carattere amichevole e umile del mio capo, sarei stata al quanto nervosa di pranzare sola insieme a lui.
Tuttavia non potevo fare a meno di notare che questo 'carattere' non era assunto nei confronti di tutti i suoi dipendenti...
Con Sasha, ad esempio, Mr. Hayden era più formale, anzi, era addirittura più autoritario , nonostante lei fosse stata sua impiegata molto prima del mio arrivo.
Questo e l'ostilità di Miss. Hayden  mi avevano spesso spinta a domandarmi quale fosse la vera ragione per la quale ero stata assunta. Inizialmente presi in considerazione la possibilità che Mr. Hayden potesse avere intenzioni maliziose nei miei confronti, ma scartai quest'opzione quando mi invitò e mi presentò alla sua famiglia: l'uomo era chiaramente innamorato di sua moglie; infatti, durante le poche settimane che trascorsi alla Hayden Tech Enterprises mai lo vidi interessarsi alle sue dipendenti in un modo che non coinvolgesse direttamente il lavoro.
Ma una volta scartata quella possibilità non mi rimaneva che arrendermi all'idea che fosse tutto frutta della casualità...
...Ma non avrei potuto sbagliarmi di più.

*

Durante il pranzo Mr. Hayden iniziò a raccontarmi dello sciopero che stavano facendo i suoi figli affinché i genitori li portassero a Disneyland.
"Non li avevate già portati?" domandai ricordando la grande foto appesa al soggiorno che inquadrava l'intera famiglia insieme a Mickey Mouse.
Lui sospirò. "Li abbiamo portati l'anno scorso e li avevo promesso che saremmo tornati quest'estate, ma era indietro con il lavoro e non potevo abbandonare proprio in quel momento. E adesso mi tocca subire i loro scioperi..." Scoppiai a ridere immaginando i suoi figli girare per casa con dei cartelloni di protesta.
"Sono curiosa....di che tipo di sciopero si tratta?"
Lui sospirò ancora, chiaramente esasperato. Poi prese il telefono e me lo allungò.
"Guarda con i tuoi stessi occhi..." Presi il dispositivo e guardai le foto: la prima mostrava il muro della stanza di Violet coperto di disegni irrazionali eseguiti con pennarelli di colori diversi; la seconda invece era scattata nella stanza dei ragazzi, dove i cuscini erano tagliati e da essi fuoruscivano piume sparse ovunque; le foto dopo testimoniavano scherzi di ogni genere: sale al posto dello zucchero; smalto rovesciato sul tappeto; foto rovesciate all'indietro...
"Oh mio Dio..." mormorai con un tono più perplesso di quanto avrei voluto mostrare.
"E Meredith li ha beccati ieri mentre cercavano di mettere della crema depilatoria nel balsamo. Ha pianto per tutta la notte...io non so più come comportarmi..." rispose scorrendo le dita fra i capelli. Ricordai quanto risi quando mi disse che i suoi figli erano dei mostri, ma pensavo stesse solo esagerando.
La crema depilatoria nello shampoo!
"Senti Jonathan..." lo chiamai per nome senza pensarci, ma lui non sembrò farci caso. "Non voglio essere stronza, ma...non puoi permettere ai tuoi figli di credere che questo sia il modo giusto per ottenere ciò che vogliono...forse dovreste essere un po'...un po' più rigidi ecco..."
"Tipo?"
"Ad esempio, invece di premiarli quando si comportano così potresti metterli in punizione. Niente tv o videogiochi...altrimenti ti troverai in un bel casino fra qualche anno...."
"Cazzo, hai ragione....a volte non so veramente cos'abbiamo fatto di sbagliato...Meredith è la mamma più dolce del mondo e io cerco di fare tutto il possibile per accontentarli..."
"Credo sia proprio quello il problema...."
Mi rivolse un'occhiata interrogativa.
"Capisco che hai la possibilità di viziare i tuoi piccoli, ma non significa che devi necessariamente farlo...l'obiettivo è quello di insegnarli ad apprezzare le piccole cose, i piccoli gesti...e l'unico modo per farlo è cercare di non oscurare le piccole cose con concessioni eccessive...capisci cosa intendo?"
Lui annuì con un piccolo sorriso.
"Sei una brava mamma Layla. Jamie è fortunato ad averti..."
Ma nel momento in cui Mr.Hayden faceva quell'affermazione, feci scorrere il dito sullo schermo del suo cellulare per vedere lo scherzo successivo dei figli e finii per imbattermi in uno scherzo molto più devastante.

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