Capitolo 14

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Lindy pov's

È passata una settimana da quando sono saltata addosso a Queen, quella sera in centro. Diceva che volessi solo farmi compatire e la morte di Jared, mi era servita per mettermi al centro dell'attenzione, mentre prima non mi interessava niente di lui e godevo a fargli male. Ma che ne sa quella zoccola da quattro soldi!
Harley la sera stessa, quando mi aveva accompagnata a casa Cam, mi aveva chiamata al cellulare e la mattina dopo, quando mi sono svegliata era ancora in linea, l'ho sentivo respirare mentre dormiva.
Ora sono in mensa con lui, Karin, Cam, Jasmin e Lucas, non mi sembra di stare tanto simpatica a quest'ultimo. Karin, mi ha detto che lui dice, che io sia un lenzuolo. Mi sono sentita offesa inizialmente, ma poi, me ne sono fregata. <<Due che escono sempre insieme, stanno insieme!>> insiste ancora Karin. <<Non stanno insieme!>> si intromette Lucas. Io e Harley ci siamo perfino stancati di ribattere, tanto nessuno può far cambiare idea a Karin. <<A me sembra stiano insieme!>> dice Jasmin. <<Non sono affari tuoi!>> alza la voce Harley, quando parla lei scatta sempre in questo modo, c'è qualcosa sotto! <<Calmo>> gli dice Lucas. <<Non capisco perché tu ce l'abbia ancora così tanto con me!>> scatta Jasmin. <<Finiscila qua!>> le dice Harley a denti stretti. Non voglio intromettermi, ma devo ricordarmi di chiedere a Karin che è successo tra i due, sono sicura lei mi saprà dire.

Harley ha insistito tanto per andare al cinema, anche se io stasera avrei avuto un impegno. Stare chiusa in camera aspettando che Jared compaia non è un impegno!
Si, vabbe. È quello che avrei voluto fare, invece ora sono in una sala buia, a vedere un film che mi sta terrorizzando, odio gli horror!
Dopo l'ennesimo colpo di scena, tirò un urlo, per poi finire in braccio ad Harley. <<Sei una fifona>> mi sussurra, lasciandomi un bacio tra i capelli. Alzo lo sguardo e siamo vicinissimi. Sento il suo respiro su tutto la faccia e le guance andare in fiamme. Smetto di guardarlo negli occhi, per l'imbarazzo e mi concentro sulla sua bocca, che si sta avvicinando troppo alla mia. Allarme rosso! Allarme rosso! Allarme rosso! Che sta facendo? Poggia le sue labbra sulle mie e lo spingo per poi, scappare fuori dalla sala. Mi siedo sulle scale e prendo fiato, per quanto veloce ho corso.
<<Scusa, non dovevo>> dice davanti a me. <<È colpa tua!>> gli urlo alzandomi e andandogli contro. <<Che cosa è colpa mia?>> mi chiede confuso. <<Non vedo più Jared per colpa tua!>> lo spingo. <<Ma che stai dicendo? Sei pazza! Non è colpa mia se lui è morto!>> mi urla e mi calmo. <<Non dicevo questo...>> dico tornando a sedersi. <<Jared è morto! Devi ficcartelo in testa ed andare avanti!>>
<<Portami a casa>>

Durante la strada per casa mia, non ha detto una parola e nemmeno io, ho provato ad accendere la musica, ma quando l'ho fatto, ha staccato la radio e l'ha lanciata dietro. È fortemente incazzato e mi dispiace, ma devo tornare a vedere Jared. <<È meglio smettere di vederci>> gli dico quando siamo arrivati e scendo dalla macchina, senza voltarmi indietro.

Cameron pov's

Karin mi aveva lasciato il suo numero, oggi a pranzo. Abbiamo parlato tutta la sera su whatsap e quando mi aveva detto che aveva fame, non cio pensato su due volte prima di dirle che andavo a prenderla e la portavo a mangiare qualcosa. Fortunatamente Batman non è in casa, quindi può uscire, ma ugualmente di nascosto perché il commissario Gordon, sua madre, non vuole che esca a quest'ora, ovviamente, visto che sono le due del mattino. Ho parcheggiato dall'altra parte della strada e riesco a vederla aggrapparsi dalla finestra all'albero, quando fa un salto di sotto, mi spavento, perché ci mette un po' a mettersi in piedi.
<<Sei tutta piena di terra>> le dico appena apre la portiera. Si scrolla un po la maglia, ma rimane comunque. <<Siamo una bella squadra però!>> mi dice entusiasta entrando in macchina. <<Questo l'hai già detto>> le sorrido, ricordandomi di quella sera, al bowling. <<Hai dei bei capelli>> mi dice e metto in moto. <<Oh, grazie!>>

L'ho portata al forno, è chiuso, ma dietro dove stanno già lavorando a quest'ora, si può mangiare. Siamo tornati in macchina per il freddo, con il cibo. <<È nuova per me questa cosa del forno aperto alle due e mezza>> dice con la bocca piena. È magrissima, ma mangia sempre tantissimo a mensa, ora ha preso addirittura quattro pizze e in dieci minuti è già alla terza. <<Mangi bene>> le dico e lei mi guarda non capendo. <<Prima mi hai fatto un complimento ed ora io ne sto facendo uno a te>> le dico e scoppia a ridere quasi sputando della pizza. <<Sbrigati a mangiare, che se si accorgono che non sei a casa, domani ti sbattano in un collegio femminile>> la prendo in giro e lei finisce anche l'ultimo trancio di pizza. <<E parti!>> mi dice ricomponendosi.

Quando arriviamo davanti a casa sua, non scende, so cosa sta aspettando. Siamo stati bene, non sa che mi sono appena lasciato con la mia ragazza, che amo ancora tantissimo. Karin è una brava ragazza, simpatica, buffa e bellissima, stanotte mi ha alleggerito il peso che porto al petto ed ho una voglia immensa di baciarla ed è quello che faccio. È un bacio lento e dolce. Appena finisce, mi sorride, i suoi occhi blu sono sinceri come quelli di Wanda ed io comincio già a sentirmi terribilmente in colpa... Wanda perdonami amore mio.

JARED •L'apparenza Non Vale•Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang