•Diciotto•

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Ho paura di amarti perché ho paura di perderti, ho paura di dirti ti amo perché potrebbe darti fastidio...ho paura dei miei sentimenti per te perché non li ho mai provati prima.
-Anonimo.

Il giorno dopo a lavoro non riesco per niente a concentrarmi, nella mia mente ho impressa solo l'immagine di Lara ricoperta di sangue.

Odio farmi questi stupidi incubi, sono sette anni che vivo così, cazzo! Non ne posso più.

-Ei- sento Lara chiamarmi così mi volto e la trovo con lo sguardo fisso sulle sue mani che in questo momento si stanno torturando.

-Lara- mi avvicino a lei e senza riuscire a contenermi la stringo in un abbraccio, uno di quelli abbracci bisognosi.

Sento il bisogno di sentirla stretta tra le mie braccia.

Non mi stacco da lei fino a quando non la sento ridacchiare.
-Va tutto bene?- mi chiede con un sorriso.
-Si perché?- chiedo imbronciandomi.

-No è solo che, non sei mai stato così affettuoso-
-Beh se ti ha dato fastidio non lo faccio più...-
-No no, non mi ha dato fastidio!- risponde interrompendomi.

-Comunque beh ecco, mi dispiace per ieri- le dico guardando altrove.

Odio chiedere scusa ma è il minimo dopo il comportamento da idiota che ho avuto ieri nei suoi confronti.

-Già ieri, ma posso sapere perché ti sei comportato in quel modo? è per caso successo qualcosa?- mi chiede con un filo di preoccupazione.

Non voglio mentirle, ma non posso neanche dirle la verità, dirle ciò che è successo ieri poi mi porterà a raccontarle di mia madre e di quello che le hanno fatto e io non mi sento ancora pronto per questo.

-Ho avuto una discussione con Bob e sai come sono fatto, quando discuto con qualcuno sono capace di prendermela con il mondo intero- le sorrido appoggiandole una mano sul viso, -ma questa sera mi farò perdonare, promesso!- continuo lasciandole un bacio.

Lei prende la mia mano tra le sue e mi sorride poi abbassa lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e d'un tratto vedo il suo viso cambiare espressione da sorridente e rilassato si rabbuia.

-Cosa hai fatto alla mano?- mi chiede incastrando i suoi occhi nei miei.
-Io beh ecco-
-Aiden dove sei stato ieri?- mi chiede alzando il tono di voce.

-Da nessuna parte dove dovrei essere stato?-
-Aiden non prendermi per il culo, fino a ieri non avevi le nocche spaccate, cosa è successo? hai litigato con qualcuno?-
-Senti non ti riguarda- sbuffo allontanandomi da lei.

Mannaggia lei e la sua cazzo di fissa nel controllarmi in continuazione!

-Non mi riguarda? ma sei serio? Aiden sono la tua ragazza!- continua ad urlare ed io sto iniziando ad irritarmi.

Siamo sul posto di lavoro, perché cazzo grida così tanto?

-Lara smettila di urlare e torna di sopra, io ora devo lavorare!- le dico prima di avviarmi all'esterno e riprendere il lavoro.

Non mi segue, meglio! ha capito che non ho intenzione di discutere.

Verso sera senza neanche passare per l'ufficio di Bob mi avvio di fuori ma una volta arrivato all'auto non trovo Lara ad aspettarmi.

Dove sarà adesso.

Guardo nel parcheggio ma di lei nessuna traccia, così faccio per ritornare nel supermercato ma nello stesso tempo lei esce, non è sola con lei c'è quel Mark.

Perché cazzo è con lui?

Mi avvicino a loro e li sento parlare.

-Posso accompagnarti a casa se vuoi- le dice Mark appoggiandole una mano sul braccio.

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora