30

7.7K 294 105
                                    

Harry venne coinvolto in un abbraccio di branco appena si riunirono.
Pianse insieme a loro, ed accettò anche i rimproveri, perché se li meritava a pieno. Più di una volta Louis dovette intervenire per far sì che qualcuno di loro non uccidesse Harry con i loro abbracci stritolatori, ma a parte quello fu tutto molto emozionante.

Purtroppo erano ancora in Messico, ma presto sarebbero ritornati nel bosco. Nel loro bosco. Nella loro casa. Harry non vedeva l'ora. Non voleva più stare in quel posto.

Comunque Harry era troppo debole per viaggiare. La lontananza da Louis aveva fatto male a entrabi. Erano sicuri che, però, stando di nuovo insieme, si sarebbero rafforzati.

Louis gli fece conoscere il branco di Dominique. Era doveroso dopo quello che avevano fatto per lui ed Harry. Anche il solo gesto di voler aiutare Louis, era già un grande significato. Poi che Dominique e sua sorella avessero.. Qualcosa in comune, era tutta un'altra storia.

Harry, sempre abbastanza amichevole e sempre tenuto sott'occhio da Louis - aah! La gelosia! - salutò il branco amico.

« Volevo anche ringraziarvi per essere venuti fin qui per aiutare Louis» 

Dominique alzò le spalle con nonchalance.

« Non c'è di che. Sentire le sue urla di dolore non era piacevole. E poi perdere un' alpha come Louis non porterebbe niente di positivo.»

Harry guardò Louis per qualche secondo, prima di sorridergli.

« Andiamo? Sono stanco morto»

Louis annuì immediatamente, prendendolo per mano e salutando tutti velocemente.

Lo riportò in auto e percorsero il breve tratto che li separava dall'hotel in cui alloggiavano. I due branchi erano riuniti in una specie di fabbrica abbandonata, per non dare nell'occhio.

Appena arrivarono nell'hotel, lasciarono la macchina al parcheggiatore ed entrarono nell'ascensore che li avrebbe portati nella suite prenotata da Louis.

« Perchè hai prenotato in una suite di un hotel così costoso?» chiese Harry prendendolo per mano, quando le porte dell'ascensore di chiusero.

« Perchè me lo posso permettere, e perchè voglio che tu stia bene, comodo, nel pulito»

Harry sorrise, tenendo lo sguardo davanti a sè. E quando le porte si aprirono, Louis lo guidò verso la loro camera. Con la carta magnetica aprì la porta e fece spazio al riccio, che entrò e si guardò in giro stupito.

« Non ero mai stato in una siute»

« Beh, non ti porterei mai a dormire in un motel, che schifo» disse con una smorfia disgustata. Solo l'idea di sdraiarsi in un letto di un motel, con quelle lenzuola sporche, non cambiate da settimane.

Harry si tolse la giacca di Louis, che il licantropo gli aveva messo sulle spalle per non fare vedere il suo petto scoperto a ogni persona o cosa che non fosse lui.

Dopo essersela tolta, si girò verso Louis e gli prese il viso fra le mani. In un secondo le loro labbra erano incollate.

Louis mugolò sorpreso, ma si lasciò subito andare a Harry, e contribuì a prendersi cura del suo compagno. Dio, quanto gli era mancato! Le sue labbra morbide, le sue mani, il suo tocco!

Rispose al bacio e lo avvicinò di scatto a sè, facendolo ansimare.

« Amami Louis. Ti prego» sussurrò Harry passando a baciarlo sul collo. Prese la pelle fra le labbra prima di leccarla. Ora si che sentiva il calore espandersi dentro di lui. Ora si che sentiva pulsare ogni cosa! Altro che Margaret!

Accettami {LarryStylinson}Where stories live. Discover now