"È bellissimo"

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Nella sala entrarono delle persone, ma non erano affatto persone qualunque.

«Quello è...» disse Tonks trattenendo il fiato.
«Il Wizengamot» concluse Remus per lei.

Il Wizengamot, la massima autorità in campo giudiziario.

Farne parte era uno dei più grandi riconoscimenti che un mago potesse mai ottenere in tutta la sua vita, almeno fino a quel momento, perché recentemente era diventato qualcosa di più simile ad un semplice titolo, visto che il ministro Fudge aveva esentato Silente dalla carica.

«Com'è possibile?» chiese Tonks «Per quale motivo un innocuo caso di magia minorile dovrebbe essere trattato dal più importante tribunale magico inglese?»
«Perché?» fece Remus, sarcastico «Perché lui è Harry Potter.»
Tonks lo guardò ad occhi sgranati.
«Vogliono espellerlo da Hogwarts, lo ha detto Silente» continuò Remus «e anche questo innocuo caso di magia minorile può diventare un mezzo per farlo.»

Remus tornò a guardare in basso, vedendo entrare anche qualcun'altro.
Il Ministo Cornelius Fudge, naturalmente, accompagnato da...
«Percy Weasley» disse Remus «Non credevo che sarebbe arrivato fino a questo punto: è diventato il segretario personale di Fudge.»
«Povera Molly» commentò Tonks, sinceramente dispiaciuta «Deve averle fatto male sapere una cosa simile...»
«Quella povera donna non meritava un tradimento simile. E neanche Arthur. Hanno sempre fatto di tutto per i loro figli» aggiunse Remus, annuendo convinto.

Si rimisero a guardare in basso al suono della porta che si apriva di nuovo, e faceva entrare, finalmente, Harry.

Appena entrato, il ragazzo guardò subito verso il posto che era riservato agli imputati: una "poltrona" di pietra con delle catene sui "braccioli", per legare i prigionieri.

La porta si aprì di colpo, lasciando intravedere una figura alta e magra, con barba e capelli lunghi e lucenti di bianco.

Albus Silente.

Non appena entrò, nella stanza seguirono silenzi e parlottii incontrollati, spenti solamente dalla voce di Fudge, che richiamò tutti all'ordine. La sua voce era sorpresa, come se neanche lui si aspettasse di vedere lì Silente.

«Hai ricevuto l'avviso del cambiamento di orario del processo...»
«Devo averlo mancato, ma per un colpo di fortuna mi sono ritrovato qui con tre ore di anticipo» fu la risposta dell'anziano Preside.

«Infami!» sibilò Tonks «Hanno persino cercato di condannarlo con l'inganno, quei...»
Seguirono dieci secondi ininterrotti di offese nei confronti di Fudge e di quelli che stavano ciecamente dalla sua parte.
«Sono d'accordo» disse Remus.
«Anche con gli epiteti che gli ho lanciato?»
Remus ci pensò un attimo.
«Soprattutto con quelli.»

Nel frattempo, il processo stava continuando, con un Silente che spiegava le sue ragioni grazie alla sua straordinaria capacità oratoria, e ad una testimone, l'anziana signora Figg.

Silente insinuò che i Dissennatori non fossero più sotto il controllo del ministero, e Fudge gli rispose stizzito che questo non era possibile.

Nonostante questo, il ministro non riuscì a nascondere la sua sorpresa quando Harry disse di essere in grado di creare un Patronus completamente formato.
Remus sentì dentro al petto una piccola scintilla d'orgoglio per ciò che Harry sapeva fare.

Il processo finì con l'assoluzione di Harry.
Silente e il ragazzo se ne andarono, e nella stanza rimasero solo i membri del Wizengamot, tra cui Fudge che gridava stizzito.

«I Dissennatori non sarebbe più sotto il nostro controllo?!? Non dovremmo più tenerli ad Azkaban?!? Quell'idiota di Silente è pazzo, pazzo vi dico!»
«Cornelius?» chiese una donna «E se avesse ragione? Non mi sono mai fidata dei Dissennatori, e forse...»
«Sciocchezze!» tuonò Fudge «Fatene entrare uno, vedrete che farà come gli diciamo!»
«Cornelius, non so se...» fece un mago, ma Fudge aveva già chiamato un Dissennatore con un messaggio volante.

Né nella propria mente né ad alta voce ci fu il tempo di chiedersi se Fudge fosse diventato pazzo.

Il Dissennatore arrivò.
Entrò nella stanza, e la temperatura calò bruscamente. Le emozioni dei presenti divennero cupe, tristi, orribili. La gioia era scomparsa, dai loro volti e dalle loro menti, risucchiata dalla Creatura che era davanti a loro.

Vennero evocati dei Patronus.
Uno, due, cinque.
Grazie al Cielo, funzionarono.

Ma questo, solo nella stanza di sotto.

Tonks si sentì come in mezzo ad una tempesta.
Si rivide da piccola, i capelli rosa più corti, il viso più rotondo e gioioso. Guardava sua madre mentre lei le diceva che Sirius li aveva traditi, che era stato rinchiuso ad Azkaban...
Il suo Sirius, suo cugino, a cui voleva un bene dell'anima, che era sempre il più gentile, che la faceva sempre ridere, che combatteva contro Voldemort...

Sentì una mano che la prendeva e la riportava alla realtà, un tocco gentile che le accarezzava la guancia e le scostava i capelli dalla fronte.

«Tonks?» la chiamò Remus, dolcemente.
Tonks aprì gli occhi.
«Stai bene?» fece Remus «Perdonami, il mio Patronus è arrivato troppo tardi.»

La aiutò a mettersi seduta da sdraiata che era.

Si guardò intorno, attirata da una luce che non aveva notato prima, e si ritrovò davanti gli occhi di un lupo, lucenti e severi, che la scrutavano.
Trattenne il fiato.

«Scusami» disse di nuovo Remus, arrossendo «Non dovrei farti trovare davanti qualcosa di spaventoso dopo averti fatta rinvenire...»

Tonks stese una mano in avanti mettendola sul collo dell'animale d'argento, poi appoggiò la testa contro il suo muso, chiudendo gli occhi.
Non sapeva dire se fosse perché era appoggiata ad un Patronus, però si sentiva bene e al sicuro.

«È bellissimo» mormorò.

Si staccò dall'animale e Remus lo fece sparire.

Tonks uscì dal Ministero con ancora l'immagine del lupo negli occhi, poi, insieme a Remus, si smaterializzò.

Tonks_Is_Here ma te lo ricordavi?? La prima volta che ho letto una Remadora!!! Non ne sapevo ancora molto, anzi! Ho ricontrollato e ho scoperto che eri tu! Ci conosciamo da più di quanto pensassi! E dire che mi ricordo ancora di quel commento illuminante😂😂
Con affetto,
Moro

13 Anni - Remus e TonksDove le storie prendono vita. Scoprilo ora