I Moti Anti-Americani

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Mentre le truppe Anti-Americane avanzavano, in tutto l'Estremo Oriente e Oceania infuriavano diversi motimoti rivoluzionari contro il potere degli Stati Uniti.
Nella Penisola Coreana i ribelli volevano che tutta la Corea torni ad essere italiana, perché l'Italia aveva liberato i Coreani dalla feroce dittatura di Pyongyang.
In Giappone c'era un movimento che aspirava al ritorno della nazione al periodo Imperiale.
In Australia e Nuova Zelanda era presente un movimento che aspirava all'unione con il Regno Unito.
Nella Cina, nell'Indocina e nell'Indonesia, invece, insorse un movimento comunista che aveva come stemma una bandiera simile a quella americana, però al posto delle stelle c'era una stella con al centro la falce e il martello. Questo movimento era il più pericoloso per il Governo Americano, perché non puntava solo all'indipendenza, ma aveva come scopo anche di rovesciare l'intero Sistema Governativo Americano. Esso aveva persino una sorta di inno e aveva un'organizzazione impeccabile e i membri erano molto difficili da identificare.
La prima azione del Movimento Anti-Americano dell'Estremo Oriente fu un incendio nell'Ambasciata Americana in Cina. Lì morirono tutte le persone presenti nell'edificio. Nelle macerie dell'ambasciata sventolò la bandiera del Movimento e lì una persona urlò: <<Proletari, siamo dei fantocci degli Stati Uniti d'America! Seguitemi e marceremo fino a Washington, dove elimineremo il Presidente John Aniston! Lunga vita agli Anti-Americani!>>. Le persone che assistettero alla scena urlarono: <<Lunga vita agli Anti-Americani>>. I soldati Cinesi li sorpresero e gran parte di queste persone furono imprigionate. Però quelli che erano riusciti a scappare dai soldati trasmettetero le loro idee ad altre persone: il 5 giugno 2140 quasi tutte le persone che vivevano in Estremo Oriente (tranne la Corea) seguivano le idee del Movimento Comunista Anti-Americano. Fu così che scoppiò una violentissima guerra civile, che fu supportata anche dal Blocco Anti-Americano.
La manifestazione più violenta avvenne a Pechino, il 10 luglio 2140, dove in ogni casa sventolava la bandiera del Movimento e tutta la città affeontò l'Esercito della NATO. Ben presto accadde la stessa cosa in tutti i centri abitati, dai villaggi più isolati, alle immense megalopoli: il 1 settembre la Cina divenne indipendente; ma ovviamente lo scopo del Movimento non era rendere la Cina uno Stato indipendente; infatti c'erano diverse manifestazioni del Movimento Comunista Anti-Americano anche nel resto dell'Estremo Oriente (Corea esclusa).
Nella Penisola Coreana accadde una cosa simile in Cina, però l'obiettivo di quel Movimento, chiamato Movimento dalla Corea Italiana, era far annettere tutta la Corea dall'Italia, lo Stato che li aveva liberati dal regime di Pyongyang. Lì le insurrezioni erano molto più aggressive e la gente coinvolta urlava: <<Lunga vita ai Savoia! Viva l'Italia>>.  Quando il nuovo Stato Cinese entrò nella Lega Anti-Americana, il 10 settembre 2140, 100.000 soldati Italiani varcarono il confine Coreano per liberare la penisola. In tutti i villaggi, paesi e città della Corea, in cui passò l'Esercito Italiano, i soldati furono accolti come degli eroi: la Penisola Coreana era tornata ad essere un possedimento del Secondo Impero Italiano.
In Giappone arrivò un Esercito di soldati della Lega Anti-Americana per sostenere il Movimento Imperiale Giapponese. Lì i soldati Americani si ritirarono e il Giappone diventò uno Stato indipendente con a capo la Famiglia Imperiale.
Ormai l'Impero Americano aveva poche probabilità di vincere la Guerra.

Un nuovo Impero: la Terza Guerra MondialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora