Capitolo 36

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Jay's POV

Esitai ancora qualche secondo, poi mi decisi a disinstallare Instagram e tutte quelle stupide app che avevo scaricato per spiare Ax.

Speravo che quel gesto mi aiutasse a smettere di controllare continuamente il profilo di Marvin.

Ero stanco di stare male.

Avevo passato un anno e mezzo ad aspettare una telefonata o un messaggio da parte di quello che un tempo era il mio migliore amico.

Il giorno del mio compleanno avevo sbloccato così tante volte il telefono sperando di trovare un suo messaggio di auguri, da dover decidere di mollare il mio cellulare nel cassetto del mio comodino per smettere di tormentarmi.

Perché continuavo a sperare in cose che non sarebbero mai successe?

Perché non riuscivo a mettermi l'anima in pace e ad accettare che Ax non sarebbe mai tornato da me?

Senza che nemmeno me ne accorgessi, le lacrime iniziarono a rigarmi il volto, mentre singhiozzavo.

Provai ad asciugarmi le guance, senza comunque smettere di piangere.

Pensai di chiamare mio padre Curt.

Di chiedergli nuovamente come avesse fatto a dimenticarsi dello zio Brian, di mia madre o dello zio Andy, perché io non riuscivo a togliermi Ax dalla testa.

Le avevo provate tutte e non c'era stato verso di dimenticarmi di lui.

Mi alzai dal divano e mi diressi verso la scrivania.

Aprii il primo cassetto e tirai fuori un album di fotografie.

Mi buttai sul letto e iniziai a sfogliarlo.

Me lo aveva regalato Ax per i miei sedici anni.

Raccontava la storia della nostra amicizia e io avevo voglia di crogiolarmi un po' nel mio dolore.

La prima foto che conteneva era stata scattata quasi diciannove anni prima, durante una festa a casa mia, non appena la famiglia dello zio Brian era tornata ad vivere in città.

L'aveva scattata la zia Roxanne ed era la nostra prima foto insieme in assoluto.

Vederla avrebbe aperto una breccia nel cuore di chiunque, perché racchiuso in quella foto c'era troppo amore.

C'erano due migliori amici che si erano amati sopra ogni cosa senza mai confessarselo e due bambini, i loro figli, destinati a soffrire allo stesso modo per lo stesso motivo, pur essendo riusciti a confessarsi i propri sentimenti.

Chiusi gli occhi, cercando ti trattenere inutilmente i miei singhiozzi.

Passai le dita sopra quella foto, come a voler accarezzare Ax e mio padre.

Avevo bisogno di loro.

Avevo tanto bisogno di loro.

Mi decisi a voltare pagina, trovando una foto di me e Ax al mare.

Eravamo molto piccoli e ci avevano spalmato così tanta crema solare addosso da farci sembrare fluorescenti.

Mi venne da sorridere.

Ax aveva in testa un cappellino orribile. Sembrava lo avesse rubato ad un pescatore.

Io ne indossavo uno con le orecchie da orsetto. Me lo aveva regalato la zia Roxanne.

Stavamo cercando di fare un castello di sabbia che assomigliava più ad un cumulo di macerie.

Mi ritrovai a sorridere ancora, desiderando di poter tornare a quei momenti e ricominciare tutto da capo.

Scelte-Sequel di Coincidenze-COMPLETAWhere stories live. Discover now