Lettera d'amore anonima

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14 Febbraio ore 17:00 Liceo Shohoku

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14 Febbraio ore 17:00 Liceo Shohoku

Rukawa aveva appena aperto il suo armadietto nello spogliatoio della palestra.

Una lettera gli scivolò in mano ed una rosa rossa rimase in bella mostra così curioso aprì la busta prendendo il foglio al suo interno prendendosi qualche minuto prima di andare ad allenarsi ed iniziò a leggerla:

Dannata Kitsune, ora dovrai ascoltarmi.

Ho delle cose da dirti e lo faccio per iscritto.

Parto dicendoti che ti ho sempre ammirato per la passione che metti nel gioco e da questo ti spiegherò alcune cose.

Ti desidero...

Desidero avere la tua attenzione, non perchè mi comporto da clown mascherando le mie insicurezze, ma per quello che sono veramente.

Desidero vedere il tuo corpo sotto il mio che si contorce per il piacere ed ascoltare i tuoi gemiti di piacere, vedere il tuo volto arrossato dall'imbarazzo e la tua pelle diafana ricoperta dai miei baci...

Desidero sentirti pronunciare il mio nome e sentirti urlare dal piacere nel momento in cui mi riverserò in te.

Ti chiederai: "Perchè si è scoperto così tanto?"

La risposta è semplice.

L'ho fatto perchè ti amo. Ti amo da non so quanto tempo, solo che non volevo ammetterlo e rendere ancora più complicato questo strano rapporto che abbiamo creato tra di noi.

Se dopo quello che ti ho scritto non sei scappato o hai gettato via questa lettera ti aspetto nello spogliatoio al termine dell'allenamento.

Terminato di leggere la lettera sorrise capendo chi fosse il mittente.

C'era solo una persona che lo chiamava Kitsune e pensò: Non immaginavo mi scrivesse tutto questo, ma alla fine siamo entrambi sulla stessa barca perchè lo amo anch'io. Del resto non sarebbe male provare a stare insieme.

Andò agli allenamenti e si comportò come se niente fosse, ma di tanto in tanto cercava di bloccare il rossino sfregandosi contro il suo corpo in un modo un po' troppo provocante.

Al termine dell'allenamento i due s'intrattenerò ancora un po' in palestra giocando uno contro uno e solo quando gli altri se ne furono andati entrarono nello spogliatoio dove iniziarono a baciarsi e spogliarsi gettando la divisa a terra.

Si spostarono verso le docce ed entrarono in una di esse aprendo l'acqua calda, non smisero un attimo di baciarsi mentre le loro mani scivolavano le une sul corpo dell'altro raggiungendo poco dopo le loro virilità.

Si toccarono a vicenda gemendo di piacere ad ogni carezza fino a quando non raggiunsero l'orgasmo che li lasciò senza fiato.

Con calma si lavarono ed uscirono dal getto dell'acqua vestendosi di tutto punto per poi chiudere la palestra ed andare a casa, sulla strada del ritorno, però, i due si fermano davanti al palazzo dove viveva il rossino. Rukawa osservò quel luogo, ma non disse niente semplicemente lo baciò e s'allontanò di qualche passo, Hanamichi lo prese per il polso: «Ti amo, Kaede»

«Ti amo, Hanamichi» ammise lui semplicemente per poi rubargli un altro bacio e correre via.

Rientrato a casa Kaede prese la rosa e la mise in un vaso osservandola attentamente con un sorriso sul volto.

Solo dopo aver cenato il ragazzo dai capelli corvini andò dritto a letto, avendo la certezza che la sua vita sarebbe diventata meno monotona con la vicinanza del rossino anche fuori dall'ambiente scolastico.  

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