"SOLO UNO STUPIDO BACIO"

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Tay's pov:

04:40 merda non sono ancora riuscita a chiudere occhio, Alex non ha più detto niente il che non mi preoccupa, mi fa solo ammattire, le solite cose insomma.
Il mio timore è che possa pensare che provi qualcosa per lui, ma non è così!

Anche se vista la situazione (da un punto di vista esterno) potrebbe sembrare.

Mi rigiro nel letto: Alex dorme a pancia in giù.

Decido di alzarmi per andare a bere un bicchier d'acqua, ho la gola secchissima.
Mi alzo silenziosamente senza mettere le infradito e mi dirigo piano piano verso la cucina.

Scendo le scale ed entro nella stanza, vado verso il frigo prendo una bottiglia d'acqua minerale ovviamente ,conoscendo la mia furbizia, non ho acceso la luce e adesso mi ritrovo a cercare un dannato bicchiere alla cieca, su un maledettissimo ripiano, posizionato al polo nord.

In una frazione di secondo afferro il bicchiere ma colpisco con la mano una tazza, almeno credo, non faccio in tempo a prenderla che cade al suolo frantumandosi in mille pezzi.

"Merda!" Impreco a bassa voce, cercando di non farmi sentire.
Indietreggio stando attenta a dove metto i piedi ma , naturalmente, pesto un vetro rotto.
Ora si che impreco ad alta voce.

Mi giro per appoggiarmi al bancone  il piede mi fa malissimo, senza nemmeno accorgermene mi è cascata un po' d'acqua sul pavimento, sulla quale scivolo con l'altro piede.

Sto per cadere ma qualcuno mi afferra da dietro.

"La scoordinatezza fatta persona"

Oh no... ma non stava dormendo?! E che cavolo!

"Simpatico..."

"Sempre stato"

Mi rialzo girandomi verso Alex che mi tiene ancora salda con le mani sui miei fianchi, nonostante le luci siano spente riusciamo a vederci un po' .

"Che ci fai a quest'ora in cucina Pulce scoordinata?"

Mi sorride provocandomi, sa proprio come
irritarmi.

"Beh potrei chiederti la stessa cosa capelli a spazzola"

Lo guardo facendo un'espressione falsamente disgustata verso i suoi capelli.

"Strano perché fino a qualche ora fa i miei cappelli ti piacevano così tanto..."

Mi irrigidisco subito e lui lo nota, si allontana andando ad accendere le luci.

Si riavvicina sollevandomi
"C-che fai?"  Domando quasi preoccupata.
Accenna un lieve sorriso

"Tranquilla non voglio molestarti" mi rilasso subito, non lo pensavo  ovviamente , ma ultimamente l'ansia è di casa.

Si abbassa mettendosi in ginocchio all'altezza del mio piede
"Hai un taglio"

Grazie fino a lì c'ero arrivata pure io.

"Ma dai? Non lo avrei mai detto..."

"Come sei acida" Ha uno sguardo serio mentre si rialza per andare a prendere del cotone e del disinfettante nello scaffale sotto quello delle tazze.

Mentre mi medica mugugno un po' per il bruciore

"Scusa" Pronuncio a bassa voce

"Dovrei essere io a chiederti scusa dato che ti sto facendo male al piede" continua disinfettandomi.

"Hai capito in che senso, ti chiedo scusa per come ti ho risposto prima... non volevo essere antipatica"

Alza lo sguardo per un millisecondo sui miei occhi, per poi continuare col disinfettante e mettermi un cerotto

"No scusami tu, non avrei dovuto fare quella battuta."

"Fa niente, tranquillo era solo una battuta, come hai detto tu"

Prende il mocio per asciugare l'acqua dal pavimento e poi raccoglie i pezzi di vetro, buttandoli via.

"Ce la fai a camminare?"

"Si sì tranquillo"

Scendo dal tavolo pronta a fare un passo ma appena appoggio il piede sento una fitta 

"Ahi! Fottuta tazza!"

"Occhio era la preferita di Thom..." dice sorridendo, mentre io lo fulmino con lo sguardo.

"Beh allora la sua tazza preferita fa veramente schifo. Ha attentato alla mia vita ed ha pagato per questo. Thom capirà"

"Lascia fare a me" Mi prende mettendomi un braccio sotto le mie gambe e con l'altro solleva la mia schiena

"Spegni la luce col tuo ditone vah..."

"Hey! Io non ho un ditone! Ho un semplice e grazioso alluce!"

"Sisi se lo dici tu... pensa a spegnere l'interruttore e non parlare"

Spengo la luce facendogli una linguaccia.

"Che modi , vergognati ed io che ti sto pure concedendo di portarmi su per le scale, come si fa con le principesse nelle favole"

"Vuoi dire che i principi portavano su per le scale le principesse?"

"Esatto"

"Allora ti scaravento giù per le scale dato che tu non lo sei nemmeno lontanamente"

Lo sento ridere, così gli tiro una pacca sul petto.

"Fino a prova contraria sono diventata la reginetta, ergo portami rispetto"

"Ohhh mi scus..."

"O mio Dio..." Alex guarda la mia espressione terrorizzata, preoccupato

"Cosa? ti fa male il piede?!"

"Non avrei mai pensato di dirlo in tutta la mia vita! Io reginetta... che schifo."

Alex mi guarda perplesso e divertito allo stesso tempo

"Tu stai male" mi risponde sorridendo e alzando gli occhi al cielo

"Ha parlato"

Arriviamo in camera poggiandomi  sul letto.

"Ti fa male?"

"Adesso no grazie" mi sorride spegnendo di nuovo la luce e sdraiandosi sul letto.

Devo parlargli assolutamente non possiamo far finta di nulla

"Alex..."

"Si?" Si volta verso di me

"Senti fra noi non... non è cambiato niente vero? Siamo sempre migliori amici..."

C'è un momento di silenzio che mi spaventa a morte, temo di aver rovinato le cose con quello stupido bacio.

"Si certo migliori amici"
Il tono della voce è piatto e tranquillo

"Sicuro?"

"Perché? Sei preoccupata per quei baci che ci siamo dati?"

Perché deve sempre essere così diretto? Mi innervosisce.

"Si  esatto, cioè non vorrei che la nostra amicizia fosse rovinata da dei baci insignificanti... cioè non che siano stati insignificanti mi sono espressa..."

"Tranquilla ho afferrato il discorso, hai ragione erano solo e semplicemente baci innocui niente di che, tanti amici si danno baci a caso. Tranquilla tutto come prima"

Mi sorride lievemente per poi girarsi dall'altra parte.
Non credo che gli amici si bacino fra loro... qualcosa non torna, povera me.
Non mi sento per niente sollevata.

"Adesso dormi mia Pulce nana"

Sorrido chiudendo gli occhi.
Ecco così va molto meglio.

Friendzone: Il Mio Migliore Amico Mi AmaWhere stories live. Discover now