Epilogo

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-time skip un anno-

Stavano dormendo così bene, l'uno abbracciato all'altro.
Rannicchiati nel letto con le dita delle mani intrecciate, come ormai da tempo lo erano le loro vite.

Erano così tranquilli a riposare nel dormiveglia della mattina, mentre ascoltavano la pioggerellina fine cadere sulle foglie degli alberi fuori dalla finestra, che non si accorsero dei piccoli passi che correvano nella direzione della loro camera.

Chiunque fosse non bussò e non chiese nulla, solo spalancò la porta e entrò fiondandosi a scuotere i due corpi accoccolati nel letto

<<PAPÀ!!! PAPÀ! MUOVITIIIII ME L'AVEVI PROMESSO, ME L'AVEVI PROMESSO!! DOVEVAMO ANDARE A CERCARE I LOMBRICHI NEL BOSCO!!! >> cantilenò ad alta voce la piccola figura iniziando a punzecchiare la guancia del castano che sbuffando si strinse di più al corvino ancora addormentato
<<mh, ma ivan è presto...>> mugolò lasciandosi sfuggire uno sbadiglio
<<NON È VERO SONO GIÀ LE DIECI!! DAIIIII!!!!>>
<<shhh... che svegli levi. Va bene, va bene. Forza vai a prepararti che andiamo>> gli disse osservandolo correre felice fuori dalla camera.

Vi starete chiedendo chi sia vero?
E che ci faccia un bambino in giro per casa loro.
Lui è ivan, il piccolo che levi aveva salvato da grisha mentre fuggivano dal rifugio.

Un giorno, oramai un'anno fa, era arrivato alla porta della villetta Ackerman, dove si erano trasferiti, il famoso zeke che il castano scoprí poi, con grande sorpresa, essere suo fratello maggiore.
Un pomeriggio aveva bussato con insistenza sul legno intagliato dell'uscio facendo accorrere i padroni di casa.
Ovviamente, preoccupati, i due giovani l'avevano accolto aspettandosi pessime notizie data la foga e l'impazienza che l'uomo mostrava.

"ragazzi non ce la faccio più! Quel pargolo è iperattivo! Non sta buono un secondo!! Sono troppo vecchio per queste cose...
Sentite, da quando gli ho detto che ti conosco, levi, non smette di ripetere di voler venire da te. Sareste disposti a tenerlo almeno per un po', intanto che cerco qualcuno a cui affidarlo?"

Queste erano state le sue parole, quasi supplichevoli.
Doveva essere stato davvero al limite della sopportazione se gliel'aveva portato la sera stessa.

In conclusione potete immaginare come sia andata a finire...
Si, esatto.
Hanno finito per adottarlo.
Non aveva una famiglia né un posto dove stare quindi si sono offerti come suoi nuovi genitori.

Ed ecco spiegato il perché del nuovo arrivato.

<<mh amore che è tutto sto casino? >> brontolò il corvino rigirandosi nel letto
<<è il nostro piccolo ranocchio che vuole andare a prendere i lombrichi...>> sospirò e controvoglia si alzò a sedere separandosi in parte dal calduccio delle lenzuola
<<devi proprio abbandonarmi qua? >>
<<mhg... si, mi spiace. Il dovere mi chiama>> sussurrò con un sorriso triste, lasciandogli un casto bacio sulle labbra sottili ridacchiando in risposta all'espressione corrucciata del compagno
<<torneremo per pranzo così mi avrai tutto per te>>
Lentamente, dopo avergli dato un ultimo sguardo, scese dal letto andando verso l'armadio.
Con movimenti ancora addormentati indossò dei jeans e una felpa, passandosi velocemente le mani fra i capelli cercando di ravvivarli
<<il bellissimo cespuglio che hai in testa è irrecuperabile quanto te moccioso>> lo prese in giro il più grande raggiungendolo per cingengerlo in vita con le braccia
<<ma come? sicuro che lo sia? >> si girò prendendogli piano il viso fra le mani accarezzandogli le guance lisce
<<si, ma mh... non vale distrarmi con i tuoi occhi>>
<<questo vale anche per te... >>

<<PAPAAAAAA!!>> urlacchiò ivan entrando in camera mentre si stavano baciando <<IIIHHH! BLEH! CHE SCHIFO!>> scherzò iniziando poi a correre felice per la casa rincorso dal castano che una volta raggiunto lo afferrò e prese in braccio.
Immediatamente, il silenzio della mattina venne interrotto dalle loro risate gioiose che si spansero per la casa animandola
<<ti ho preso piccola peste!>> esclamò facendogli le pernacchie sul collo.
<<dai forza bambini andate, che altrimenti ame ve li ruba tutti scavando>> disse divertito il corvino andando in cucina a prepare due panini per la colazione, mentre il suo ragazzo prendeva la mantella per il piccolo e gliela infilava contro la sua volontà
<<grazie levi, allora noi andiamo>> gli schioccò un bacio prendendo il sacchetto dalle sue mani.
Si tirò su il cappuccio della felpa verde che gli aveva regalato tempo prima e uscirono chiudendosi la porta alle spalle.

Only With You *~Ereri/Riren~* {CoMpLeTa} Where stories live. Discover now