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Roxie's pov

-Tutto ok?- Jack si ferma bruscamente e abbassa leggermente la testa per poter fissare i suoi splendidi occhi verdi nei miei, facendomi restare senza fiato. -Roxanne, che succede? Sei agitata da più di un'ora- Non so cosa fare, sono solo stupide supposizioni. -Scusami, è tutto ok, sono solo stanca- Mento toccandomi la testa e osservandomi i piedi.

-Ti riporto a casa- Mi passa vicino senza sfiorarmi e si incammina lasciandomi sola con i miei pensieri. Qualcuno mi seguiva settimane fa, in quella discoteca sperduta di Johnny, qualcuno che poco fa osservava di nascosto me e Jack. Non posso dire niente a Jack, perderà la testa e io non sono neppure sicura fosse realmente la stessa persona solo affidandomi a dei comuni scarponcini.

Salgo in auto in silenzio mentre Jack sbatte la portiera bruscamente, sobbalzo mentre lo guardo passare davanti l'auto. La sua faccia sprigiona rabbia da tutti i pori, cazzo non ho voglia di litigare. Sale in macchina e resta inmobile con le mani strette al volante. Non so quanti minuti siano passati, ma finalmente mette in moto e parte.

-Jack, non litighiamo per il nulla, per favore- Gli dico mentre lo osservo di sottecchi, la sua capacità di ignorarmi mi manda su tutte le furie. Così senza aggiungere altro a braccia conserte continuo a guardare la strada che scorre mentre la rabbia man mano si insinua dentro di me. Arrivati davanti la palestra svolta e parcheggia l'auto, come se fosse ovvio che la mia nottata l'avrei trascorsa con lui, sbruffone.

-Preferirei essere riaccompagnata a casa- Sbotto sicura di me. -Non rompere le palle più del dovuto intesi ragazzina?- mi urla contro mentre resto allibita. Beh, cosa mi potevo aspettare, mi ammutolisco nel mezzo della serata senza un motivo e poi incazzata pretendo di tornare a casa mia. E quindi? Sono lunatica, posso esserlo io per una volta o il privilegio è solo suo?

I miei pensieri lunatici vengono interrotti dal cellulare di Jack che inizia a vibrare. Chi lo cerca? Beh non mi importa, voglio andare a casa. Mi accomodo meglio sul sedile e attendo di essere riportata a destinazione, ma lui mi ignora e dopo aver letto il nome sul display scende dall'auto e risponde sbattendo lo sportello con rabbia. Beh non è il classico ragazzo che tiene a queste cose penso tra me e me, quelli fissati con l'auto da non maltrattare. Si come no,prova a farlo tu e vedrai che putiferio! La mia vocetta nel cervello credo abbia ragione, solo questa volta.

I minuti passano e guardo Jack abbastanza nervoso parlare al cellulare, è lontano e non riesco a capire, a questa distanza le parole giungono ovattate. Ma chi sarà? Non sono riuscita a vedere il nome sul display,mannaggia a me.

Improvvisamente si gira e fissa i suoi occhi nei miei, vedo un lampo attraversare i suoi ed io mi paralizzo al sedile. È bellissimo e spaventoso allo stesso tempo. Spegne la chiamata iniziando a passare le mani nei capelli nervosamente, qualcosa lo turba. Senza degnarmi di ulteriori sguardi mi lascia in macchina ed entra a casa.
Ok, adesso sono realmente curiosa di sapere chi diamine era al telefono. Scendo dall'auto, la temperatura è calata parecchio stasera e istintivamente mi copro le braccia, tutte le luci della casa sono spente e la porta è socchiusa.
Entro velocemente e mi chiudo la porta ale spalle.

Resto ferma qualche secondo in modo tale che i miei occhi si abituino al buio. E poi lo noto, Jack seduto sul divano con la testa tra le mani e poggiata a terra una bottiglia di tequila. Il mio cuore inizia a galoppare appena lo vedo così turbato. Ha sempre reagito in qualche modo, in qualsiasi situazione, anche prendendo a pugni la prima cosa che aveva a tiro, ma adesso è li abbattuto e pensieroso.

Mi inginocchio di fronte a lui e cerco di guardare il suo viso, nessuna emozione. Mi fissa fissa come se cercasse la risposta ai suoi pensieri nei miei occhi. -Jack, po..posso sapere chi era prima al telefono?-
-Nessuno- risponde secco mentre i suoi occhi verdi sono ancora incollati nei miei.
-Allora vuoi dirmi che succede?- tendo con calma di capirci qualcosa.
-Niente- Non mi rende la vita facile questo ragazzo. -Posso fare qualcosa..quals..- ma non termino la frase perché lui mi interrompe

-Non devi fare e non devi dire un cazzo di niente- Si alza di colpo prendendo la bottiglia e ne manda giù parecchi sorsi. -Jack cazzo la smetti di bere? Ti prenderà qualcosa Santo Dio- cerco di strappargli la bottiglia dalle mani ma lui mi allontana con la libera e poi mi punta un dito contro, dallo sguardo capisco che non è tanto lucido -Le mie cose, non si toccano, sono stato chiaro? Ciò che è mio deve restare mio e niente e nessuno devo provare a sottrarmi ciò che è mio, intesi?- sbraita ad un centimetro dal mio viso e poi mi bacia.

Ciao a tutti, scusatemi per il capitolo corto ma l'ho scritto velocemente per farvi sapere che, FINALMENTE, sono ritornata a scrivere dei nostri #jaxy
XOXO..

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⏰ Last updated: Sep 05, 2018 ⏰

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Colpita al cuoreWhere stories live. Discover now