La Biblioteca

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Ogni libro contiene un pizzico di magia, un incantesimo che ci viene scagliato aprendo la prima pagina e che ci accompagna fino all'ultima parola stregata.

•••

Il portone della biblioteca era aperto, come ad invitare le persone a entrare. Mi guardai attorno un'ultima volta e dopo mi infilai nell'edificio.

Appena entrati, si poteva vedere un grande banco sulla sinistra con due ragazze sedute, e dei piccoli armadietti sulla destra.

Al banco, le due stavano lavorando entrambe al computer, e una di loro alzò la testa solo dopo un po'.

Nel frattempo, ebbi il tempo di osservare l'ambiente. Guardando dritto non appena entrati, si poteva vedere una libreria in legno colorato di bianco con non molti libri, sopra cui campeggiava un piccolo cartello con scritto "Ultime uscite".
Lo stile di scrittura era fantasioso e morbido, i colori accesi per mettere in risalto la scritta. Lì vicino cominciava la prima rampa di scale.

Attaccato alla parete a destra c'era un quadretto con su scritte le regole della biblioteca, quali "Non rovinare i libri", "Riportare sempre i libri entro la data di restituzione", e altri. I muri erano bianchi, con una striscia nera all'incirca a metà dell'altezza.

Mi avvicinai al bancone e mi diressi dalla ragazza che aveva alzato la testa. La salutai e poi andai subito al sodo: «Mi è stato detto che qui ci sono dei computer accessibili a tutti. Ne potrei usare uno?»
Entrambe le ragazze mi squadrarono da capo a piedi.

Potevo vedere i loro occhi inquisitori che percorrevano i tagli sulle guance, la sciarpa al collo e i vestiti, per posarsi infine sui miei occhi.
La ragazza sulla sinistra mi rispose.
«Sali due rampe di scale e entra nella stanza a destra, poi chiedi al ragazzo al banco di farti accendere un computer.»

Il tono non era proprio quello di qualcuno che si fida pienamente, ma d'altra parte a me andava bene così. Ringraziai e mi diressi verso le scale.

Ripensandoci, sarebbe stato più intelligente aspettare il pomeriggio, per dare meno nell'occhio. Sperai che le ragazze dessero la mia assenza da scuola come un'uscita anticipata o la mancanza di un professore.

Salii le due serie di gradini ed entrai nella porta a destra, come mi era stato detto.

La stanza era dominata dai libri. Enormi librerie rivestivano le pareti, e tutte erano piene di tomi di qualsiasi colore. Accanto a esse c'erano delle scale in ferro per raggiungere gli scaffali più in alto.

Disposte in quel modo, le librerie formavano delle specie di corridoi da esplorare, in cui, sapevo che, se mi fossi gettato, ne sarei uscito dopo molto tempo, molto più di quanto potevo permettermi in quel momento.

Leggere mi piaceva. Mi piaceva il modo in cui le storie ti stregavano e ti trasportavano nel loro mondo, distogliendoti completamente dalla realtà. Durante la lettura, il tempo, il luogo e tutto il resto non contano, sono solo cose marginali, facili da ignorare.

Rimasi fermo per un po' a contemplare la magnificenza di tutti quei libri, di tutti i mondi che avrebbero potuto aprire, fino a quando un ragazzo, che non avevo notato in precedenza, mi si avvicinò sussurrando.
«Ti serve qualcosa, ragazzino?»

L'incantesimo si spezzò, e tornai alla realtà in cui stavo scappando da un mostro e mi trovavo in quel luogo per fare una ricerca molto probabilmente vitale.

«Sì» risposi sospirando «Mi potrebbe accendere un computer?»

Seppur riluttante, dovevo lasciar perdere la magia e procedere nella realtà.

Angolo Autrice

Non so davvero più cosa dire.
Non so più cosa fare tranne ringraziarvi infinitamente ogni singola volta.
Ancora una volta devo ringraziarvi per le visualizzazioni, che sono ormai più di 600, e per i voti, che tra non molto raggiungeranno quota 150.
Grazie infinite per tutti, per i commenti e per il sostegno che mi date, nonostante questa storia stia diventando sempre più complicata da pubblicare. Ma di questo parleremo dopo.
Grazie, grazie, grazie e ancora grazie.
Grazie a tutti quelli che seguono questa storia dall'inizio, grazie a chi la segue da poco, grazie a chi non la segue affatto ma è arrivato fin qui, grazie a chi vota, grazie a chi non vota, grazie a chi commenta, grazie a chi rimane silenzioso, grazie a chi mi sostiene, grazie a chi continua a leggere questa storia e a chi continuerà a farlo.
Grazie. Grazie a tutti.
Ark

Cronache di un MezzosangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora