Una Dottoressa Per Amica

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*levi pov's*

Ero appena rientrato dopo aver cacciato quegli stupidi bambocci che ogni giorno mi venivano a rompere con i loro stupidi scherzi, quando sentí un lieve bussare.

Chissà chi cavolo era.

Ancora infuriato scesi per le scale urlando che se fossero stati ancora loro gli avrei menati, e non scherzavo, ma appena aprii la porta mi morirono le parole in gola.

C'era un ragazzo poco più alto di me, anche se non serviva molto per superarmi, ma lasciamo stare, magro, anzi fin troppo magro con i vestiti semplici rovinati e sporchi di sangue e terra come d'altronde lo era anche la zazzera castana che si ritrovava in testa.
Lo guardai in viso, sorpreso e intimorito e incontrai due occhi che ricordavano un verde molto smunto, socchiusi per il troppo dolore, che mi fissavano imploranti e subito dopo svenne davanti a me.

E ora che avrei dovuto fare?

Lo fissai incredulo, non potevo lasciarlo li, non stava affatto bene.
Lo fissai ancora per qualche secondo indeciso sul da farsi poi mi piegai e me lo caricai in braccio senza fatica anche perché era leggerissimo nonostante la sua altezza e lo coricai sul divano stendendolo sopra degli asciugamani per non sporcare ovunque.
Guai sporcare, per nessuna ragione al mondo non volevo rivivere orrendi ricordi associati a quello schifo.

Respirava debolmente e gli controllai il polso, batteva ma dannatamente piano.

"vero! Come ho fatto a non pensarci?!" presi il cellulare e composi velocemente un numero che conoscevo ormai a memoria e aspettai qualche secondo.

<< LEVIIIIIIIIIIIIIIIIII ANCHE OGGI A GIOCARE CON I TUOI ADORATI MARMOCCHI??!>> gridò una voce femminile dall'altra parte del telefono.
<<zitta quattr'occhi. Tu sei un medico giusto?>>
<< levi mi conosci da anni e ora me lo chiedi?! Si comunque. Che é successo? Bruciato col the?>> chiese  la donna ridacchiando.
<<a me nulla ma ho un ospite un po', bhe inaspettato che ha bisogno di te, e anche in fretta quindi muovi il culo tanto abiti poco distante da qui>>
<<mi dicono che finezza é il tuo secondo nome eh?? Comunque nessun problema. Ma dimmi cos'ha esattamente?>>mi girai verso il giovane
<<non so. É molto debole e respira a fatica e dalle macchie di sangue credo gli abbiano sparato alla spalla e alla gamba>> trattenne il respiro
<<arrivo immediatamente, dieci minuti e sono da te>>.

Riattaccai senza neanche ringraziare, d'altronde si era abituata al suo comportamento e non si lamentava se non per scherzare e a lui diciamo che andava bene.

Sospirai e mi sedetti sulla sedia posta di fianco al divano e osservando il ragazzo notai che aveva preso a sudare e ad avere i brividi.

Gli toccai la fronte. Era bollente e non era un buon segno. "speriamo non abbia nessuna infezione in corso..." Mi diressi in bagno a prendere il necessario per poi poggiare un panno bagnato sulla sua fronte.

Dopo diversi minuti il campanello suonó e sulla porta aperta si materializzó una donna occhialuta che mi superava di parecchi centimetri, con capelli castani raccolti in una coda alta e spettinata e un viso che esprimeva simpatia ma che ora lasciava trapelare un po di curiosità e preoccupazione.
<<dov'è?>>
<<oggi di poche parole eh quattr'occhi?>>
<<ti ho già detto che il mio nome é Hanji, nanetto. E si dato che hai un ragazzo ferito e sconosciuto in casa>> <<come mi hai chiamato??!>>
<<nulla nulla! Ma ora muoviamoci>> <<mhh, gli é salita la febbre>> ovviamente ,lasciai perdere l'argomento "altezza" accostandomi a braccia incrociate, con lei al divano. <<bhe di certo non é messo bene>> lo guardò pensierosa decidendo cosa fare.
<<devo capire che ferite ha e se i proiettili sono ancora dentro perciò vai a prendere un asciugamano da mettergli in vita, dovremo svestirlo. Inoltre devo trovare un posto dove poter lavorare perciò ci trasferiamo a casa mia e niente storie>> disse seria per poi sorridermi mentre mi dirigevo sbuffando a prendere il necessario e le chiavi per poi caricarmi in braccio poco delicatamente il ragazzo e uscire di casa seguito dalla bruna.
<<cavolo Levi sei sempre il solito, portalo in modo decente quel poveretto! Non quasi a testa in giù!>> mi rimproverò.

"Tsk che rompi palle. Tanto che poteva importagli come lo portavo. È svenuto".

In risposta alzai un sopracciglio per poi svogliatamente  assecondarla seguendola in macchina caricando anche il giovane ancora tremante, coricandolo sui sedili posteriori.

Mise in moto, fece retromarcia e si diresse velocemente verso la sua dimora poco lontano da li.

~*~*
Spazio meh :3

Doppio aggiornamento u.u

Spero vi piaccia!
Magari farete cadere una stellina, accidentalmente... Chissà!

~*Kiara*~

Only With You *~Ereri/Riren~* {CoMpLeTa} Where stories live. Discover now