Lei. Camilla Dalmasio. 17 anni e frequenta il quarto anno di ragioneria. È bassina ma magra con i capelli lunghi, lisci e castani e gli occhi marroni; ha un bel caratterino e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ed ha una passione per i lib...
Gabriele's Pov Sono le tre e sono appena rientrato a casa. Mi svesto e mi metto il mio pigiama e mi metto subito sotto le coperte. Continuo sempre a pensare a Camilla e al nostro ballo insieme. Lei era bellissima. Poi il suo modo di ballare. Così elegante, così sensuale. Avrei voluto ballare con lei altre 100 volte. E proprio con questi pensieri che mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.
4 giorni dopo
Camilla's Pov Suona la sveglia delle 10. Sono di nuovo a casa. Sono arrivata ieri sera alle 9 e mezza in aeroporto dove mi stava aspettando mio padre. Ho fatto un po di giri qua e là per Firenze. È veramente bella! Ed ho finalmente rivisto mia madre e mia nonna. Tralaltro ieri, quando sono arrivata, mio padre ha detto che abbiamo un nuovo vicino di casa e che questa mattina sarei dovuta andare a salutarlo e farci conoscenza. Con l'eleganza di un ippopotamo, mi alzo dal letto e vado in cucina a fare colazione. Una volta finito, mi lavo e mi vesto molto comodamente: leggins, maglia dell'adidas e scarpe della medesima marca. Mi guardo allo specchio e per la prima volta non mi sono alzata come uno zombie. Yeahhh! Comunque mi pettino i miei lunghi capelli e mi trucco un po: mascara, correttore e blush. Poi mi metto il giubbotto, prendo solo il cellulare e le mie chiavi di casa e vado a salutare questo nuovo vicino. Suono il campanello e attendo il suo arrivo. Dopo pochi secondi mi apre un ragazzo sui vent'anni. Rimango ferma. Sul posto, con gli occhi appena spalancati.
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"Ehy ti sei incantata?" Dice lui passandomi una mano davanti alla faccia "Ehm...scusami. Comunque piacere Camilla." Dico porgendogli la mano e sorridendogli. "Piacere Lorenzo." Dice stringendomi la mano e ricambiando il mio sorriso. "Vieni entra pure." Aggiunge spostandosi, permettendomi di entrare. "Grazie mille." Dico entrando e ammirando la casa. È molto bella. Lo stile è moderno, sui toni del bianco e del nero. "Bella casa." Dico guardandomi attorno. "Grazie mille. Prego, siediti." Dice lui ed io seguo i suoi comandi. Sono le dodici e mezza. Già, è abbastanza tardi ma parlando non ci siamo accorti dell'orario. Lorenzo è un ragazzo spettacolare. Ha vent'anni e fa l'università di economia e commercio. È molto divertente e sembra proprio un bravo ragazzo. Mi è piaciuta tantissimo la sua compagnia. Mentre preparo qualcosa da mangiare squilla il telefono; è Isabel. Conversazione Io: ehy Isabel. Dimmi tutto. Isabel: ehy Cami. Oggi pomeriggio verso le sei, ti va se ci vediamo? Andiamo a fare in giretto con Ilaria. Io: sisi va bene. Ci sono. Avete chiesto anche ad Irene? Isabel: si ma ha detto che è impegnata con Sergio. Io: ok va bene. A dopo allora. Passate da casa mia alle sei? Isabel: sisi a dopo. Fine conversazione. 3 ore dopo Sono "stravaccata" sul letto a leggere un libro che ho comprato li a Firenze. Secondo voi io anche a Firenze non dovevo andare in biblioteca? L'ho iniziato a leggere ieri in treno. È bellissimo. Ma dopo qualche pagina, mi addormento. 1 ora e mezza dopo Sento qualcosa che mi solletica il naso. Apro lentamente gli occhi e vedo il mio libro vicino alla mia faccia. Accendo il cellulare e guardo l'ora. Sono le cinque. Ho ancora tempo. Posso farcela. Vado in bagno e mi lavo e mi metto i jeans scuri a vita alta con un maglione a dolce vita messo dentro i pantaloni. Metto i miei stivaletti col tacco e passo al trucco molto naturale: mascara, matita, un po di correttore qua e là e rossetto rosso scuro. I capelli li lego in una coda di cavallo. Prendo il mio pellicciotto nero, la mia borsa, cellulare, chiavi e via. Appena esco di casa le vedo e le saluto con un grosso abbraccio. La serata passa velocemente. Una volta arrivate le otto ritorniamo tutte a casa. Prendo le chiavi dalla mia borsa e apro la porta. "Papà, sei qui?" Dico urlando un po. "Si tesoro. Sono in cucina." Dice e mi dirigo verso la cucina. Lo vedo alle prese con la cena e lo saluto con un bacio sulla guancia. Vado nella mia camera e mi metto il pigiama, mi strucco e metto le mie adorate pantofole. Ritorno in cucina e trovo già tutto preparato. Ci sediamo e ceniamo mentre chiacchieriamo un po. Una volta finito tutto lavo i piatti e mi stendo sul divano alla ricerca di un qualcosa alla tv. Lascio su Italia uno dove stanno trasmettendo le pagine delle nostra vita. Alle undici e mezza il film finisce e mi metto nel letto. Ma prima do la buonanotte a mio padre. Rimango un po al cellulare a parlare con le mie adorate amiche e verso mezzanotte spengo tutto e vado a dormire.
