Bambini inopportuni

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Se c'è una cosa che tutti i miei conoscenti sanno di me è che io non amo i bambini.

No, non li amo, mi dispiace.

Anzi, no. Non mi dispiace per niente.

Fatto sta che, guarda caso, nella mia famiglia ci sono più bambini che cervelli funzionanti e quindi io non ho un attimo di pace.

Ma andiamo con ordine.

Correva il lontano 08/2017 e io, come quasi ogni anno, mi recai alla festa di compleanno di mia cugina.

Un diciottesimo, per esattezza.

Comunque, ho anche avuto l'opportunità di incontrare il mio cuginetto si secondo grado di 5 anni.

Questo piccolo mammifero indemoniato se ne andava in giro a pestare piedi e correre a destra e a manca come una pallina da ping-pong.

Gira e rigira, me lo ritrovo accanto.

Io, in quel momento, ero alla mia terza birra e stavo allegramente parlando con dei tipi di cose.
Cosa? Boh...

Comunque, nel parlare mi ero accorta delle bellissime decorazioni presenti sui tavoli, ovvero delle bellissime conchiglia dai colori chiari e delle stelle marine essiccate e poi messe lì.

Tutto ciò era di mio gradimento. Molto.

Quindi abbiamo un bambino, una ragazza con una borsa e Delle conchiglie molto attraenti.

Cosa potrà mai succedere?

Ad un certo punto io prendo questo bambino e lo faccio sedere sulle mie gambe, con la chiara intenzione di portarlo a "mala strada" (come si dice in Sicilia da me)

Quindi prendo la mia borsa, la metto sul tavolo e sorrido al bambino, dicendogli:« Ti piacciono queste conchiglie? Ah, sì? Se le vuoi puoi infilarle dentro la mia borsa!

Okay, non denunciatemi. Era pur sempre il compleanno di una mia parente, se non lo fosse stato avrei chiesto il permesso.

Quindi il cucciolo di bipede inizia a mettere le conchiglie dentro la mia borsa, sotto consiglio mio e tra le risate generali degli amici di mia cugina (quei pochi con cui avevo appena scambiato quattro chiacchiere).

Ad un certo punto arriva la cameriera e inizia a togliere tutto quel ben di Dio e ci chiede «Ne volete portare a casa qualcuna?»

Non l'avesse mai fatto...

«Lei se li è già presi. Li ha infilati in borsa!» ha urlato quel mostro di 14 anni più piccolo di me.

Volevo sotterrarmi.

La cameriera mi ha guardata divertita e mi ha chiesto.
«Ne vuoi altre?»

Le chiesi un'altra stella marina e poi lasciai che si prendesse le altre.
Mentre i ragazzi intorno a me ridevano per la mia gaffe e io mandavo via quel traditore di 5 anni.

Jenna e il magico mondo chiamato TerraWhere stories live. Discover now