Remus Lupin

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Sei una Grifondoro del quarto anno. Sei molto timida e riservata. Passi molto tempo a studiare e a leggere, insomma: sei un'amante della cultura. In molti ti prendono in giro dicendo che il cappello con te non è riuscito a capire che la tua vera casa è Corvonero, e che sei troppo strana anche per essere capita dal Cappello. Ti arrabbi sempre perché pensi che amare la cultura non vuol dire obbligatoriamente appartenere a Corvonero - tu, ad esempio, hai anche molto coraggio come i Grifondoro!

Un giorno qualunque, come tanti altri, vedi un gruppo di serpeverde avvicinarsi a te
Serpe1: <<Ehi strana! Che ci fai in giro sola? Sei troppo strana per avere delle amiche? Plausibile: se  neanche il cappello è riuscito a capirti, perché dovrebbero capirti le persone?>> scoppiano tutti a ridere, tu prendi la bacchetta nascosta nella toga e li schianti. Dopo averli visti tutti a terra scappi via, verso un posto indefinito. Hai gli occhi offuscato dalle lacrime che non riescono però a scendere. Tu però corri, corri, corri. Ad un tratto vai a sbattere contro Remus Lupin, un ragazzo del quinto anno. È un ragazzo molto intelligente, a quanto dicono. Ne hai sentito molto parlare perché fà parte di un gruppo molto popolare che tutti chiamano "i malandrini", a quanto dicono è molto simile a te, solo che non viene preso costantemente in giro, non viene visto come uno "strano".
Ora hai Remus di fronte, hai gli occhi lucidi e stai per piangere, sei stanca di sentirti presa in giro solo perché sei una Grifondoro! Ti scende una lacrima mentre tu e Remus continuate a fissarvi silenziosamente, ma rimani impassibile.
T/n: "Mi fai passare a aspettiamo che si faccia notte?" dici ironicamente.
R: "Perché piangi?"
T/n: "Non ti importa, fammi passare se non vuoi essere schiantato anche tu." dici arrogante, ma in fondo lo trovi carino.  L'hai sempre visto nella sala grande e nella sala comune di Grifondoro e hai sempre pensato che fosse un bel ragazzo, oltre che interessante. Più che altro ti ha sempre attratto l'idea di condividere la casa con qualcuno molto simile a te.
R: "Si che mi importa. Se te lo chiedo ci sarà un motivo, non trovi?"
T/n: "No, quindi fammi passare" involontariamente ti scende un'altra lacrima. Cazzo ma non poteva succedere mentre ero sola? A quel punto lui te le asciuga accarezzando la guancia con il pollice, si china leggermente verso di te, ti da un bacio sulla guancia ma molto vicino alla bocca e và via.
R: "Se decidi di farmi sapere perché piangi ci vediamo alle 9.30 nella sala comune." tu rimani immobile per qualche secondo ma sai già cosa fare.

Ehi nargilli! Voi cosa fareste?

Immagina Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora