Tra 10 giorni!

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"Salve è l'agenzia immobiliare?" Chiesi incerta dopo che una voce femminile rispose al telefono,
"Si, mi dica" rispose gentilmente la signora immagino adulta,
"Buongiorno, io sarei in cerca di un appartamento, mi posso rivolgere a lei?" Cercai di domandare nella maniera più cortese possibile,
"Con piacere, mi descriva il suo appartamento ideale e il suo bagget di base"
"Io personalmente opterei per un monolocale in zona centrale, sono una studentessa e per questo non vorrei spendere troppo" la informai delle mie necessità,
"La capisco, se vuole possiamo prendere un appuntamento per domani e posso iniziare a mostrarle degli appartamenti adatti alle sue esigenze" mi rispose la donna,
"Sarebbe ottimo, la ringrazio" dissi prima di attaccare il telefono e tornare all' interno dell' università.

Stavo per entrare in aula quando sentì chiamare il mio nome,
"Eden,Eden!"
"Jason! ciao, come stai?" Gli chiesi curiosa della sua situazione calcolando che l' ultima volta che lo vidi non era nella migliore delle situazioni,
"Abbastanza bene, volevo sapere se mi potevi dare il numero di Jo, non riesco a contattarmi con Nina e so che lui ci parla ogni tanto" mi disse con una certa tristezza negli occhi,
"Certo..." dissi iniziando a dettargli il numero di telefono del mio ragazzo,
"Senti Jason, noi non abbiamo mai avuto un buonissimo rapporto ma se ti va di parlare non ti creare nessun problema" gli sorrisi dolcemente, lui mi annuì semplicemente prima di andarsene.

"...In fondo mi fa tenerezza" commentai con mia cugina appena gli finì di raccontare le sensazioni che mi aveva lasciato Jason quella mattina,
"Si, anche a me ma non dimenticare ciò che ha fatto a Nina" mi ricordò lei,
stavo per risponderle quando suonò il campanello,
"Dev'essere Jo..." annunciai prima di alzarmi ed andargli ad aprire,
"Ehi" mi saluto appena gli aprì la porta,
"Ehi" ricambiai il saluto sporgendomi per dargli un leggero bacio sulla guancia,
"Cos'è quello?" Gli chiesi mentre ci dirigevamo in salotto,
"È per Karen" disse raggiungendo mia cugina ed abbracciandola,
la incitammo ad aprire la busta che Jo gli aveva dato,
"Non ci posso credere..." sussurrò con le lacrime agli occhi,
"Un hamburger" disse estraendo il cibo dalla busta,
"Ed io che pensavo chi sa che" risi sedendomi sulle gambe di Jo che nel frattempo si era accomodato sul divano,
"Com'è andata dall'avvocato?" Gli chiesi curiosa della faccenda,
"Abbiamo il processo tra 10 giorni" disse in tutta tranquillità,
io e Karen lo guardammo stupite,
"Come tra 10 giorni! Ma non era tra 2 mesi? E Nina che sta all'estero? L'hai chiamata" gli chiesi io mentre mia cugina dava il primo morso al suo hamburger,
"Parlando con l'avvocato abbiamo pensato di spostarlo al prima possibile e Nina l'ho chiamata prima di venire qui" commentò lui quasi indifferente,
"Comunque ragazzi la vostra storia è sconvolgente: vi siete incontrati, avete entrambi scoperto di avere un fratello nascosto, casini a destra e sinistra e poi vi siete messi insieme! Io direi al dir poco shockante" disse prima di alzarsi e in tutta la sua delicatezza annunciare che gli serviva il bagno, io e Jo all' inizio ridemmo per ciò che aveva detto la rossa ma successivamente ci guardammo straniti accorgendoci che effettivamente era strano che tutte queste cose erano accadute solo dopo che ci fossimo conosciuti,
"Dovevi arrivare tu per scombussolarmi la vita" rise lasciandomi un leggero bacio sulle labbra che fece sorridere anche me.

