l'attività

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15 settembre

In classe l'aria era tesa,tanto tesa da poterla tagliare con il coltello.

Dominic entrò in classe e lo notò subito. Posò il borsone sulla cattedra e rivolgendosi a noi disse ''ragazzi,lo sapete che giorno è oggi?'' ''mercoledì'' rispose Davina ''ah,l'attività'' ricordò Malila.

''Ora che la stanza e più libera,ci possiamo sedere in cerchio.'' si formò lentamente un disordinato e caotico che lasciò fuori il professore ''non mangio nessuno'' e così dicendo si fece spazio.

''Cos'è successo ragazzi?'' nonostante il suo chiaro tentativo di cambiare il clima,nessuno parlò ''bene..ditemi,che cosa provate? che cosa provate a stare qui o in questo momento? potete dirlo con una parola o con un vero e proprio monologo. Insomma..fate quello che vi sentite. Chi vuole cominciare?''  mi guardai attorno e ricordai a me stessa che a volte dobbiamo metterci in gioco per primi o nessuno ci seguirà ''vabbè,comincio io'' presi un bel respiro ''mi sento disorientata. non ho mai cercato di controllarmi di più,mai. Non sono obbligata a farlo'' mi scroccai le dita per poi continuare a parlare ''non sono sono obbligata ma ne sento il bisogno,sento che se non mi controllo io,gli altri non lo faranno. Odio dover fare la parte della rompipalle! Posso dirlo?'' chiesi guardando Dominic,sempre in veste di prof ''va bene,puoi dirlo. Oggi vi voglio senza filtri'' ci comunicò gettando uno sguardo veloce su ognuno di noi ''odio fare la parte della rompipalle ma sento che se non mi comporto io da aulta,nessun altro lo farò.''

''Sono vittima di bullismo'' sputò fuori Davina ''non so nemmeno perchè. Non vedo nulla che non vada in me!'' ''questo perchè non c'è nulla che non vada in te! i bulli..'' disse dolcemente il professore prima di essere interrotto ''i bulli sono in questa scuola?'' rubai le parole al prof,stringendo i pugni nella tasca della felpa 'no,sono nel mio paese'' ''hai mai pensato di denunciarli?'' ''Lucrezia,quando sarai tu la prof,farai tu le domande'' ''finalmente qualcuno te lo ha detto!'' intervenne Riccardo scherzando  ''qualcuno ti ha interpellato,Speranza?'' Riccardo tacque,taceva sempre quando Dominic lo sgridava ''fuori dalla Classe,Speranza!''  aggiunse,a quel punto sul suo viso scomparve ogni segno di spensieratezza,sostituita da un'espressione costernata. Sbattè le palpebre ed uscì dalla classe.

''Stai esagerando'' espressi la mia opinione in merito a quello che era successo durante l'attività,una volta soli in aula ''no,tu stai esagerando'' mi rivolse uno sguardo duro ''non puoi comportarti qui,con me,come ti comporti fuori,con gli altri. Qui non sono un tuo amico,nè tantomeno il tuo ragazzo.'' ''se è per questo non lo sei  mai stato,sia chiaro una volta per tutte! ma oltre questo anche tu stai esagerando. Come prof e come persona,l'hai aggredito!'' ''se non ti va più bene il mio corso,puoi sempre cambiarlo così protemo finalmente divertirci sotto le coperte. Visto il tuo continuo interessamento nei miei confronti,Riccardo non deve soddisfarti poi tanto'' risi nervosamente,lo mandai a quel paese e me ne andai.

A letto con FreudOnde histórias criam vida. Descubra agora