Capitolo 6

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Vide la Mercedes allontanarsi, distante ormai. Urlò di rabbia e dolore. Si concentrò per l'istante che le servì a far apparire il maggiolino giallo accanto a lei. Montò in macchina e partì sgommando, oltrepassando a sua volta il confine e accelerando al massimo.

Emma accelerò, e finalmente iniziò a vedere la Mercedes in lontananza. Capì che Regina aveva fermato la macchina. La raggiunse, e frenò dietro ad essa. Smontò dal maggiolino e si avvicinò alla portiera.

Regina vide una macchina avvicinarsi e fermarsi. Una donna bionda scese da essa e si avvicinò alla sua. Scese a sua volta dall'auto.
«Mi scusi saprebbe dirmi dove mi trovo?» le chiese.

Emma rimase a bocca aperta. Regina aveva perso la memoria, uscendo da Storybrooke. Abbassò lo sguardo, nascondendo gli occhi pieni di lacrime. Mise la mano nella tasca della giacca e tirò fuori il distintivo che Regina stessa le aveva dato, anni prima.

«Emma Swan, Sceriffo di Storybrooke. E lei è...?» chiese, fingendo di non conoscerla per non allarmarla.

«Io...Non lo so...» ammise la donna. «Io non mi ricordo nulla, non so come sono arrivata qui.. Speravo che lei potesse aiutarmi...»

Emma si finse sorpresa, ma non dovette simulare la preoccupazione.

«Oh... In questo caso, venga con me. La porto in ospedale, forse ha battuto la testa...» finse di controllare la macchina. « ...anche se la macchina non sembra avere danni, magari una frenata brusca...»

«Forse...Dove si trova la città? Io non vedo niente...» chiese guardandosi intorno

Emma indicò in direzione di Storybrooke.

«Un paio di chilometri in quella direzione. Avanti, mi permetta di aiutarla. È il mio lavoro.» disse, più sincera di quanto sperasse.

«Io...Si, va bene.» accettò infine la mora, sebbene riluttante. Emma sospirò di sollievo, e sorrise.

«Bene! Venga, prendiamo la mia macchina, lei non è nelle condizioni di guidare ancora...» disse posandole una mano dietro la schiena e spingendola delicatamente verso il maggiolino. Regina ebbe un brivido a quel contatto. «Sì.» mormorò per poi recuperare la borsa dalla macchina. Emma attese pazientemente, aprendole nel frattempo lo sportello lato passeggero.

Regina raggiunse la sua macchina e salì. «Grazie.»

Emma chiuse lo sportello e salì a sua volta, sorridendole.

«Si figuri...» disse mettendo in moto. Fece inversione e riprese con sollievo la strada verso casa. «Non ricorda proprio niente?»

«È tutto vuoto...Mi sono ritrovata in quella macchina dove mi ha trovata...» le spiegò. «Non sono mai stata in questa città... Storybrooke?»

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