UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.

42

Giugno termina qui. Questo mese è veramente volato, il tempo passa troppo in fretta. Ciò a volte mi spaventa, il tempo corre, corre e non si ferma mai.

Sono distesa sul mio letto, Federico è qui con me, è accanto al mio corpo e fissa il soffitto.

Gli rivolgo uno sguardo e lo incateno immediatamente al suo.

-Che c'è?- mi domanda dolcemente.
-Nulla- rispondo abbozzando un piccolo sorriso.
-Cosa farei io senza te?- gli chiedo poco dopo senza distogliere lo sguardo.
-Avrai fatto degli errori, ma, alla fine, chi non li commette? Certamente, non sei un Santo e, a me, piaci così come sei- gli spiego posizionando una mano sulla sua guancia.  

Lui subito dopo sorride sinceramente, mi afferra per i fianchi e mi posiziona su di lui.

Mi sposta i capelli dal viso e mi accarezza lentamente, poi bacia la mia mano ripetute volte, mi guarda nuovamente negli occhi e avverto le farfalle svolazzare ovunque.

-Quello sguardo- mormora sorridendo.
-Mi rubò l'anima, Rose, mi rapì il cuore. I miei pensieri li invadevi solo ed esclusivamente tu- continua.
-Ti pensavo, Rose. Sognavo una relazione con te, una vita tutta nostra, ma c'era il famosissimo problema della differenza d'età che mi frenava non appena mi avvicinavo a te-  borbotta, per poi stamparmi un bacio sulle labbra.

-Ci apparteniamo- sussurro sorridendo.
-Io lo capii dal primo sguardo, Rose. Dal primo contatto fisico. Quell'abbraccio mi sciolse il cuore. Ti strinsi talmente forte, da avvertire le palpitazioni accelerate del tuo giovane cuoricino- mi ricorda.

Sorrido ancora di più e i miei occhi si illuminano ancora una volta.

Avverto il suo respiro caldo sul mio viso, mi avvicino a lui e gli bacio un sorriso appena sfoggiato.

Mi stacco e ribalta la situazione.

-Io ci sarò sempre per te, Rose- sussurra con espressione sincera.
-Te lo prometto- farfuglia.
-Non ti abbandonerò mai, il tuo cuore mi appartiene e non potrò mai lasciarlo andare. Siamo una cosa sola- conclude.

Sorrido per l'ennesima volta e gli accarezzo la guancia. Prendo un bel respiro, dopo di che mi perdo nei suoi occhi azzurri.  

-Federico- dico poco dopo tornando leggermente più seria.
-Non voglio più soffrire- affermo sfiorandogli i capelli con la mano.
-Non succederà, amore- borbotta. 

Lo guardo e sorrido nuovamente, poi gli stampo un bacio umido sul collo.

Mi tuffo ancora nelle sue iridi profonde e lo osservo.

-Amore- ripeto con aria sognante.
-Inizialmente mi stavi antipatico, lo sai?- farfuglio con ironia.
-Davvero?- mi chiede alzando un sopracciglio.
-Sì- ridacchio.
-Puoi anche dire addio ai miei baci- ribatte divertito.  

Fa per alzarsi dal mio corpo, ma lo fermo senza alcuna esitazione.

-Dove scappi? Vieni qui- sussurro, per poi attirarlo a me e tuffarmi sulle sue labbra calde e morbide.

***

Ormai è notte inoltrata ed io e Federico, siamo in giro per questo luogo. Le strade sono deserte, c'è un'afa assurda.

-Che ne dici di fare due tuffi?- mi chiede improvvisamente il ragazzo in mia compagnia.

Gli rivolgo uno sguardo sbalordito e sbatto le ciglia ripetute volte.

-Cosa? Sei pazzo- sbotto divertita, per poi scoppiare a ridere.
-No, sono serio- ribatte sorridendo.
-Be'... In realtà sei Federico!- esclamo alzando la mano.

Faccio per battergli il cinque, ma lui scuote la testa e ridacchia un attimo dopo.

-Rose, mi deludi. È squallida questa battuta!- esclama ridendo.
-Lo so, ma se la dico io, non è squallida- affermo sicura di me.
-E per quale motivo?- mi domanda posizionandosi davanti a me.
-Perché sono io!- esclamo indicandomi.

Sorride, mi afferra per i fianchi e si tuffa sulle mie labbra.

Mentre mi bacia sfoggio un sorriso, continuo a baciarlo e allaccio le braccia intorno al suo collo.

L'amore è uno dei sentimenti più belli che un essere umano possa provare. L'amore è quella sensazione che avverti guardandolo negli occhi, oppure, guardandolo mentre sorride. L'amore ti lascio libero: libero di fare ciò che vuoi, o meglio, libero di amare chi vuoi.

Spazio autrice
[20:29 14/11/17]