Capitolo 31

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Ogni volta che torno in Italia, mi sembra di tornare bambina. Ne riconosco odori, luci e sensazioni, ma soprattutto sento di poter tornare in famiglia. Prendo i miei bagagli e non appena esco nella sala arrivi, vedo subito la mia migliore amica. Anche lei si accorge subito di me e inizia a correre a braccia spalancate. Potrei giurare che nel momento in cui i nostri corpi si urtano, il tonfo che si è generato si sia sentito in tutto l' aeroporto.

-" Giurami che non andrai più via! GIURAMELO!"
-" Ehhhh Lucia la pazza che mostra emozioni!"
-" Smettila scema."
-" Mi sei mancata anche tu."
-" Posso interrompere questo momento tra innamorate?"
-" Ehi Marco! Fatti salutare..."
-" Vieni qui...e già che ci sei passami i tuoi bagagli."

Con il braccio della mia amica intorno al collo, ci dirigiamo alla macchina.
-" Senti Vale,quando arriveranno tutte le tue cose?" mi chiede Marco.
-" Penso tra un paio di giorni...  Ma tutto resterà negli scatoloni fino a quando non saranno passate le nozze, da oggi sono tutta vostra. "
-" Fantastico, perché abbiamo molto da fare e il matrimonio è tra una settimana!" grida la mia amica, battendo ripetutamente le mani.
-" Scegliere una data più lontana no..."
-" NO!" mi dicono in coro.

Mi sembra di non essermene mai andata, come se questi due fossero sempre stati insieme e io qui con loro. Vederli così complici,però, mi fa sentire strana, come se avessi una stretta allo stomaco. Lui cambia la marcia e poi con tranquillità le mette una mano sulla coscia e lei gli sorride.

Stranamente mi sento imbarazzata, così indirizzo lo sguardo in un' altra direzione, in basso, sul sedile. Tra le tante cianfrusaglie di Marco, trovo l' ultimo CD di Ermal. Lo prendo in mano. Ecco perché sono andata via, per dimenticarlo. L' ho capito nell' istante in cui sono salita sul volo, con la speranza che lui mi rincorresse e mi chiedesse di non partire, ma evidente io ero stata solo un desiderio passeggero. L' ho sempre saputo che amava Cassandra.

-" Vale? Mi stai sentendo? "
-" Ehm...cosa?"
-"La solita sbadata. Oggi sei libera, quindi relaxati, fatti un bagno o dormi.  Ma da domani devi essere la mia ombra OK? "
-" Si capo!"

Arrivati a casa mia, saluto i miei amici e corro verso le braccia di mia madre che mi sta aspettando sulla porta, in lacrime.
-" La mia bambina, di nuovo a casa!"
-"Mamma guarda! Ti ho portato la laurea specialistica incorniciata, così la puoi appendere in salotto e far morire di invidia le tue amiche!"
-" Ma chi se ne importa! Voglio solo te, qui con me...e non vedo l' ora che arrivi anche Giovanni."

Dormire nel mio letto dopo tanto fa uno strano effetto, come se non dormissi da una vita intera, quindi è inutile dire che dopo due anni ho finalmente dormito come si deve.
Peccato che la mattina successiva Lucia abbia deciso di chiamare la cavalleria.

-" Muoviti dormigliona! Ho l' ultima prova dell' abito! E sono ancora arrabbiata del fatto che tu non ci sia stata quando l' ho trovato. "
-" Lu, c'ero via skype... "
-" Sai che non è la stessa cosa."
-" Hai ragione, mi dispiace."

Nel negozio si respira a pieni polmoni l' aria di matrimonio. Ci sono una marea di vestiti, scarpe, veli e gioielli. Tutto è così bianco!
-" Lucia, muoviti! Sarà una vita che stai là dentro."
-" E non c'eri alla prima prova! "
-" Marco!"
Il fratello di Lucia e la sua fidanzata sono arrivati a darmi conforto, in questa giornata ricca di impegni.
-" Felice di trovarti in Italia... Aspetta che esca e prepara i fazzoletti. "

Nel momento in cui la mia amica esce dal camerino, i miei rubinetti si aprono e le lacrime iniziano a solcare senza sosta il mio viso. Anche lei sta piangendo come una fontana, ecco perché ci stava mettendo tanto. Con noi anche gli altri ospiti dell' appuntamento si commuovono.
-" S-sei bellissima."
Non riesco ad aggiungere altro.

È raggiante, è meravigliosa, è la Lucia che ha sempre sognato di diventare. Si avvicina allo specchio e io la raggiungo. Ci abbracciamo, ma quando io indirizzo il mio sguardo verso lo specchio, una figura tanto bella quanto dolorosa si fa strada nella mia visuale.

Il sangue mi si gela, il cuore smette di battere. Tutte le immagini del periodo passato insieme si affollano nella mia mente e si fondono con i sogni di un possibile futuro insieme, un futuro impossibile. Perché Ermal è qui?

Per un fortunato scherzo del destino, il mio cellulare inizia a squillare.
-" P- perdonatemi, devo rispondere."
Afferro la borsa e corro fuori dal negozio.
-" Vale!"
-" Marco..."
Inizio a respirare affannosamente. Prima in maniera poco percettibile e poi sempre più grave. In Inghilterra mi è successo qualche volta. È come se un camion mi fosse passato sullo stomaco e si fosse parcheggiato sulla gabbia toracica. È un attacco di panico che pensavo di aver imparato a gestire.

Tutto inizia a farsi piano piano nero e mi manca l' aria. Marco si sta agitando e io con le ultime forze che mi restano, gli indico la borsa. Ci frigo dentro e prendo la mia bustina salva-vita. È una semplice busta di carta, che poggio sulla bocca e sul naso, lasciando un varco aperto sul naso. Respiro profondamente, assaporando ogni respiro.

Lentamente riprendo a respirare regolarmente, per poi riprendermi del tutto.
-" Oh mio Dio Vale!"
-" Stai tranquillo... Mi è capitato altre volte, ho imparato a gestire la cosa."
-" Ma, ma cosa era?"
-" Attacco di panico."
-" Io quello lo uccido!"
-" Ehi ehi no! Non roviniamo il matrimonio di tua sorella. Anzi rientriamo, si staranno preoccupando."

Mi stampo un sorriso sul volto e rientro nel negozio. Tutti mi guadano preoccupati, quindi tocca a me rompere il silenzio.
-" Lu, ti dispiace se i miei amici dell' Inghilterra si uniscono al matrimonio?"
-" N-no...sono solo due giusto? "
-" Si, hanno deciso di fare un salto..."

Guardo intensamente Lucia, sperando che capisca, ma per tutto il tempo sento lo sguardo di Ermal addosso. Mentre la mia amica termina l' appuntamento, sento qualcuno toccarmi il gomito. Un tocco che non posso dimenticare.
-" Sai , sono contento che tu sia tornata in Italia."

La sua voce nel mio orecchio, come un sussurro è davvero troppo, basta per scatenarmi una serie di brividi per tutto il corpo. Credo proprio che tutti i chilometri che ci hanno separato, non siano serviti a niente.

L' angolo di Melissa
Grazie grazie grazie grazie!  Ho superato le 2.1k di visualizzazioni grazie a voi. Vi adoroooooo😘 spero che il capitolo vi sia piaciuto💕  baciiiii

Era una vita che ti stavo aspettando-Ermal Meta- Wattys 2017Where stories live. Discover now