La stampante

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I ricordi agiscono indipendentemente dalla nostra volontà: quelli che vorresti tenere per sempre svaniscono nelle pieghe del tempo, quelli che vorresti dimenticare premono insistentemente nella memoria in eterno.

•••

Alzando lo sguardo notai che in uno dei banchi in fondo alla stanza c'era anche una stampante, cosa che mi fece venire un'idea molto semplice. Cercai una cartina degli Stati Uniti, così da poterla stampare e portarla dietro.

Pur non essendo molto sicuro di poterlo fare, stampai tre diverse cartine: una fisica, una politica con i nomi delle principali città, ed una delle maggiori linee ferroviarie. Dopodiché, decisi di stampare anche una cartina di New York ed una, più specifica, di Long Island.
Se dovevo infrangere le regole, tanto valeva farlo per bene.

Mentre la stampante eseguiva i comandi impartiti, diedi una rapida occhiata alla cartina degli Stati Uniti.
La cittadina dove mi trovavo non era molto lontana da San Francisco, la mia città, la città che mi ero lasciato alle spalle.

Pensare a San Francisco mi colpì e mi fece male al tempo stesso. Gli ultimi ricordi che avevo di quel posto non erano belli, anzi, erano decisamente i peggiori della mia vita, almeno fino a quel momento. Avrei voluto in qualche modo cancellare quei ricordi, ma al tempo stesso conservarli e farne tesoro, chiuderli a chiave in una cassaforte così che fossero al sicuro, eppure perdere la chiave, in modo da lasciarli liberi di scappare da me col tempo.

Ma è vero che il tempo riesce a cancellare i ricordi?
Non potevo  esserne certo.
D'altronde, i ricordi sono come le cicatrici: restano per sempre, e tu non puoi fare niente per cancellarli.
I ricordi sono le cicatrici dell'anima, ferite che si sono chiuse ma che minacciano di riaprirsi al nostro minimo cedimento.
Ricordi belli o brutti nella vita ci assaltano continuamente, anche se vorremmo liberarci di loro, soprattutto se vorremmo liberarci di loro.
Sono insistenti, i ricordi: più cerchi di cacciarli e più loro si ripresentano davanti alla tua porta.

In quel momento, pensai che sarebbe stato bello, ma soprattutto utile, poter chiudere le memorie in bottiglie di vetro sigillate, per poi poterle riaprire più avanti, tenerli al sicuro, per poterli riesaminare in seguito.
Ma, purtroppo, lo sapevo già a quel tempo, certe cose sono impossibili.

Un altro pensiero si affacciò nella mia mente: tutti ciò che avevo passato fino a quel momento era accaduto nell'arco di due giorni. Non erano ancora trascorse due notti, e io avevo rischiato la vita molte più volte di quanto un essere umano possa anche solo immaginare. Era davvero incredibile.

A quel punto mi riscossi: non avevo il tempo di perdermi nei pensieri, se volevo arrivare vivo a fine giornata. Mi alzai dal banco e andai a controllare la stampante.
Mentre pensavo, tutti i fogli erano stati stampati, così li presi e li osservai.

Controllai che non fossero stati stampati male e che fossero leggibili. Tutti superarono la prova. Mi voltai e mi diressi verso il mio banco. Per raggiungerlo, passai accanto alla finestra. Guardai fuori per un riflesso quasi incondizionato.

Mi bloccai sul posto, e poco ci mancò che i fogli mi scivolassero di mano. Sbarrai gli occhi e il cuore prese a battermi all'impazzata. Dopo essere rimasto lì impalato per qualche frazione di secondo, deglutii a fatica e mi riscossi.

Ebbi a malapena il tempo di dire «Maledizione!», per poi afferrare lo zaino e correre fuori dalla stanza.

Mentre aprivo la porta e mi fiondavo a velocità incredibile nella stanza piena di scaffali, sentii una goccia di sudore freddo scivolare giù per la schiena.

