Capitolo 15

851 40 2
                                    


Annuisco, non riesco a parlare, non so cosa può succedere e non so come potrà andare questa chiacchierata. Riccardo sta mettendo l'orgoglio da parte e so per lui quanto è difficile, sta cercando di buttarsi il passato alle spalle. Se ci fosse stata qualcun'altra al mio posto, non avrebbe reagito in questo modo. Mi sta dimostrando, ancora una volta, quanto tiene a me, nonostante io l'abbia deluso. Riccardo mi sta facendo sentire come mai nessuno mi aveva fatta sentire in tutti questi anni e non ho intenzione di deluderlo ancora.

Arriviamo in Piazza della Scala e mi torna in mente 'Perdo le parole', la canzone che mi ha dedicato. Pensare che sono stata la sua musa ispiratrice per questa canzone mi fa sentire bene, anche se dopo non mi sono comportata bene. Forse non dovrei prendermi tutte le colpe perché ho reagito ad un suo comportamento sbagliato, ma ho reagito troppo d'impulso, avrei potuto evitare di andare a letto con Mike.

"Scusami!" – esclamo mentre in auto risuona 'Perdo le parole' – "Scusami se ti ho fatto stare male, sono stata male anche io, ma la colpa è solamente mia. Ho sbagliato, ho reagito d'impulso e non dovevo. Mi sei mancato e tanto. Vederti a scuola senza poterti parlare, abbracciare o baciare tra i corridoi del residence mi ha fatto male. Non nego che per Mike provo attrazione, è un bel ragazzo, perché affermare il contrario. Ma tu, Riccardo Marcuzzo, tu mi sei entrato completamente dentro" dico tutto d'un fiato prima di bloccarmi.

Le lacrime cominciano a scendere lungo i miei occhi e lui le asciuga con la sua mano. Non so nemmeno io come ho fatto a dirgli tutto, non so perché non mi sono fermata, ma sono felice di aver detto tutta la verità, nient'altro che la verità.

"Ho perso le parole, davvero. Sono stato male anche io, ogni volta che ti pensavo, ti immaginavo nel letto con Mike e cercavo di odiarti, ma non ci riuscivo. Non volevo vederti, ti evitavo, a volte ho pensato anche di pranzare e cenare in camera pur di non vederti, ma era troppo forte il desiderio e, anche se non ti stavo vicino, continuavo a guardarti con la coda dell'occhio. Ho una voglia di baciarti e di fare l'amore con te che tu nemmeno immagini. Al solo pensiero che l'ultimo a baciarti e a toccarti è stato Mike, vado in bestia".

Non me lo faccio ripetere due volte, aspettavo questo momento da quasi un mese, dal giorno in cui abbiamo discusso. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio, un bacio profondo, appassionato, uno di quei baci che ti tolgono il respiro. Gli passo una mano tra i capelli e lo avvicino ancora di più a me. Iniziare l'anno con lui è la cosa migliore che potessi chiedere, non pensavo potessimo chiarire. Avevo paura che non mi rivolgesse più la parola, ma forse tiene troppo a me per continuare ad ignorarmi.

"Ti prego, andiamo a casa mia" gli sussurro all'orecchio staccandomi dalle sue labbra.

Non se lo fa ripetere due volte, abbiamo bisogno di stare insieme, ho bisogno di cancellare quello che è successo con Mike. Io ho un disperato bisogno di Riccardo Marcuzzo, delle sue mani sul mio corpo, dei suoi teneri baci, ho bisogno di stringerlo e dormire con lui.

Non mi da nemmeno il tempo di entrare in casa che comincia a baciarmi: dalle labbra al collo, fino alle spalle, dove sposta le spalline del mio abito che cade sul pavimento. Comincio a sbottonare i bottoni della sua camicia e quando arriviamo nella mia camera, siamo già completamente nudi. Lo spingo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui, cominciando a baciare ogni singolo lembo di pelle. Riccardo capovolge la situazione, mi fissa per un tempo che sembra infinito e mi perdo nell'azzurro dei suoi occhi, quegli occhi che mi trasmettono tranquillità. Mi allarga le gambe ed entra in me ed io mi sento bene, completamente bene. Mi stringe forte mentre i nostri corpi si muovono in sintonia, come se da sempre fossero fatti per stare insieme. Un puzzle perfetto a cui mancava l'ultimo pezzo. Non riesco a staccarmi da lui, se potessi resterei qui per il resto della mia vita. Non so se sono già innamorata, ma di sicuro provo qualcosa di molto forte, qualcosa mai provato prima, qualcosa vorrei durasse per sempre.

"Buonanotte mia piccola ballerina" mi sussurra all'orecchio prima di trascinarmi tra le sua braccia e stringermi forte.

Gli lascio un tenero bacio sulle labbra e mi accoccolo a lui. In questo momento credo di non aver bisogno più di niente. Il mio anno nuovo è cominciato alla grande. A quanto pare, il mio anno nuovo mi porterà tanta felicità. 

#AboutMe

Scusate il ritardo, ma ieri ero a Nola da Riccardo e come sempre, nonostante i miei 21 anni, mi sento una bambina quando lo vedo. Spero il capitolo vi piaccia. Fatemelo sapere. Un bacione 

Perdo le parole ||Riccardo Marcuzzo|| (Wattys2017)Onde histórias criam vida. Descubra agora