8

1.4K 126 33
                                    

"Il ragazzo é giovane e il suo corpo ha reagito bene all'operazione. Ci sarà una buona ripresa della gamba e dei tessuti danneggiati"
"Dottore, potrà ancora giocare, vero? Il calcio é la sua vita"
"Questo non posso dirlo con certezza, signor Tomlinson. Dipende da lui, da come affronta la fisioterapia e dai tempi di ripresa"
"Sarà lunga?"
"La fisioterapia dovrà cominciarla almeno fra un mese, dobbiamo dare tempo all'osso di calcificarsi, ci metterà almeno 30 giorni. Per la calcificazione completa, invece, si parla di mesi, almeno 6, prima di incominciare ad allenarsi di nuovo e nei casi più gravi, possono servire anche 10 mesi. Farlo prima vorrà dire compromettere l'osso e la gamba" i papà annuiscono e io resto zitto, abbracciato a zia Jade. Sono ancora molto scosso, anche se il dottore ci ha appena detto che l'operazione é andata bene. L'hanno subito trasportato fuori dal campo con la barella e, successivamente, portato in una clinica fuori Londra dove operano o fanno fisioterapia la maggior parte dei calciatori inglesi. Il referto é una frattura scomposta del perone, uno stop dai 6 ai 10 mesi, stagione finita e carriera a rischio. Non so quanto bene la prenderà Juls, conoscendolo non sarà per niente calmo e tranquillo. L'avversario che gli ha procurato tutto questo, ha avuto 3 giornate di squalifica, l'ha fatto di proposito a reagire così. Invece di andare sul pallone si è buttato direttamente su Julian che stava andando in porta per segnare. Se le merita tutte le giornate di squalifica, per colpa sua il mio Juls passerà dei mesi difficili.
"Possiamo andare da lui?"
"Certo. Sarà difficile per lui, stategli accanto"
"Quando potrà tornare a casa?"
"Fra un paio di giorni, dovrà stare a riposo, non fatelo muovere e, fra un mese, dovrà tornare qui, lo visiterò e vedremo se potrà iniziare la riabilitazione, é fondamentale che ci vada" annuiamo e entriamo tutti in camera. Juls é steso nel letto, con la gamba fasciata e tenuta alta, da una specie di attrezzo che pende sul letto
"Doppia J! Mio dio! Come ti senti?"
"Non potrò più giocare Louis, l la mia carriera è finita ancor prima di cominciare"
"non è così, piccolo, abbiamo parlato con il dottore. Tutto dipenderà da te e dai tempi di ripresa. Non devi abbatterti e de iniziare, appena possibile, la riabilitazione"
"Il dottore ha parlato anche con me. Fra un mese, quando l'osso si inizierà a calcificare, devo iniziare la riabilitazione"
"Esatto. Non ti lasceremo solo, te lo prometto. Supereremo insieme anche questa, come tutte le cose che ci sono successe"
"Sarò un peso! Devo rimanere a casa, senza far nulla! Chissà per quanto tempo"
"July, ti prego. Sto male con te" zia Jade lo abbraccia e piangono insieme. Il legame speciale che hanno sempre avuto, é più forte con il passare degli anni
"Dade.. n non so se ce la faccio"
"Ce la farai invece! Capito?! Non ti azzardare a mollare!! Non te lo permetterò" zia Dade piange di più e Juls le accarezza i capelli, baciandoglieli di tanto in tanto
"Va tutto bene, sorellina"
"Dovrei essere io a tranquillizzare te"
"Non importa, sai che vali più di tutto per me"
"Voglio rimanere con te stanotte. Odio saperti da solo"
"Non é necessario, Dade. Starò bene, te lo giuro"
"Doppia J, rimango io con te"
"Non serve Achoo, davvero. Haz ha il turno di notte in ospedale, devi stare con le piccole"
"Possiamo almeno portarti qualcosa di buono da mangiare?"
"Una pizza la mangerei volentieri"
"Jul, vorrei poter rimanere lo sai, ma porto le bambine a casa e devo prepararmi per il turno di notte"
"Vai tranquillo Haz. Hey piccole, date un bel abbraccio allo zio Julian?" Le tre non se lo fanno ripetere oltre e lo abbracciano senza parlare, credo siano preoccupate
"Che c'è Amy?"
"N non voglio che stai male, zio"
"Staró bene, piccolina. Fra due giorni torneró a casa e passerò tanto tempo con voi" annuisce, gli bacia una guancia e va via con papi Harry
"Doppia J, vado a prenderti da mangiare, allora?"
"Grazie fratellone. Non sei cambiato per niente, sei sempre il mio super Achoo"
"J ha ragione, Lou. Sei il nostro super Achoo. Vengo con te"
"Siete la mia vita, non smetterò mai di preoccuparmi di voi. Sam, piccolo, vieni anche tu?" Scuoto la testa e papà e zia Jade, dopo avermi accarezzato i capelli, escono dalla stanza.
"Non hai detto una parola, scricciolo, non che tu parli tanto, però.."
"Ti odio!!" É la prima parola che dico e risultò piuttosto agitato
"Sammy.."
"Sammy il cazzo! Ti odio! Sei uno stronzo! Mi hai fatto morire di paura! I io.. Non voglio starci senza di te, capisci?! É assurdo solo pensarci!! E tu adesso dici che non ce la fai, che sei un peso!. Forse sarò poco e niente per te, ma non ti azzardare a mollare la presa! Ti avviso, proprio come ha fatto zia Jade. So che a lei l'ascolti e la mia parola non conta molto, ma sappi che non permetterò che ti arrenda! Saranno mesi duri, lo sappiamo tutti, ma hai superato cose ben peggiori e ce la farai anche questa volta" ho il fiatone, come se avessi appena corso la maratona di New York. Mi siedo sulla sedia accanto al letto e sospiro con gli occhi lucidi
"Vieni qui, Sammy" scuoto la testa e lui cerca di afferrare la mia mano
"Come fai a dire che conti poco e niente per me? Tu nemmeno te lo immagini cosa sei!"
"M me lo immagino invece, verrò sempre dopo qualcuno per te, il che va bene, non pretendo di essere importante quanto tu lo sei per me. Sono semplicemente il tuo nipotino, troppo stupido, timido e bambino per poter contare qualcosa"
"Hai proprio ragione, sei uno stupido!! Non capisci mai un cazzo! E adesso mi vieni a fare questa sfuriata assurda mentre sono dentro sta merda di letto"
"Che cosa dovrei capire?! Cosa?!" Sta per parlare ma alla fine borbotta senza senso
"Sai cosa?! Vaffanculo Julian!! Ultimamente sai farmi solo male" mi alzo e prima che possa piangere esco dalla stanza, trovandomi davanti papà e zia Jade
"Sam, é successo qualcosa?"
"N no papà! Volevo prendere solo un po' d'aria. Sono stanco e ho ancora da studiare, possiamo andare a casa?"
"Hai ragione orsacchiotto, andiamo via subito" papà porta la pizza a Julian e zia mi abbraccia sussurrandomi all'orecchio
"Dagli tempo, piccolo" mi bacia una guancia e entra in stanza anche lei. Cosa avrà voluto dire? Bah. Sospiro appoggiandomi con la schiena al muro. Dannato Julian!.

Se ci sei non ho paura ❀ L.SWhere stories live. Discover now