Capitolo 8

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Regina spalancò gli occhi.

«Come? La mia.. fidanzata?!» chiese cercando nuovamente lo sguardo di Emma « Ma sono qui da due giorni e nessuno mi ha cercato...»

«Sono arrivata solo oggi...» spiegò la bionda, sotto lo sguardo esterrefatto di Emma. Non poteva essere vero. Non poteva farlo davvero. Perché, poi?

«Ti ho cercata nelle altre città vicine, e ieri mi hanno detto che ti hanno vista andare in questa direzione...»

«Io non mi ricordo niente? Dove vivo? Perché sono venuta qui? Come ti chiami?» Regina riempì la donna di domande frenetiche.

«Mal. Mi chiamo Mal.» rispose la donna accarezzandole il viso. Emma raggelò a quel gesto, e fece un passo indietro, pallida, abbassando lo sguardo.

«Non so perché tu sia finita qui ma... magari è il destino.» continuò Malefica nel frattempo, sorridendo.

«Destino?» le chiese Regina, rimanendo ferma. Mal sorrise ancora.

«Sì! Forse... forse dobbiamo restare qui. Non eravamo felici a Lowell, in fondo. Per questo abbiamo litigato... e... sei uscita. Eri arrabbiata, quindi forse hai guidato troppo veloce...» gli occhi azzurri si riempirono ancora di lacrime. «Mi dispiace così tanto....»

«Lowell....Viviamo insieme?» la testa le girò di nuovo e dovette sedersi. Mal la sostenne, aiutandola.

«Sì, in un appartamento. Dicevi sempre che avresti voluto un giardino... magari qui possiamo averlo.» le disse sorridendo.

«Si...Certo...» rispose l'altra, guardandola, totalmente confusa. «Da quanto stiamo insieme?»

«Cinque anni...» rispose Malefica, sedendosi davanti a lei e tenendole la mano.

Emma non poté più sostenerlo. Voltò le spalle ad entrambe e uscì dal diner, devastata. Regina le rivolse un'occhiata, notando la sua fuga, ma non poteva andarsene ora. Doveva sapere.

«Mi dispiace, non ricordo nulla...Che lavoro faccio?»

«La manager, fino a qualche anno fa. Hai perso il lavoro, ne stai cercando un altro...»

«Capisco...Quindi adesso vorresti trasferirti...qui?»

La donna si strinse nelle spalle.

«Non mi sembra male come posto.»

«No non lo è...mi piace tanto.» ammise guardando verso la porta, pensando a Emma.

Mal le sorrise.

«Bene, allora... mi metto subito all'opera per cercare una casa...» disse sorridendo. Prese il giornale dal tavolo a fianco, incontrando gli sguardi confusi e inquisitori dei presenti. Li fulminò con il suo, e la maggior parte di loro abbassò la testa. Tornò quindi a sorridere a Regina mentre sfogliava il giornale in cerca degli annunci.

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