II

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La terza volta che si incontrarono fu inaspettato. Non che Minhyuk si fosse aspettato i primi due incontri ma quest'ultimo fu certamente una sorpresa. Dopotutto, Kihyun non sembrava quel tipo di ragazzo sensibile abbastanza da poter essere un artista, anche se a Minhyuk non piaceva generalizzare. Vista la loro breve conversazione alla festa Minhyuk aveva pensato che forse Kihyun potesse essere il tipo di artista arrabbiato ma le fotografie appese ai muri non dicevano questo. C'erano fiori, tramonti e persone sorridenti.

Minhyuk non sarebbe dovuto essere lì all'inizio, aveva un compito da finire ma mentre stava andando verso la biblioteca per lavorare sul suddetto compito vide un gruppo di persone entrare nell'edificio del dipartimento di arte ed essendo una persona estremamente curiosa non poteva camminare via senza scoprire cosa stesse succedendo. Non si aspettava di vedere l'autoritratto di Kihyun appeso a un muro appena entrato nella stanza e rimase sorpreso da un lavoro come quello. Non si aspettava neanche di vedere Kihyun nervosamente in piedi a un angolo della stanza, sorridendo alle persone che camminavano verso di lui per congratularsi. 

Minhyuk decise di non approcciarlo; dopo quello che era successo al party non sapeva né cosa dire né come comportarsi. Non aveva mai avuto occhio per l'arte ma quelle fotografie erano così belle che si ritrovò a guardarle stupito, quasi in soggezione e il fatto che quel ragazzo era stato colui che le aveva prodotte rendeva tutto ciò peggiore.

La cosa più inaspettata di tutte fu di certo Kihyun che camminò verso di lui di sua spontanea volontà.
"Non sembri molto un ragazzo appassionato alle gallerie d'arte." Disse e sorrise appena. Minhyuk non disse nulla, troppo sorpreso dal fatto che Kihyun sembrasse ricordare di lui.

"Sono belle." Minhyuk voleva picchiarsi da solo perchè ciò che aveva detto suonava davvero senza emozioni e se c'era qualcosa che sentiva il bisogno di esprimere era quanto gli piacessero le foto scattate da Kihyun, tuttavia sapeva che non esistevano parole per esprimere le sue emozioni in quel momento.

"Grazie." Kihyun gli sorrise con gratitudine e Minhyuk pensò che si sarebbe sciolto lì all'istante. Era riuscito a ricevere un sorriso da Kihyun - non un piccolo scorcio di un sorriso rivolto a qualcun altro. Un sorriso solo per lui e Minhyuk si sentì avaro all'improvviso, volendo che ciò accadesse di nuovo. E di nuovo. E di nuovo per altre milioni di volte.

Rimasero fermi lì per un minuto, in silenzio, e Minhyuk voleva dire qualcosa di intelligente, voleva trasmettere a Kihyun come loro erano destinati a stare insieme senza sconvolgerlo e il fatto che nessuna altra parola oltre 'bellissimo' veniva nella sua mente quando lo guardava lo stava facendo impazzire.

Finalmente, Kihyun sospirò. "Dovrei andare. Devo... sai, parlare con le persone." Minhyuk voleva fermarlo ma non poteva, quindi si limitò a sorridere e annuire. Lasciò andare Kihyun, triste perché si doveva separare da lui ma con la consapevolezza del progresso che avevano fatto, anche solo se si erano scambiate poche parole.

Le stelle erano dalla sua parte e lui lo sapeva, doveva solo imparare come parlare di nuovo.

***

Qualche volta, solo qualche volta, Minhyuk si sentiva solo e abbandonato. Raramente si trovava da solo e aveva comunque degli amici fantastici, ma sedendo sul suo divano, mentre Changkyun e Jooheon stavano facendo i DJ e fingendo di non essere innamorati l'uno dell'altro, e Hyungwon era seduto sulle gambe di Hoseok come se non ci fosse abbastanza spazio sul divano per tutti quanti, Minhyuk pensava che forse era più solo di quanto originalmente pensava. Non si sentiva come un quinto incomodo, non esattamente, ma più che altro si sentiva quello strano in momenti come questi.

La verità è che non riusciva a smettere di pensare a Kihyun e questa volta non erano pensieri irrazionali su "amo questo ragazzo con cui ho a malapena parlato". Non riusciva a smettere di pensare al modo in cui gli aveva sorriso, come aveva cercato il suo sguardo e come sembrava felice e soddisfatto lì, circondato dalla sua arte. Non riusciva a smettere di pensare alle sue fotografie, a come avrebbe potuto fare qualcosa in più, dire qualcosa in più. Non riusciva a smettere di pensare al fatto che si sentisse solo perché il pensiero di lui insieme a Kihyun era sempre fisso nella sua mente.

I close my eyes αnd think of YouWhere stories live. Discover now