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Tornare a casa, a Toronto, non fu facile per Harry. Anzi, fu devastante.

Era triste, arrabbiato, deluso. Con un istinto omicida impressionante. Se qualcuno gli avesse risposto male, sarebbe riuscito a picchiarlo, senza fermarsi.

Quando si era risvegliato, il giorno dopo la festa/party, non c'era nessuno al suo fianco. Cazzo! Cos'era successo? Si era immaginato Louis? Si era immaginato quella notte di passione? Era stato tutta una fantasia? Eppure si era risvegliato nudo, con il sorriso sulle labbra, e, nonostante avesse sognato lo stesso sogno, quel giorno non aveva avuto quelle sensazioni orribili.
Non poteva aver immaginato le sue mani sul suo corpo, il suo respiro, il suo corpo, i suoi occhi, i suoi capelli, le sue mani!

Si sentì... Così... Dannazione, non sapeva neanche come! Voleva solo piangere e urlare e spaccare tutto!

Si infilò alle orecchie e accese la musica a palla. Voleva piangere. Voleva ritornare fra le sue braccia. Voleva riprendere a baciare le sue labbra. Era un masochista se sperava che Louis tornasse da lui quella notte stessa?

Perché la vita doveva essere così crudele con lui?

Perchè se n'era andato? Perchè lo aveva lasciato solo?

Non dormiva da due notti, pur di vederlo sbucare da qualche parte.

Non gli importava neanche il fatto che avesse lui fra le gambe, considerando il fatto che praticamente - cioè, era proprio così - non lo conosceva. Era il suo ragazzo, per Dio! Se lo sognava in continuazione c'era un motivo! C'era! Si era.. Infatuato? Si era infatuato, di quel ragazzo?

***

Ritornato nel suo palazzo, cercò svogliatamente le chiavi nel suo borsone da viaggio. Non aveva spiaccicato parola per ore. E nonostante non avesse parlato per niente, non aveva più la forza di parlare. Non sapeva cosa dire. Era senza parole. Avrebbe solo voluto dimenticare tutto. Il suo sogno, quegli occhi, quelle labbra, quel corpo, quel sapore! Ora che lo aveva provato, come cazzo avrebbe potuto dimenticarlo?! Perchè non poteva essere solo un banale sogno?! Perchè quell'uomo doveva essere reale? Perchè aveva dovuto sentire il suono della sua voce, la consistenza della sua pelle, il suo calore - che per essere precisi, aveva una temperatura corporea immensa, e si chiede come mai -, perchè quegli occhi dovevano essere così azzurri, quando erano intrisi dal piacere?!

Aprì la porta sbuffando sonoramente. Alzò gli occhi e si irrigidì come una tavola di legno, quando vide le condizioni in cui regnava il suo appartamento. Era tutto sottosopra.
Sembrava esserci passato un uragano.
Si tolse le cuffie dalle orecchie e guardò la sua casa a bocca aperta. Gli occhi divennero lucidi.
Erano venuti a derubare casa sua? I ladri?
Per fortuna non aveva nè soldi nè gioielli in casa, ma.. Si sentì violato. Qualcuno aveva messo le mani nelle sue cose, nei suoi vestiti, nella sua cucina. Quando
sentì un rumore provenire dalla camera da letto, allora, paradossalmente, divenne ancora più rigido. Stette in silenzio cercando di captare qualcosa. Non sentendo però più niente, fece un passo in avanti. Fu in quel momento che lo vide. Era un ragazzo. Stava frugando in salotto. Harry lo guardò in silenzio. Poi lo sconociuto drizzò la schiena, e si girò lentamente verso Harry. Il riccio sussultò, soprattutto vedendo sia i suoi occhi - uno rosso sangue e l'altro nero - e le sue mani - alle dita non aveva unghie normali, ma c'erano quelli che sembravano dei veri e propri artigli neri -.

« Ma che diavolo sei?» mormorò Harry guardando quelle mani. L'uomo davanti a lui sorrise piano, sembrava così diabolico... Un mostro. Fece un passo verso il riccio, ed Harry ne fece uno indietro. Trattenne il respiro e sgranò gli occhi.

« Sta' lontano da me!» sbottò facendo un secondo passo indietro.
Il mostro lo raggiunse in un battito di ciglia e scaraventò Harry dall'altra parte dell'appartamento, lanciò un urlo, prima di sbattere la testa al muro. Il cuore gli batteva a mille. L'adrenalina viaggiava veloce nelle sue vene. Chi era quel mostro? Era quello il giorno della sua morte? Stava davvero per morire? Così? Per mano di quella.. Cosa?
I suoi genitori, sua sorella, Liam... Non aveva neanche il tempo di salutarli?
No... Sentì male ovunque, ma aveva paura di chiudere gli occhi. Non voleva sentire dolore. Se doveva morire, sperava che fosse stata una cosa veloce.
Il mostro si avvicinò a lui lentamente, facendolo tremare di paura.

« Sei carino. Magari posso anche risparmiarti. Potrei farti diventare come me» disse il mostro sorridendo diabolico.
Harry fece una smorfia.

« Preferisco morire che essere come te» sussurrò dolorante. Il mostro lo sollevò in alto tenendolo per il collo senza nessuno sforzo. Harry non riuscì a toccare terra e cercò di dimenarsi inutilmente. Si sentiva mancare l'aria.

« Sei coraggioso.. O tanto stupido. Mi interessa poco. Ti avevo dato una chance. L'hai sprecata. Ciao ciao» disse stringendo un pò di più la presa nel collo di Harry. Si sentì soffocare e solo a quel punto chiuse gli occhi. Il suo dimenarsi diminuì leggermente. Addio, pensò, stanco di combattere.
Poi, improvvisamente, sentì l'aria rientrare nei suoi polmoni e cadde a terra, in ginocchio e tossì. I polmoni gli bruciavano per lo sforzo. Respirò profondamente e di scatto si toccò il collo, gli faceva un male cane! Aprì gli occhi quando sentì un rumore fortissimo. E quasi gli venne un mancamento.

« Oddio» mormorò vedendo lui. Louis che aveva scaraventato quel mostro contro una colonna del suo appartamento, distruggendola. Il mostro gemette di dolore, accasciandosi a terra. Louis spostò lo sguardo su Harry solo un paio di secondi. Il riccio fu percorso da un brivido per quello sguardo, tanto era così glaciale, freddo, ma erano quegli occhi, era.. lui. Louis ritornò a guardare quel mostro.
Quell'essere, dopo essersi alzato in piedi, rise.

« Louis»

« Che cazzo ci fai qui, inutile pezzo di carne marcia?» chiese avvicinandosi.

« Speravo di poter pranzare in pace, ma evidentamente è roba tua! Ha il tuo odore addosso!»

Harry cercò di alzarsi, ma il mostro, con la prima "spinta", gli aveva fatto veramente male. Quindi cadde di nuovo a terra, in ginocchio e chiuse gli occhi, sentendosi stordito.

« Ops, gli ho fatto male» ridacchiò il mostro, guardando il riccio. Louis si avvicinò a lui in un battito di ciglia, proprio come aveva fatto il mostro poco prima del suo arrivo, ma solo più velocemente e lo spinse di nuovo, più forte di prima, verso la stanza di Harry, rompendo la porta e scaraventandolo dentro. Harry sentì solo un forte gemito di dolore e poi più niente. Si passò una mano sulle labbra, non riuscendo più a tenere aperti gli occhi.

« Louis» sussurrò solamente, prima di accasciarsi a terra e svenire.

Accettami {LarryStylinson}Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin