Capitolo 1

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James' POV

Vidi Raúl percorrere il vialetto ed uscire dal cancello della villa dello zio Brian.

Salì in macchina ed estrasse una sigaretta dal pacchetto che teneva sempre sul cruscotto.

-Perché sei solo? Dov'è...-

-Sta arrivando- mi zittì accendendosi una sigaretta.

-Si è di nuovo addormentato?-

-Bingo!- rispose Raúl saltando fuori dalla macchina per fumare, come a volermi impedire di fargli altre domande.

Mi accigliai e presi a guardare verso la porta di casa di Axel.

Qualcosa non mi convinceva, ma Raúl sembrava poco disposto a condividere le sue sensazioni con me.

Attesi in silenzio in macchina fino a quando non vidi Jay scendere di corsa le scale di casa sua e raggiungerci.

Indossava una maglietta scura e un jeans.

Guardò Raúl in modo strano, poi aprì lo sportello di dietro e salì in macchina.

-Hey- mi salutò accennando un sorriso.

-Ciao- sussurrai, girandomi solo un istante verso di lui.

Le sue guance erano arrossate, come se avesse pianto a lungo.

Raúl sapeva qualcosa di cui io non ero a conoscenza.

Odiavo quando mi tenevano le cose nascoste.

-Che hai?- mi chiese Axel con un tono che mi costrinse a voltarmi immediatamente.

Mi mancò un battito quando lo vidi con gli occhi terribilmente lucidi.

Ultimamente Axel scattava per un nonnulla.

Capitava spesso mi rispondesse male, o che i suoi occhi scuri, estremamente simili a quelli di sua madre diventassero liquidi e tristi.

-Nulla, va tutto bene- gli sorrisi allungando la mano per scompigliargli i capelli.

Axel, che di solito non sopportava quel gesto mi lasciò fare, abbozzando un sorriso dolce.

-Beh, siete pronti?- domandò Raúl saltando di nuovo in macchina.

-Dove andiamo?- chiese il mio migliore amico dal sedile posteriore.

-In spiaggia-

-In spiaggia?- storse il naso Axel.

-Sì principessa! Che c'è non vuoi la sabbia nelle scarpe?- lo prese in giro il cugino di sua madre sorridendo.

-No, mi va bene- disse allacciandosi la cintura.

Raúl uscì dal parcheggio, e guidando come un pazzo scellerato ci portò alla festa a cui ci aveva invitato una delle mille ragazze con cui si vedeva.

Durante il viaggio di andata ci raccontò di aver passato tutto il pomeriggio a casa di zia Anja e zio Miguel, in piscina assieme alle gemelle e a Kostia.

-C'è anche lui stasera?- chiesi.

-Sì-

Adoravo mio cugino.

Aveva preso gli aspetti migliori del carattere dello zio Alek e di zia Rox e, dato il fantastico rapporto tra i miei e suoi genitori, io e lui eravamo praticamente cresciuti insieme.

Raúl parcheggiò la macchina a qualche metro dal cancello della villa, poi salutò i due buttafuori e ci avviammo all'interno.

Il fratello dello zio Miguel era peggio di mio padre.

Scelte-Sequel di Coincidenze-COMPLETAWhere stories live. Discover now