"PRENDETE UNA DECISIONE"

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Alex's pov:

Sto camminando a vuoto da un'ora ormai:
Mani in tasca, faccio avanti e indietro sul pianerottolo di casa mia... non so che fare.

Pensare che la
mia vita stia andando a puttane è dir poco... merda. Mi porto le mani alla testa, tirandomi le punte dei capelli, non riesco a smettere di pensare a ciò che mi ha urlato Tay poco fa.

"Sei uno stronzo Alex...
Mi avevi promesso che saremo stati insieme contro il mondo! Mi hai mentito!"

"Dannazione!" Calcio la siepe ripetutamente...
Mi dirigo verso casa.

Ho bisogno di sfogarmi, cosa che in altre circostanze farei scopandomi la Blake... ma dato che questa volta la situazione è un po' diversa, mi accontenterò di suonare la chitarra.

"Basta mi hai stancata! Non ce la faccio più! Torni ancora tardi a casa! come pretendi che mi possa fidare di te George?! Sei un padre pessimo!"

" Margaret come sei diffidente!
Parli proprio tu!? pensi d'essere una buona madre?"

"Ah si?! Perché tu ovviamente sai che università vorrà fare Alex vero?! Cosa vorrà fare nel futuro! E Thom?! Lo conosci come le tue tasche, certo!
Alla cerimonia di diploma sei pure arrivato in ritardo! Scommetto che sei stato trattenuto a lavoro eh?! La solita scopatina vero?! Non sono stupida!"

Perfetto si ricomincia... tre giorni senza liti erano un sogno troppo bello da portare avanti.

Sbatto la porta rumorosamente e i miei tacciono immediatamente

"Ciao a tutti, fate come se non ci fossi continuate, litigate fino a rompere i coglioni al vicinato..."

"Alex! Sali in camera tua! Subito!"

Questa si che è bella mio padre che mi fa la ramanzina...rido per il suo vano tentativo di far il genitore, oggi non è proprio giornata

"Ma piantala stronzo"

Mia madre spalanca gli occhi incredula, mentre mio padre ha già uno sguardo di fuoco pronto ad esplodere

Thom rientra dalla porta d'ingresso e mi si avvicina

"Che succede?" La sua domanda è interrotta dalla voce di nostro padre, che la sovrasta.

"Come osi?! Io sono tuo padre! Ricordatelo! Non credere di poter fare è dire ciò che vuoi solo perché ti sei diplomato! Vali ancora meno di zero! Sappilo! Sempre a suonare quella stupida chitarra con la tua band"

Fa le virgolette in aria per enfatizzare, bastardo che non è altro meglio suonare la chitarra che ridursi ad essere lui.

"Ma che cazzo stai dicendo! Ma ti ascolti? Io varrei meno di zero?! Tu cosa saresti allora! Così disperato per la famiglia che pensi di esserti ritrovato che ti scopi chissà quante donne ignorando la mamma, che soffre come un cane! Tu non c'eri quando lei la notte piangeva! Non c'era nessuno solo io a sentire le sue lacrime e a consolarla! Ma a nessuno frega un cazzo ovviamente!"

"Ma per favore! Non sono affari tuoi tu sei solo nostro figlio comportati da tale! Credi di poter fare strada ?! Che illuso pensa a studiare e a trovarti un lavoro piuttosto! Così capirai finalmente cosa significa portare dei soldi a casa e gestire una famiglia"

Rido per l'esasperazione. Famiglia... certo

"Scusa quale famiglia?! Non c'è nessuna famiglia da molto ormai... sai preferisco suonare la mia chitarra invece che diventare come te, non ti fai schifo? Rispondi! perché dovresti e tanto..."

Mio padre avanza su di me in un millisecondo, sferrandomi un pugno sulla guancia, mia madre grida per lo shock, mentre sento mio fratello urlare

"Ma che cazzo fai?! Fermo!" Thom lo prende per le braccia allontanandolo, mentre io mi rialzo sputando del sangue sul pavimento.

"Che c'è papà adesso ti sei pure messo a picchiare tuo figlio? Che ridicolo..." Sputo ancora sangue ridendo.

Prima che possa avvicinarmi per dargliele di santa ragione mio fratello si gira verso nostro padre

"Per favore calmiamoci: papà smettila, come puoi fare questo alla mamma, a me ad Alex.
Basta dovete prendere una decisione."

I miei si guardano, mentre io mi asciugo con la mano il sangue dalla bocca.

"Va bene chiederemo il divorzio allora."

La voce di mia mamma rompe il silenzio tutti noi la guardiamo, non molto stupiti, prima o poi sarebbe successo in fin dei conti... solo mio padre ha uno sguardo sconvolto. Ma poi si aggiusta la cravatta e si ricompone

"D'accordo, ne discuteremo da soli.
Vedi Alex è così che si dovrebbe parlare, come tuo fratello. Da persone civili"

"Fanculo" gli faccio il dito medio.

Subito dopo Thom si volta verso mio padre

"Grazie papà, ma sai oggi opterò per la seconda opzione."

Gli sorride tirandogli un destro da far paura, facendolo cadere al suolo.

"Così ci penserai due volte prima di toccare mio fratello."

Detto ciò si allontana con le mani nelle tasche dei jeans, sorridendo soddisfatto.

Saliamo le scale, lasciando mio padre ancora a terra.
Percorriamo il corridoio in silenzio fino ad arrivare davanti alla mia camera.

"Thom grazie." Lo fisso negli occhi. Lui ricambia.

"Non c'è di che... insomma qualcuno doveva tiragli un destro prima o poi, è da quando ho tredici anni che sognavo di farlo..."

Sorridiamo leggermente per poi tornare seri.

"Senti Thom... mi spiace per quello che ho detto a scuola, non volevo essere così, beh così..."

"Diretto?"

"Esatto..."

"Ma avevi ragione" Thom scuote un po' la testa appoggiandosi allo stipite della porta.

"Non dire così Thom ti prego..."

"E perché no? È la verità purtroppo... dovrò conviverci e accettare la realtà: potrò dire a me stesso tante volte no non è colpa mia, ma in fin dei conti so che è così..."

"Thom... grazie"

"Me lo hai già detto genio"

"No ti sbagli, questo grazie è per avermi definito tuo fratello. L'ultima volta avevi detto che non... non lo sarei più stato"

La mia voce s'incrina un po', alzo lo sguardo al cielo, dannati occhi che lacrimano! Non sto per piangere no, è solo allergia.

D'un tratto mio fratello si avvicina e mi abbraccia, dandomi una pacca sulla schiena.

"Va tutto bene, va tutto bene Alex..."

Ci abbracciamo per un po'.

"Scommetto che adesso stai pensando tra te e te no, non sto per piangere"
Thom ride ed io lo spingo scompigliandogli i capelli e tirandogli giù la bandana.

"Testa di cazzo sai proprio come rovinare i momenti eh?"

Ci spintoniamo un po' ridendo, per poi ridarci un abbraccio.

"Ora vado, ci vediamo dopo"

"A dopo Thom"

Entro in camera chiudendo la porta, mi butto sul letto guardando il soffitto.

Gli occhi mi bruciano, nonostante abbia cercato di trattenere le lacrime fino ad ora... cazzo i miei divorzieranno.

Friendzone: Il Mio Migliore Amico Mi AmaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora