Luke gonfia le guance e incrocia gli occhi per fissare il suo naso, per poi inserire i pollici nelle orecchie e far ondeggiare le sue dita. <<Stai imitando un bullo>> dico, e subito smette.
<<Okay, allora questa qui.>> Chiude gli occhi, si stringe le braccia al petto e pronuncia le labbra come un'anatra.
<<Hmm... stai baciando un idiota.>>
<<No, Sasha, questa eri tu mentre baciavi Aaron.>>
Scoppio a ridere e gli lancio un cuscino. <<Io non bacio così.>>
Luke ride, e il tremolio del suo corpo scuote il materasso del mio letto. <<E questa qui>> aggiunge, mentre mette la lingua a penzoloni <<è la tua faccia quando lo guardi.>>
<<Okay, pongo fine al gioco del mimo. E per la precisione, io non guardo Stoccafisso come se stessi guardando un panino al salame.>>
<<E' vero, ma mi piacerebbe se lo facessi, Sasha>> aggiunge lui, evidentemente deluso. <<Mi piace quando Sasha è felice anche con gli altri.>>
<<Campione>> lo rassicuro <<a me basti tu per esser felice.>>
Lui scuote la testa, nervosamente, è agitato. <<Ma io non voglio che Sasha stia solo con me. Non voglio bastarti io, Sasha. Voglio che ti bastino anche tante altre persone. Tipo come quando c'era la mamma.>>
Una fitta colpisce il mio petto, lo stringo a me. <<Campione, sto bene, dico davvero.>>
<<Anche se la mamma non c'è?>>
<<La mamma non se n'è andata per sempre, sai?>> gli dico. <<La mamma è dentro di te, piccolo idiota.>>
I suoi occhi si illuminano come due stelle cadenti, e un sorriso solca le sue labbra. <<Tipo quando mangio prima il dolce e poi il salato, come lei?>>
Sorrido a mia volta e annuisco. <<O quando finisci di farti la doccia e lasci gli asciugamani per terra.>>
<<O quando dormo con la bocca aperta.>>
<<O quando russi.>>
<<Io non russo!>> si lamenta imbarazzato.
<<Oh sì, invece, russi eccome.>> Imito il verso di un maiale, e stavolta è il mio turno di beccarmi il cuscino in testa. <<Ma va bene, Luke, va bene se russi. Mi piace che russi, concilia il mio sonno.>> E mi assicura che sei ancora vivo. Tengo da parte questo commento e gli bacio la fronte. Gli aggiusto la cravatta. <<Sei sicuro di volerla tenere anche a casa? Non è scomoda?>>
Luke scuote la testa. <<No, no, no. Mi piacciono le cravatte, e mi piace che tu me le fai, Sasha. Gira, rigira, passa sotto e infila!>> esclama a gran voce, facendomi scoppiare a ridere. <<Sai, Sasha>> aggiunge, con tono più serio <<mi va bene se stai con gli altri, sai?>>
Mi fermo, le mani che ancora stringono la sua cravatta a righe orizzontali bianche e nere. <<Lo so che hai fatto tanto per me, Sasha>> aggiunge a quel punto, probabilmente comprendendo l'espressione affranta sul mio volto <<ma posso farcela. Luke è forte. Lo ripeti sempre. Io sono forte. E non voglio che tu sia forte per me. Ce la faccio, Sasha. Non devi diventare la mia mamma. Tu sei mia sorella. Non ti voglio come mamma, ti voglio come sorella. Mi piace mia sorella.>>
Gli occhi hanno iniziato a bruciarmi, ricaccio le lacrime indietro e le nascondo abbracciandolo con forza a me. <<Perciò non piangere per me, okay, Sasha? Non voglio che quando me ne andrò tu pianga.>>
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La custode di cuori {COMPLETA} (IN REVISIONE)
ChickLitSasha Porter è una ragazza piena di difetti: menefreghista assoluta, violenta e stronza, acida in fin troppe occasioni, incazzata il 99% del tempo, con un'ironia sadica a tratti, dice sempre quello che pensa, non importa chi ha davanti, che sia ricc...