Capitolo 13

657 34 3
                                    

Cameron pov's

Sono andato a prendere Lindy finita la sua lezione di chimica, invece che tornare a casa finita la mia ultima ora.
<<Che ne pensi di Harley?>> mi chiede titubante, come se pensasse che questa domanda in qualche modo potrebbe farmi male, invece sono felice me l'abbia chiesto. Quando eravamo bambini e ancora non sapevo di essere innamorato di lei, si confidava con me quando le piaceva qualche piccoletto al parco, mentre Jared era sempre stato molto geloso nei suoi confronti, fin da allora.
<<Penso sia un bravo ragazzo>> le rispondo. Rimane in silenzio per qualche secondo. <<A Jared non farebbe piacere, che io ci parli...>> mi dice tenendo la testa bassa.
<<A Jared farebbe piacere vederti ridere mentre mangi caramelle insieme ad Harley, come l'altra sera. A me ha fatto piacere.>> la rassicuro e mi sorride perfino con gli occhi, prima di stringermi forte. Dietro alle spalle di Lindy, che mi sta ancora abbracciando, incontro due occhi cristallini arrabbiati e tristi. Continua a non truccarsi più, ed ha delle occhiaie molto evidenti, sono tre giorni che la evito ed ora sta camminando a passo deciso contro di noi. Distacca Lindy da me e mi guarda infuriata.
<<La pausa ti serve per farti lei, senza sentirti in colpa! Non è vero?>> sbraita. Non l'avevo mai vista prima di allora, così arrabbiata.
<<È finita. Basta. Stop!>> le dico con calma, mentre dentro sento rompersi ogni parte del mio corpo, mi sembra peggio che un dolore fisico. In questi giorni avevo pensato ad un distacco per capirci qualcosa, ma prima che peggiori è meglio finirla qua. Vedo Lindy in imbarazzo e Wanda piangere. Me ne vado per non attirare l'attenzione di nessun altro, perché già due ci stanno fissando e prima di domani arriverà la notizia a tutti della nostra rottura.

Jared parlami! Cerca anche me! Lo so che eri tu quella sera al bowling! Ti voglio bene anch'io!
Sono così disperato dal provare a parlargli con il pensiero, se fosse vero che ha cercato Lindy, perché non viene da me? Ho bisogno di te, Jared!
Chiudo gli occhi poi, li riapro credendo di trovarmelo davanti, ma niente lui non c'è.

Lindy pov's

Sono in biblioteca, mi sembra sia l'unico luogo in questa scuola, dove posso essere in pace. Sono preoccupata per Cameron, so che ultimamente non va d'accordo con la sua fidanzata per colpa mia e mi sento terribilmente in colpa, ma la mia preoccupazione più grande, quella che mi sta consumando il cervello è che, Jared non è più comparso e tutte le volte che ci penso mi sento come, di nuovo sola. Ogni volta che sto bene, torno a casa e aspetto di vederlo, ma niente nessuna apparizione, nessun segno. Sono così in pensiero che solo ora, mi sono accorta che Harley si è seduto vicino a me. Sta parlando e non faccio altro che annuire. Avvolte mi sembra di vedere gli occhi di Jared nei suoi, avvolte mi sembra di vedere il sorriso di Jared nel suo, o i modi di Jared nei suoi. Forse non riesco più a vederlo, per colpa dei bei momenti con Harley. Scaccio subito il pensiero e mi congratulo con lui per la A in matematica.
<<Ti rendi conto? Fai magie, sei riuscita a farmi prendere un bel voto>> mi dice e mi scappa una risatina.
<<Quindi basta con le lezioni di matematica, visto che sei diventato improvvisamente un genio>>
<<Mi serve un aiuto in storia e in geografia e tutte le altre materie!>> mi dice con entusiasmo. <<Mica vado bene in tutte le materie!>>
<<Non importa>> mi sorride prendendo la mia mano, gesto che mi fa seccare improvvisamente la gola, ed ho bisogno di acqua.

<<E smettila Jared, quanto sei romantico!>> mi lamentai, mentre lui riprese la mia mano e la strinse di nuovo nella sua. <<Quando le nostre mani si toccano, mi arriva una scossa al cuore>> mi disse serio, erano rari i momenti in cui lo era, ma nell'ultimo periodo tendeva spesso a dimostrarmi quel che provava. <<Ridammi la mia mano!>> sbuffai, da un momento all'altro sarebbe arrivato Cameron e non volevo ci rimanesse male. Qualche volta aveva visto Jared parlarmi nell'orecchio o sussurrarmi piano, prendermi la mano mentre camminavamo o baciarmi spesso la fronte e si rattristava ogni volta. <<La tua mano, è mia!>> disse per poi, lasciarla e pizzicarmi la spalla.

JARED •L'apparenza Non Vale•Where stories live. Discover now