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" A che ora arriva Paolo?"

"Tra 10 minuti"

" Siamo in ritardo, siamo in ritardo perderemo l'aereo"

" Oh calmate me stai a mette ansia. Già me caco sotto a volà te ce metti pure te nun parto più. Mo me spieghi perché sei così agitato"

"Ho come la sensazione di aver dimenticato qualcosa"

"Allora ricapitoliamo. Valigie ?"

"Pronte"

"Biglietti?"

"Presi"

"Passaporti"

"Ce li hai tu in mano"

"Il tuo ragazzo?"

"Mi scorre nelle vene"

" La testa?"

"Cazzo ecco cosa aveva dimenticato. Ah no è sul collo al suo posto" scoppiarono a ridere.

" Dai Amò tranquillo abbiamo preso tutto me le hai fatte controllare cento volte le valigie ieri sera"

" È che sono emozionato è il nostro primo viaggio"

" Viè qua che te calmo io" se lo tirò e gli mise una mano sulla patta dei pantaloni ma Claudio lo spinse via.

" Non fare lo stronzo, non abbiamo tempo e se mi fai eccitare dovrò aspettare più di 10 ore"

" Ci sono sempre i bagni dell'aeroporto"

" Disse colui che odiava le effusioni in pubblico"

" È colpa tua Sona mi hai fottuto il buon senso"

"Oddio ho creato un mostro" tra una risata e un piccolo bacio sulle labbra suonarono al citofono.

Paolo li accompagnò all'aeroporto facendo loro mille raccomandazioni.

Mi raccomando non mangiate cose strane, tenetevi per mano sia mai vi perdeste, se fa freddo indossate una maglietta in più, non date confidenza agli sconosciuti, non bevete troppo, fate sesso tanto sesso e divertitevi.

Arrivati in aeroporto Paolo li accompagnò fin dentro lasciando la macchina parcheggiata male, per aiutarli con i bagagli, li salutò, una volta all'imbarco, dando un bacio sulla guancia ad entrambi.

" Chiamatemi qualche volta ok?" Claudio gli fece segno con il pollice alzato e poi si imbarcarono.

Il volo fu abbastanza tranquillo, guardarono un film, Mario fece un sonnellino mentre Claudio ascoltò un po' di musica e quando fu il suo turno di dormire il moro glielo rese impossibile, facendogli mille domande sui posti che avrebbero visitato.

" Avvisiamo i signori passeggeri che l'aereo sta per atterrare, si prega di all'acciare le cinture di sicurezza"

" Sto Stewart me sta sur cazzo. Un uomo ce doveva capità. Te sta a fissà da quanno semo saliti. Se te guarda un'arta vorta giuro che glie rompo quella faccia da culo che se ritrova" Claudio si stava sbellicando dalle risate, la parlata romana di Mario, soprattutto quando faceva scenate di gelosia, lo faceva letteralmente morire.

" Perché non gli fai vedere che sono tuo allora? Baciami" e il moro gli divorò praticamente la faccia e quando stavano per scendere dall'aereo, che nel frattempo era atterrato, e passarono davanti al malcapitato il moro guardandolo disse " Ti è chiaro il concetto o faccio scendere tutti e me lo scopo sotto ai tuoi occhi" Claudio diventò bordeaux per l'imbarazzo ma comunque sorrideva, se lo tirò via per paura che lo Steward potesse dire qualcosa e lì sì che sarebbero stati guai.

" Mario ci vorrai mica far arrestare per rissa" il moro lo guardò " se fosse necessario" Claudio allora sbuffò.

" Dai Cla sto scherzando. Mamma che pesante. Cominciamo sta vacanza va" e se lo tirò nella zona ritiro bagagli.

Quando uscirono dall'aeroporto Mario fece un giro completo su stesso con il mento in su, per guardarsi intorno "Wow" Claudio lo prese per mano e si incamminò verso un signore sui 40 che reggeva il cartello con la scritta " Mr Sona" i due si avvicinarono e lo salutarono.

Era l'autista dell'hotel che era andato a prenderli, caricò le valigie nel bagagliaio e li accompagnò all'Hilton, Claudio aveva fatto davvero le cose in grande.

Entrati in hotel il fattorino si occupò delle valige mentre i due ragazzi si diressero alla reception.

" Good evening. We have a reservation. Mr. Sona for two"

" Good evening Mr Sona. This is your Key. Our room is on 12th floor" prese la chiave ringraziò e si avviarono agli ascensori.

" Ammazza Amò sei così eccitante quando parli inglese. Lo sai dire " Succhiami il cazzo?"

"Mario abbassa la voce o qualcuno ti sentirà"

" Cla qui non ci capisce nessuno. Comunque me li succhi o no?" e Claudio rise " Sei impossibile"

" Allora dimmi che non vuoi succhiarmelo e ti lascio in pace"

" Fammi arrivare in camera e poi ti faccio vedere quello che voglio" disse malizioso.

" Eccolo il mio uomo. Ora ti riconosco."

Entrarono in camera, Claudio lasciò la mancia al fattorino e lo congedò.

Si guardò in torno in cerca di Mario, la stanza era bellissima, aveva un salottino con un piccolo divano e la tv, un grande letto bianco padroneggiava al centro della stanza, sul quale il moro stava già saltando per testarne la morbidezza, comodini ai lati del letto , una poltroncina nell'angolo, grandi vetrate che davano una vista meravigliosa della città e una porta che conduceva nel grande bagno con doccia e vasca idromassaggio.

Mario arrivò alle sue spalle e lo abbracciò lasciandogli un bacio dietro la nuca.

Il ragazzo si girò, gli accarezzò il viso e lo baciò dolcemente.

Poi si rigirò " Che ne dici di provarla" disse indicando la vasca.

E ci fecero l'amore nella vasca idromassaggio, fu un esperienza nuova, fu come fare l'amore per la prima volta perché nessuno dei due lo aveva mai fatto nell'acqua.

Erano abbracciati, Claudio con le spalle poggiate al bordo della vasca e Mario con la schiena poggiata al suo petto, accoccolato tra le sue gambe, e la testa poggiata sulla spalla sinistra mentre gli baciava il collo, non erano mai sazi d'amore.

Avevano appena finito di donarsi ed erano pronti a farlo di nuovo.

Mentre gli mordeva, leccava e succhiava il collo Mario gli sussurrò

" Grazie questo posto è meraviglioso" Claudio allora spostò la testa per fargli lasciare il collo, gli carezzò una guancia e gli diede un tenero bacio, lo guardò dritto negli occhi e gli disse

" Qualunque posto è meraviglioso se sei con me".

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