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Eravamo a casa dei miei zii, tutta la mia famiglia era riunita compreso Samuel,
"Allora amore di nonna l'hai trovato il fidanzatino?" Mi chiese mia nonna mentre mi serviva una porzione fin troppo abbondante di pasta,
"Mamma, Eden ha 20 anni penso non si possa più definire fidanzatino..." la rimproverò mia zia sorridendomi,
"Allora, come si chiama?" Continuò sempre lei,
"Jo" rispose mia cugina al mio posto che ricevette una gomitata da parte mia,
"Ah quel ragazzo tanto carino? Che bella notizia, portalo a pranzo la prossima settimana" mi incoraggiò mia nonna mettendomi in imbarazzo,
"Non penso sia il caso" commentai per poi lanciare uno sguardo a mia cugina per fargli capire che era arrivato il momento di parlare.
Il suo sguardo era spaventato e potevo sentire da sotto il tavolo la sua gamba tremare, non non so se per l'agitazione o per la paura ma di scatto si alzò in piedi e guardando fissi negli occhi i suoi genitori urlò "sono incinta!"

Le reazione di ogni persona a quel tavolo fù differente: mia zia aveva spalancato la bocca stupita e si poteva anche vedere un po' di commozione nei suoi occhi, mio zio aveva una faccia impassibile senza una vera e propria reazione, mia nonna rimase con una forchettata di spaghetti per aria e per quanto riguarda mio fratello e mio nonno... loro non ebbero una vera e proprio reazione si limitarono a mangiare curiosi di come sarebbe continuata la situazione.
"Seriamente?" Fù l' unica cosa che uscì dalla bocca di mia zia dopo minuti di sguardi sconcertati,
Karen annuì risedendosi al suo posto ed afferrando la mia mano,
"Da quanto lo sai?" Si alzò la nonna per venire ad abbracciare la nipote,
"Da circa 4/5 giorni, non di più" disse sfiorandosi la pancia con la mano "ah ed ovviamente è di Travis" aggiunse sapendo quella era la domanda che tutti volevano fare,
"Bhe? Non fate gli auguri a questa giovane mamma?" Come al solito mia nonna cercava di smorzare la situazione,
"Qui bisogna brindare" annunciò mio nonno dirigendosi con Samuel allo scaffale dei vini pregiati, io istintivamente mi alzai e lasciai Karen sola con i suoi genitori, era giusto che parlassero tra di loro.
Noi altri ci rifuggiamo in cucina notando la situazione delicata,
lì iniziammo a spettegolare amichevolmente sulla reazione dei miei zii.
Mio nonno affermava che sarebbe andata male mentre mia nonna era ottimista ed era entusiasta di diventare bisnonna,
"Dovreste iniziare anche voi a mettere su famiglia, prendete esempio da vostra cugina" commentò sempre lei elogiando Karen,
"Nonna siamo ancora giovani, io sto ancora al primo anno di università" sbuffai alzando gli occhi al cielo,
"Ed invece tu? Che scusa hai?" Si rivolse a mio fratello,
"Bhe io in realtà vorrei aspettare un po' prima di sistemarmi, voglio capire cosa voglio veramente e per questo domani parto" annunciò senza alcun preavviso,
"Che?" Chiesi io appoggiandomi al tavolo della cucina per non cadere, troppe informazioni tutte insieme per oggi.
"Solo per un po' di tempo, poi deciderò dove sistemarmi se qui o in Italia"
Stavo per rispondergli ma sentimmo delle risate provenire dal salotto così ci dirigemmo a controllare e la scena che trovammo fù la più dolce che ci potemmo aspettare: i miei zii e Karen erano abbracciati e ridevano felici.
Istintivamente presi il cellulare e gli scattai una foto, quello sarebbe stato sicuramente un momento da ricordare.

L' inferno nel paradisoWhere stories live. Discover now