Uscita Tra Amiche part. 2

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Martina's Pov

-Quindi... cos'è successo di così grave da farti nascondere?- mi chiede Charlie.

-Bel modo di rompere il ghiaccio.- le dico con un mezzo sorriso.

-No, seriamente. Che cosa ti ha fatto chiudere in te stessa?-

-È successo tre anni fa.
Non ero ancora un licantropo e frequentavo il secondo anno al college con la mia migliore amica d'infanzia Alice.
Una notte ci avventurammo nella foresta perché si diceva fosse infestata da strane creature.
Io e Alice la prendemmo come una specie di sfida.
Quando fummo nel centro della foresta venimmo attaccate da un lupo gigantesco, il doppio di come sono io trasformata.
Scappammo nel bosco ma il lupo ci insegui, stava per mordere Alice ma io mi misi fra loro facendomi mordere la spalla.
Per qualche strano motivo il lupo se ne andò lasciandoci in pace.
Tornammo al college dove venimmo accolta da un sacco di discorsi su come dovevevamo comportarci, che non dovevamo andare nel bosco.
Il giorno dopo il morso era sparito e io mi sentivo stranissima, sentivo meglio, vedevo meglio ed ero più agile e veloce. Alice se ne accorse e mi disse che stavo diventando un licantropo. Io naturalmente non le credetti ma lei insistette.
Andai a dormire come se nulla fosse ma la mattina... ero coperta di sangue e furono trovati due cadaveri nel bosco.
Spaventata chiamai subito Alice.
"Te lo detto, ora sei un licantropo" mi disse. Io continuai a non crederci e così per una settimana mi risvegliai sporca di sangue e poi sentivo parlare e ritrovamenti di cadaveri, ma al contrario della prima volta erano persone che conoscevo, prima i professori poi dei miei compagni.
Poi arrivò la luna piena che mi fece trasformare ma quasta volta riuscì a controllarmi.
Corsi nel bosco quando sentì un ululato, corsi fino a trovare la sua origine: era il lupo che mi aveva morsa.
Mi spiegò che al contrario di come rappresentano nei film la luna piena per i lupi mannari è una notte di tregua dove non si può uccidere. Mi disse che poteva aiutarmi.
Non gli diedi ascolto e me ne pentì la notte dopo.
Per precauzione chiesi ad Alice di legarmi ad un'albero e di andarsene ma decise di restare.
Quella notte un gruppo di cacciatori mi trovò e provarono a uccidermi.
Pultroppo le corde che mi legavano non mi riuscirono a trattenere così per la rabbia mi liberai e li uccisi tutti.
Alla fine Alice ed io eravamo sole, riuscivo a capire che le avrei fatto del male ma non ci potevo fare niente, il mio istinto era troppo forte così...la uccisi.- le lacrime cominciano a rigarmi il viso ma continuo il racconti.

-Il lupo che mi ha morsa venne da me, non ha mai voluto dirmi il suo nome ma mi aiutò a controllarmi, non lo dimenticherò mai quello che è ho fatto ad Alice. Da allora tutti coloro che amavo se ne sono andati.-

Sono letteralmente scoppiata a piangere e non riesco a smettere.

Charlie si avvicina e mi abbraccia.

-Non è stata colpa tua.- mi sussurra mentre la stringo a me e nascondo il viso nell'incavo fra il collo e la spalla.

Lentamente smetto di piangere e lei si stacca e mi guarda negli occhi.

-Io non ti lascerò, te lo prometto.-

Ormai è tardi e gli ultimi raggi  attraversano le foglie dell'alberi.

Si alza e mi porge la mano per aiutarmi.

Torniamo verso il college ma prima di arrivare cerco la sua mano e la stringo, lei fa lo stesso.

Così mano nella mano torniamo al college.

KeMoon Sotto Il Chiaro Di LunaWhere stories live. Discover now