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Eren si era ormai rassegnato: nulla avrebbe mai migliorato il suo umore.
Aveva così iniziato a fare su e giù per un corridoio assorto nei suoi pensieri e l'immagine di Furlan, ormai chiaramente innamorato di Isabel, lo fece sorridere.

Si rese conto solo dopo qualche secondo di cosa era accaduto: Mr. Ackerman gli si era avvicinato invitandolo a danzare e lui senza pensarci troppo aveva risposto affermativamente.

Eren non sapeva cosa fare, era sorpreso, ma di certo non si sarebbe tirato indietro ora.

Numerose domande affollavano la sua mente, perché Levi gli avrebbe dovuto fare una proposta simile? Si era reso conto che lui non era una leggiadra fanciulla vestita di bianco? Lo stava solamente schernendo?

Mr. Ackerman sembrava perfettamente a suo agio, la sua proposta era del tutto sincera. Fece dunque segno ad Eren di seguirlo.

Levi, lontano da sguardi indiscreti, guidò il giovane fino ad piccolo salotto, ben illuminato e abbastanza distante dalla confusione della sala da ballo tanto che si sentiva solamente un soffuso chiacchiericcio e il suono dei violini.

Il ragazzo non avrebbe mai pensato di poter ballare con un uomo, tantomeno con il signor Ackerman, colui che aveva evitato per tutta la serata e per il quale provava sentimenti non di certo favorevoli.

Per un po' non dissero una parola, il ragazzo cominciò a credere che il silenzio sarebbe continuato per l'intera durata dei due giri di danza, e in un primo momento aveva deciso di non interromperlo, finché all'improvviso, immaginando che la punizione più grande per il suo cavaliere sarebbe stata costringerlo a parlare, fece qualche osservazione insignificante sul ballo. Lui replicò, e rimase di nuovo in silenzio.

Dopo una pausa di qualche minuto si rivolse a lui per la seconda volta
- Ora è il vostro turno di dire qualcosa, Mr. Ackerman. Io ho parlato del ballo, e voi dovete fare una qualche altra osservazione

Lui sorrise, e gli assicurò che qualsiasi cosa avesse desiderato fargli dire sarebbe stata detta.

-Benissimo. Questa risposta può andare, per il momento. Forse tra un po' io potrei osservare che i balli privati sono molto più piacevoli di quelli pubblici. Ma ora possiamo restare in silenzio

-Parlate seguendo delle regole, mentre ballate?

-A volte. Un po' si deve parlare. Mi sembrerebbe strano restare insieme per mezzora completamente in silenzio, eppure, per qualcuno, la conversazione dovrebbe essere organizzata in modo tale da dire il minimo indispensabile

- state tenendo conto dei vostri desideri- chiese Levi -o immaginate di fare piacere ai miei?

-Tutte e due le cose- rispose Eren maliziosamente -poiché ho sempre notato una notevole affinità nelle nostre menti. Abbiamo entrambi un temperamento poco socievole e taciturno

-Sono certo che in questo non ci sia molta affinità con il vostro carattere- disse Ackerman- Quanto possa essere vicino al mio, non posso essere io a dirlo. 

Rimasero di nuovo in silenzio fino al termine del primo giro, quando lui gli chiese se lui e i fratelli andassero molto spesso a Meryton. Eren rispose affermativamente e, incapace di resistere alla tentazione, aggiunse
-Quando l'altro giorno ci siamo incontrati, stavamo giusto facendo una nuova conoscenza

L'effetto fu immediato. Un'ombra di irritazione calò dei bei lineamenti del maggiore, ma non disse una parola, ed Eren, seppur rimproverando la propria debolezza, non riuscì a proseguire. Alla fine Levi parlò, e, con un tono forzato, disse - Mr. Smith ha in dote dei modi così piacevoli da garantirgli di fare molte amicizie, se sia ugualmente capace di mantenerle, non ne sono certo

-È stato così sfortunato da perdere la vostra amicizia- replicò Eren con enfasi -e in un modo che probabilmente lo farà soffrire per tutta la vita

Levi non rispose e sembrava desideroso di cambiare argomento.

Orgoglio e pregiudizio (Ereri fanfic)Where stories live. Discover now