Thirty-two

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Quella notte feci molta fatica a prendere sonno dato che ero terribilmente preoccupata per Remus, ma dopo qualche ora la soffusa luce lunare ebbe la meglio sul mio corpo e mi addormentai di un sonno agitato. La mattina dopo mi svegliai all'alba ed il mio primo pensiero andò a Lupin. Avevo bisogno di sapere che stava bene, avevo bisogno di vederlo. Mi alzai dal letto attenta a non svegliare Hermione e mi misi addosso un pantalone della tuta di flanella e il mio maglione di lana rosso e oro con la S dorata sul davanti che mi aveva fatto Molly al mio terzo anno.
Se non potevo vederlo gli avrei scritto una lettera e gliel'avrei spedita via gufo, una volta visto il mittente non avrebbe potuto ignorarla.
Annuii tra me e me, come a voler confermare la validità della mia idea e mi diressi verso la scrivania in noce sotto la grande finestra ricavata dal muro. Durante la notte aveva nevicato fitto, notai, senza riuscire a soffocare un moto di preoccupazione. Mi presi qualche minuto per osservare il panorama bianco e silenzioso che si estendeva per ettari ed ettari nei campi intorno al castello, il Lago Nero era completamente ghiacciato ed un brivido percorse interamente il mio corpo al pensiero delle sue acque gelide, nere e profonde...
Mi riscossi e presi una pergamena dalla mia borsa, una penna d'oca e un calamaio per l'inchiostro ed iniziai a tracciare caratteri nitidi sulla carta liscia e leggermente gialla, cercando di ignorare la mia mano che tremava sommessamente e il cuore che batteva forte.

Caro Remus,
Ti prego di non ignorare la mia lettera, servirebbe solamente ad aumentare la mia preoccupazione. Vorrei solo sapere se stai bene e dirti che i miei graffi sono completamente guariti. Probabilmente quello che sto per dirti non ti piacerà, ma so esattamente cosa è accaduto quattro notti fa e che Grayback stava per uccidermi perché ha sentito il tuo odore sulla mia pelle. Ti prego solo di non sentirti colpevole perché avrei rischiato comunque la mia vita per te, sia che tu fossi intervenuto o che non l'avessi fatto. Non potrei sopportare di non vederti mai più, i miei sentimenti non sono cambiati di una virgola dall'ultima volta che ci siamo parlati. Tra poco partirò per la Tana con Harry, Ron ed Hermione, ti prego raggiungimi, ho bisogno di parlarti.
Sempre tua,
Sophia.

Rilessi la lettera sei o sette volte durante il tragitto dalla Torre di Grifondoro alla guferia, per accertarmi di aver detto tutto e di averlo fatto nel modo più appropriato.
Arrivai nella piccola torre piena di gufi, civette, allocchi e barbagianni e mi avviai verso la sezione di volatili a disposizione degli studenti. Se avessi mandato il mio gufo personale, probabilmente Remus lo avrebbe riconosciuto e avrebbe deciso di non aprire la lettera, invece così sarebbe stato costretto a leggerla. Scelsi una bella civetta dal piumaggio bruno-rossastro con gli occhi gialli vigli e svegli, legai lettera alla zampa della civetta e dissi "Consegnala a Remus Lupin, professore di Difesa Contro le Arti Oscure e porta la risposta alla Tana." La civetta emise un verso acuto, dopo poco spiegò le ali e volò attraverso l'unica finestra della piccola torre, scomparendo piano piano tra le grosse nuvole bianche cariche di neve.

The Dark Side Of The Moon|| Remus Lupin (COMPLETA)Where stories live. Discover now