Angolo Autrice
Iniziamo con le cose serie.
Cosa credete che abbia visto il nostro caro Gabriel fuori dalla finestra?
Le risposte "Il camioncino dei gelati" e "L'arrotino" non valgono. Tanto so che adesso MartaMoro10 starà un quarto d'ora a pensare a come rispondere in modo divertente a questa domanda. Buon divertimento.
Ad ogni modo, sempre per restare sulle cose serie, vi devo ringraziare ancora una volta, perché questa storia ha raggiunto le 800 visualizzazioni.
Inutile dire che vi adoro con tutta me stessa. Come direbbe Barbara d'Urso, vi adoro «col cuore!»
Ok, lasciamo perdere le stupidaggini.
Ho un altro annuncio da farvi, e dopo passerò a parlare della meravigliosa giornata che ho passato a Lucca il 5 Novembre.
Sto pensando di cambiare il giorno di pubblicazione a lunedì invece che alla domenica. Il motivo è che passo praticamente sempre la domenica ad avvantaggiarmi con i compiti, e quindi difficilmente trovo il tempo di scrivere, mentre il lunedì, se ho già ridotto il carico di compiti con la domenica, ho più tempo a disposizione per fare quello che voglio, che, nel mio caso, è scrivere.
Comunque, vi farò sapere la mia decisione.
Passiamo all'avventura al Lucca Comics and Games 2017.
Che dire? È stata una giornata incredibile, che è decisamente finita meglio di come era iniziata. Beh, non è che ci volesse molto a battere l'acquazzone che si è scatenato su Lucca proprio mentre stavamo cercando di raggiungere il Castello di Hogwarts.
Ovviamente, io e mia sorella siamo corse dentro al primo padiglione a caso trovato e abbiamo chiesto informazione per la via più veloce.
Nonostante le intemperie, abbiamo raggiunto il Castello, dove abbiamo fatto una fila di cinque minuti (grazie al consiglio di due ragazzi incontrati sul treno che ci hanno consigliato di andare subito lì per evitare tutto il casino di gente che ha formato in seguito la fila che arrivava fin sopra le mura).
È stato davvero bello vedere tuti gli oggetti da collezione di Harry Potter.
Tra l'altro, ho comprato la magnifica bacchetta di Remus, che sono riuscita a trovare dopo aver chiesto in 7 negozi diversi.

Tra l'altro, ho comprato la magnifica bacchetta di Remus, che sono riuscita a trovare dopo aver chiesto in 7 negozi diversi

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È bellissima, non negatelo.
Dopo Hogwarts abbiamo passato (io e mia sorella) quasi due ore al Family Palace, dove c'era praticamente il mondo. Pokémon, Lego, Lego Star Wars... c'era praticamente di tutto e di più.
Mentre noi ci divertivamo lì dentro, la dea bendata ci venne in aiuto, facendo smettere di piovere.
Fu così che uscimmo e andammo a mangiare un panino.
Mentre mangiavamo, è passato, con l'altisonante colonna sonora dedicata, l'Impero di Star Wars insieme ad alcuni personaggi principali di Guerre Stellari.
È stato bellissimo.
Durante il resto della giornata abbiamo visitato altri stand, tra cui il padiglione della Warner Bros, per cui abbiamo fatto 20 minuti di fila, e la Panini Comics, dove stavo praticamente sclerando per tutti i fumetti e i manga concentrati in quel posto.
La parte clou della giornata è stato il firmacopie del celeberrimo e conosciutissimo autore della Trilogia di Thrawn, dell'Universo Espanso di Star Wars, il grande Timothy Zahn.
Abbiamo fatto firmare 3 libri, uno per noi e due per delle carissime amiche che purtroppo non erano potute venire a Lucca.
È stata davvero una giornata bellissima, un'esperienza che vale la pena di rifare il prossimo anno (magari con il sole).
Voi siete mai stati al Lucca Comics?
Con questa domanda vi lascio e vi saluto.
Grazie ancora.
Ark

Cronache di un MezzosangueWhere stories live. Discover now