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Stiamo in giro, ovviamente la rossa è attaccata a Fede, non lo lascia neanche respirare. Io sono in compagnia di Benji e Stella, camminiamo dietro la "coppietta" qui presente.

-Io non ti lascio più, eh- dice Camilla stringendo a sé Federico.
Lui, in tutta risposta sorride e le mette un braccio intorno al collo, poi l'attira ancora di più a sé.

Il mio cuore si spezza dopo questa scena e gli occhi si riempiono di lacrime, ma evito di farle scivolare lungo le gote.

-Rose, tu cosa ne dici?- mi domanda Stella sorridendo. 
-Ehm, cosa?- le domando spaesata tirando su col naso.
-Io e Ben ti abbiamo chiesto se ti va di andare a ballare in un locale qui vicino- dice.
-Conosco il proprietario, puoi accedere tranquillamente- mi informa.

Forzo un sorriso e muoio dentro, non appena Federico stampa un bacio sulla tempia della rossa. Ride un attimo dopo e le afferra la mano.

Distolgo lo sguardo e lo punto su Benji e Stella.

-Va bene, andiamo- dico trattenendo le lacrime.

Ci allontaniamo da Camilla e Federico, dopo di che ci rechiamo al locale, cercherò di distrarmi, anche se sarà difficile.

***

La puzza di alcool mi fa venire il giramente di testa, però a quella del fumo, sono abituata, quindi non mi fa nessun effetto.

Facciamo il nostro ingresso, ci sono tantissime persone.

La musica è assordante e la puzza nauseante di alcool, aumenta secondo dopo secondo.

-Rose, io e Benji balliamo, ti unisci a noi?- mi domanda Camilla abbozzando un sorriso dolce.
-Ehm- sussurro fissando le bottiglie di alcool.
-No, vi raggiungo tra un attimo- urlo per superare il volume della musica.
-Devo, ehm, andare in bagno- mento.

Stella e il moro si guardano, alzano le spalle e si mischiano tra le altre persone.

Fisso tutte le bottiglie che si trovano su quello scaffale e deglutisco: dicono che se bevi in un periodo brutto, riesci a dimenticare per un po' ciò che ti fa soffrire. Be', perché non provare?

Mi avvicino titubante al ragazzo che prepara cocktail e punto i miei occhi verdi su di lui.

-Ciao!- esclamo.
-Ehi, dimmi- risponde sorridendo.
-Vorrei qualcosa di forte- espongo.

Sgrana leggermente gli occhi e deglutisce sonoramente.

-Ma non hai nemmeno quindici anni- ribatte.
-Io ti ho chiesto qualcosa di forte- ripeto, stavolta abbastanza irritata.
-Mi dispiace, sei minorenne, non posso farti bere- insiste.

Serro la mascella e lo guardo male, dopo di che mi avvicino a dei tavolini e scorgo dei bicchieri pieni di alcool. La tentazione è forte, perciò mi avvicino, mi siedo sulla poltroncina e ne afferro uno, subito dopo lo avvicino alla bocca e bevo un sorso.

Non appena deglutisco, strizzo gli occhi per il bruciore avvertito alla gola, poi sospiro. Mando giù il secondo sorso, il terzo, il quarto e così via.

In un batter baleno, ho scolato un bicchiere gigante di alcool puro. Ce ne sono altri qui a volontà, perciò prendo il secondo e, stavolta, faccio scivolare il liquido più velocemente lungo la trachea, dato che ormai mi sono abituata all'aspro sapore.

Ed ho finito anche il secondo. Bevo il terzo, il quarto, e il quinto. Ingoio l'ultima goccia del sesto bicchiere enorme e strizzo gli occhi.

Vedo tutto sfocato, mi strofino questi ultimi e vedo ancora più sbiadito. Cosa sta succedendo?

Si avvicina a me un ragazzo, non lo conosco. Ha gli occhi castani e i capelli del medesimo colore: mi sta sorridendo.

-Balliamo?- mi chiede porgendomi la mano.

Lo guardo, poi scoppio a ridere e scatto in piedi. Se non fosse stato per lui, sarei caduta a terra.

-Sei ubriaca!- esclama.
-Vieni, divertiamoci- espone con espressione divertita, poi mi afferra per il polso e mi trascina in pista.

Sono sotto l'effetto dell'alcool, non sto capendo niente: è come se stessi vivendo un incubo.

-Tu vuoi divertiti?- mi domanda con il tono di voce sensuale.
-Io sì- dice, per poi mettermi le mani sui fianchi e baciarmi il collo.

Chiudo gli occhi e lo lascio continuare. La musica intanto rimbomba sempre di più nelle mie orecchie, la mia testa sta per scoppiare, sia per la confusione, sia perché non sono lucida.

Questo tizio continua a baciarmi il collo, si sposta verso il mento, poi si avvicina alle labbra, ma lo respingo.

-Eh, no!- esclamo cercando di tenere gli occhi aperti.
-Dai, è solo un bacino- espone cercando di posare le sue labbra sulle mie.
-No- urlo.
-Vieni- dice per sovrastare la musica.

Si avvicina a me, subito dopo interviene qualcuno. Non riesco a vedere bene chi sia, ho la vista appannata.

-Se ti ha negato un bacio non devi insistere, hai capito?- urla questo ragazzo che è intervenuto.
-Cosa vuoi?- sbotta il tipetto che stava ballando con me.
-Voglio che la devi lasciare in pace, chiaro?- continua Federico, l'ho appena riconosciuto, subito dopo mi afferra per il polso.
-Altrimenti che fai?- lo provoca lo sconosciuto.

Fede lo guardo male, poi mi stringe la mano e mi trascina fuori con sé.

-Lasciami- mi ribello cercando di mollare la presa.
-Mai- espone una volta usciti fuori.
-Cosa vuoi?- sbotto barcollando.
-Tu non sei più nessuno per me- espongo cercando di fissarlo negli occhi.

Deglutisce, subito dopo serra la mascella e molla la presa.

-Andiamo!- esclama irritato.

Spazio autrice
[23:40 25/11/17] 

UN AMORE SEMPLICEMENTE COMPLICATO.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora